Programma settembre 2018

 

Tutti i mercoledì dalle ore 20: «Il giardino di poesia – BarLab al Caffè Letterario». Incontri aperti a poeti per la lettura e condivisione di propri testi, con incursioni musicali e canore. Ingresso gratuito, consumazione solidale.

Tutti i giovedì dalle ore 18.30: «Atelier dell’arte visiva». Per scambiare idee e progettazione nelle arti visive. Ingresso gratuito, consumazione solidale.

Visite guidate – Viaggio nel mondo di Alda Merini – Per gruppi superiori a 15 persone che desiderassero aderire all’iniziativa “VIAGGIO NEL MONDO DI ALDA MERINI” – che prevede approfondimenti sulla vita e poetica della Poetessa, storia, aneddoti, fotografie, canzoni, recitazione e accompagnamento di personale specializzato (durata ca 2 ore) – contattare Ave Comin (Cell. 348.1022374).

sabato 1 19.00 Finale di AperArt. Arte, moda, musica. Serata di premiazione del ciclo di eventi AperArt che è andato in scena nei migliori locali di Milano. Aperitivo € 10,00 – dettagli
sabato 8 8.30 Ritrovo per l’escursione poetica de Il Giardino della Poesia OFF alla Val Vertova – dettagli
17.00 Apertura dell’esposizione fotografica Le madri costituenti, liberamente visitabile fino al 16/9. La Costituzione della Repubblica italiana è entrata in vigore il 1° gennaio 1948. In occasione del settantesimo, Casa Merini aderendo alla proposta della Fondazione Elio Quercioli, in collaborazione con l’Associazione Se non ora quando (Lodi) e Toponomastica femminile, presentano l’esposizione fotografica riferita alle 21 donne che fecero la Costituzione. Ingresso libero – dettagli
venerdì 14 18.30 Le madri costituenti: i diritti delle donne. Incontro con le esponenti dell’Associazione Se non ora Quando (Lodi), di Toponomastica Femminile e della Fondazione Elio Quercioli; letture a cura di Compagnia teatrale Maskere con accompagnamento musicale; commento dell’avv. Luigi Lia – costituzionalista civilista. Ingresso libero – dettagli
sabato 15 20.45 La Compagnia teatrale Maskere presenta la commedia brillante Dente perdenteContributo all’ingresso € 8.00 comprensivo di calice di vino. Prenotazioni a info@lacasadelleartiste.itdettagli
mercoledì 19 20.00 Nell’ambito de Il Giardino della Poesia, Invito con Gioco. Ospite: Annalisa Asha Esposito. Consumazione solidale € 8,00 – dettagli
venerdì 21 19.00 Presentazione del libro Di terra e altre lune di Paolo Denti, con Maria Brivio, V. Pezzuto e D. Battaggia. Ingresso libero – dettagli
sabato 22 16.30 4^ ed ultima gara di SLAM POETRY inserita nel Premio di Poesia Casa Museo Alda Merini 2^ edizione. Maestro di cerimonia Bruno Rullo. Gara a colpi di versi con giuria scelta fra il pubblico. Per inviare la propria candidatura, mail a slamitaliapoesia@gmail.com, scrivendo alla voce oggetto: Premio Poesia Casa Museo Alda Merini. dettagli
domenica 23 19.30 BandaFenice@AldaMeriniErotikamore– recital concerto con Marco Filatori. Spettacolo in due tempi 19.30/20.15 – 21.00/21.45 – Contributo all’ingresso € 8,00 comprensivo di calice di vino. Prenotazioni a info@lacasadelleartiste.itdettagli
giovedì 27 18.30 Aperiarte all’Atelier delle Arti Visive con lo scultore di fama internazionale Silvano Bulgari – “Dal gioiello scultura alla scultura gioiello”- Aperitivo € 5/8. Ingresso liberodettagli
venerdì 28 20.15 Le donne nell’opera lirica con la soprano Lucrezia Drei e il direttore d’orchestra Massimo Fiocchi Malaspina. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Prenotazioni a info@lacasadelleartiste.itdettagli
sabato 29 20.45 Donne in corto – corti teatrali per la regia di Maria Cutugno. Ingresso gratuito con prenotazioni al cell. 349 7024754 indicando evento 29/9 e n.ro persone. Sarà apprezzato un libero contributo di gradimento a fine spettacolo – dettagli
domenica 30 18.00 Presentazione del libro di poesie Inciampo nel cuore ogni volta che torni di Vincenza Iacuzzo. Relatore: Wanda Bayslak;  Legge le poesie l’attrice Elena Ghiaurov. Ingresso libero – dettagli

Si ricorda che l’8 ottobre alle ore 19.00 si terrà la 1^ lezione gratuita del corso di dizione e recitazione IL POETA SONOROdettagli

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14 7 18 3^ gara Poetry Slam Premio Casa Museo Alda Merini – vincitori

I poeti iscritti per la 3^ gara dello Slam Poetry del Premio di Poesia Casa Museo Alda Merini :

Luca Falorni, Margherita Bonfiglio, Emanuela Botti, Mauro Toffetti, Riccardo Giuseppe Mereu, Veronica Liga, Paride Rama, Luigi Bonanno, Mario Andrea Frighi, Maddalena Rocchini, Franco Paone, Massimo Signorini

I vincitori:

1 classificato

Paride Rama (vincitore inoltre dello Slam Italia 2017)

2° classificato

Luigi Bonanno (che si classifica inoltre per il campionato nazionale Slam Italia 2018/2019)

 

Vedi album fotografico su FB

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Ieri e oggi: la Milano di Alda Merini 1931/2018 – mappa interattiva

 

A cura di Cristina Torsello e Ambra Scuderi per il corso di LABORATORIO DI STORYTELLING MULTIMEDIALE – dell’università IULM di Milano tenuto dal professore Luca Mastrantonio.

 

INTRODUZIONE AL PROGETTO

Il lavoro su Alda Merini ci ha portate ad un continuo confronto tra vita e letteratura. Abbiamo raccolto molte testimonianze, la maggior parte controverse. Nessuno infatti, voleva dare un giudizio sulla vita privata della Merini, ma poi finiva col farlo. E così vita e letteratura, biografia e poesia si mescolavano continuamente. L’itinerario che abbiamo creato, ci ha portate davvero in una Milano del passato, quella in cui il Naviglio era un vero e proprio paese e tutti si conoscevano. Abbiamo osservato i posti che oggi sostituiscono quelli vecchi. Dal giapponese che fa sushi al bar Charlie dove la Merini comprava le sigarette, fino a giungere al bar Chimera dove scriveva poesie che sembra non essere mai esistito. Questa mappa interattiva è anche una nostra testimonianza, risultato di un’esperienza reale tra le persone che l’hanno conosciuta e che forse credevano di conoscerla. È una mappa che propone un mush up tra il medium primordiale della poesia e quello recente di Internet, il cui obiettivo è proprio quello di avvicinare i nativi digitali, che godranno dell’interattività e dell’immersività, con i versi e i posti di un passato ancora da scoprire. Il nostro auspicio è di invogliare qualcuno a soffermarsi sotto la finestra socchiusa della casa Ticinese, numero 47, e chiedersi chi era Alda Merini.

Il link della mappa:

https://arcg.is/1nn8rH

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Giorgi Lobzhanidze – poeta e scrittore georgiano – Diario viaggo in Italia e traduzione di una poesia di Alda Merini in georgiano

In occasione del viaggo in Italia di alcuni poeti e scrittori georgiani, ospitati a Casa Merini il 10 giugno  (Libri viventi), Giorgi Lobzhanidze ha redatto un diario pubblicato in Georgia e ha tradotto per noi una poesia di Alda Merini in lingua georgiana: la seconda a seguire quanto tradotto da Nunu Geladze

Giorgi Lobzhanidze

La poesia in italiano gli è stata consegnata in un ristorante di Milano come segnaposto in una cena

E nel pdf allegato, il diario del viaggio in Italia in lingua georgiana

Giorgi Lobzhanidze Diario viaggo in Italia – giugno 2018

L’evidenza in rosso è riportata qui di seguito in traduzione:

“La serata dedicata alla poesia georgiana si è svolta in uno spazio bello e accogliente che porta il nome di Alda Merini, la leggenda della poesia italiana contemporanea. Forse non a caso la nostra ospite è stata la direttrice editoriale Poesia presso la casa editrice La Vita Felice Diana Battaggia, nonché vicepresidente di questa Casa rinomata per i suoi eventi più interessanti a Milano. Di rado ho incontrato una signora di uno charme così suggestivo che ci ha affascinati per la sua maniera di raccontare la storia di Alda Merini, rivelandoci anche piccole nuance sulla vita e sulle opere di una grande poetessa così che ho percepito non solo la personalità particolare della poetessa, ma anche la profondità spirituale della nostra preparatissima e attraente guida”.

 

Ringraziamo vivamente Georgi e tutta la comunità georgiana!

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La maturità con Alda Merini

[Alda Merini by G. Grittini]

La Casa delle Artiste è particolarmente lieta di condividere la traccia scelta per la maturità 2018 per il saggio o articolo di giornale. Il Ministero dell’Istruzione ha proposto  “I diversi volti della solitudine nell’arte e nella letteratura” che tra i testi include una poesia di Alda Merini (Solitudine).

Un riconoscimento alla Poetessa che, considerando il numero delle visite alla sua Casa Museo, è la più amata dagli Italiani, e non solo.

A Milano la traccia che rimanda ad Alda Merini e alla sua idea di solitudine è stata la più scelta fra i liceali.

Solitudine

S’anche ti lascerò per breve tempo,
solitudine mia,
se mi trascina l’amore, tornerò,
stanne pur certa;
I sentimenti cedono, tu resti.

Alda Merini

 

 

Giovedì 21 giugno 2018
“Corriere della Sera”
Cronaca di Milano

***

da Corriere della Sera scuola online 20 6 18

 

Tracce Maturità 2018, Alda Merini l’amore e la solitudine della poetessa

Un articolo ritratto uscito su «Sette»: «Soprattutto, di notte, i suoi dubbi più belli e più umani, le sue fragilità e i suoi versi che battevano e sbattevano come farfalle notturne contro i battiti nascosti dalla tua gabbia, e rendevano più caldo, più vero, il tuo sentire»

di Andrea Salvatici

Ecco il testo dell’articolo uscito su «Sette», supplemento del Corriere della Sera, a firma dello scrittore e poeta Andrea Salvatici nel 2014. Un ritratto di Alda Merini

Alda Merini nacque il primo giorno di primavera e fino alla fine, con i suoi battiti, con le sue labbra sempre innamorate, con la sua voglia di essere una donna libera e diversa, cercò di cogliere la forza e il limite della parola nel silenzio di un’immagine. I suoi versi, come polline a primavera, entravano nel corpo della gente comune. Il rosso che affiorava dalle sue labbra, dalle sue unghie, dalle pareti della sua camera, era un petalo di anemone sempre in balia dei suoi respiri, dei suoi versi, delle sue lacrime. Una donna che amava collane, orecchini, anelli giganteschi: un’alchimia personale, originale fino alla provocazione. Alda Merini era capace di usare il rossetto come cosmetico o matita dalla punta grossa e morbida per scrivere un numero di telefono importante vicino al letto. La parete era la sua rubrica personale. Si sollevava leggermente dal materasso, voltava lo sguardo, prendeva la cornetta, che spesso sembrava un impiccato abbandonato dal boia, e faceva il numero. Quella matematica rossa diventò un elemento necessario per la sua vita.

Telefonava a qualsiasi ora del giorno, ma prediligeva la notte, sua compagna muta ma vicina. Sapeva che avrebbe strappato una persona al sonno, ma voleva stare con lui o con lei a tutti i costi. «Com’è questa cosa? Sarà così?» iniziava sempre con una domanda. Non si presentava quasi mai, ma la vittima felice delle sue chiamate riconosceva subito la sua voce e la sua tosse. Perenne, goffa principiante della vita, sentiva la necessità di condividere sentimenti, dubbi, paure. E pause, e lì capivi che stava decapitando la sua quarantesima sigaretta, che quella testolina gialla sarebbe caduta per terra insieme ad altre dozzine. Un piccolo cimitero fatto di cenere e di anelli bruciacchiati, che preoccupava parenti e amici soprattutto quando era sola e i mozziconi si trasformavano in buchi neri nelle lenzuola. Il pavimento della sua camera richiamava, o forse rivelava, un furto e assumeva ogni giorno tratti e forme diverse.

Tavolozza di pittore, caos moderno, si modificava secondo i suoi stati d’animo: era territorio lunare di mozziconi, di lattine e barattoli, geometria di piatti abbandonati da giorni con affreschi secchi disegnati da una forchetta svogliata e distratta. Amava il suo corpo, amava sentirlo e mostrarlo attraverso una smagliatura delle calze, uno strappo della camicetta. Spesso una vestaglia, magari macchiata ma indossata con leggerezza, come una crisalide rotta esaltava la sua spregiudicatezza, la sua voglia di comodità assoluta. A volte, ridendo, diceva di assumere sul materasso la stessa posizione del bruco di Alice sul fungo. Era fatta così.

Era bella e unica perché non rassicurava nessuno. Non stava da nessuna parte, e non difendeva verità assolute. Le interessava viversi così, lontana da qualsiasi convenzione o regola sociale. Viveva l’amore con la stessa semplicità di un segno di matita nera: libero di essere tratto che incornicia uno sguardo, o potente acquerello sfumato sulle tracce ancora calde e sudate della passione. Sapeva custodire e proteggere il senso della vita, non solo la sua, dentro un rammendo rabberciato e quasi inutile. Alda Merini viveva da sola nel suo bilocale perché sentiva di essere libera. Non era una penitenza del cuore, non era una rinuncia, era il suo spazio vitale, la sua struttura ossea. Quelle pareti sapevano accogliere barboni, mendicanti, uomini semplici che non avevano bisogno di un titolo di studio o di un ruolo sociale: privi di bigliettini da visita si presentavano con i loro sguardi, le loro carezze, i loro sorrisi, sapevano comunicare e vivere la vita, la loro. Per lei dare era ricevere: un anello, una collana, un vaso di ceramica, un manifesto gigantesco di Papa Wojtyla, incorniciato, da non sapere come salire in metropolitana, un mazzo di fiori, un vassoio di pasticcini, una sciarpa di lana dura fatta a mano lunga tre metri.

Ma soprattutto, di notte, i suoi dubbi più belli e più umani, le sue fragilità e i suoi versi che battevano e sbattevano come farfalle notturne contro i battiti nascosti dalla tua gabbia, e rendevano più caldo, più vero, il tuo sentire. Era impossibile riattaccare anche dopo tre ore. Traboccava di vita e trasformava qualsiasi argine in un castello di sabbia e ti invitava a giocare, a raccontare, per annodare o sciogliere nuove storie. Usava i versi per strappare e rammendare il suo amore per la vita, spesso invisibile, la sua, agli occhi degli intellettuali che l’accolsero giovanissima e la dimenticarono troppo presto negli anni dolorosi del manicomio. Ricoveri, offese, dolori non hanno mai inquinato la sua linfa vitale, la sua sensibilità, la sua febbre. Quando ti regalava una poesia rompeva un caleidoscopio di vissuti: pezzettini colorati che assumevano forme nuove che scoprivi cosa volessero dirti magari dopo giorni o dopo un anno. Nei pori della sua pelle, aveva una pelle bellissima, c’era la farina, c’era il dolore, la stanchezza, la solitudine, la gioia analfabeta di un sguardo dopo l’amore, la povertà, l’amore verso le figlie, gli abbandoni, c’era la passione, c’era la preghiera. Nel buio di un reparto, Alda Merini riuscì a trovare un cielo stellato dentro una lampadina, e i suoi amori, i suoi desideri, i suoi fallimenti, i suoi versi, i suoi aforismi, come farfalle notturne testarde, continueranno a bruciare di vita contro quel cielo stellato che ha solo bisogno per sopravvivere di un semplice filo di rame.

20 giugno 2018

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15 7 18 In alto mare – poeticoncerto & happening

15 luglio 2018 – ore 20.45

IN ALTO MARE – poeticoncerto & happening

Il pubblico sarà invitato a partecipare: gli scritti verranno musicati e letti durante la serata.

con

Nicoletta Bernardi (voce – parole e musica)

Federica Toti – voce narrante

Lele Lomoro – chitarra

Gianni Consiglio – basso

Giosuè Consiglio – batteria

Ospite: Elena Mearini con il libro Bianca da morire (Cairo editore)

 

Concerto nel dehor

Ingresso € 10,00 con consumazione inclusa

Prenotazioni a 349 7024754

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14 7 18 Catia Pugliese con «Tra i sassi e le stelle»

14 luglio 2018 – ore 18.00

Presentazione del libro di poesie di Catia Pugliese «Tra i sassi e le stelle»

Relatore: Pasquale Solano

 

Ingresso libero – seguirà vernissage

 

 

Catia Pugliese nasce a Cosenza, studia e si diploma al liceo artistico di Castrovillari. Da sempre si interessa di arte e poesia nelle loro diverse manifestazioni. Partecipa a numerose mostre d’arte e concorsi di poesia su tutto il territorio nazionale, aggiudicandosi numerosi premi e importanti riconoscimenti.

Successivamente si laurea in lettere moderne, seguendo l’indirizzo psicoartistico. Appassionata agli studi della psicologia e all’affascinante mistero che avvolge l’animo umano, in tutte le sue poliedriche forme, scrive e produce negli anni, numerose liriche, che toccano temi esistenziali quali la memoria, l’amore, il dolore, la speranza: soggetti che la parola intensa dell’autrice fa emergere con forza accompagnando il   lettore lungo un percorso che lo avvicinerà al suo mondo interiore. Con acuta sensibilità e coinvolgente   schiettezza riesce a penetrare nel profondo dell’animo di ogni persona, lasciando un’indelebile traccia.   Catia Pugliese è da ritenere, attraverso il profondo linguaggio libero e specifico dei suoi versi, una   delle menti più poeticamente illuminate dei nostri tempi, planando la potenza della sua dialettica letteraria in un contesto intellettuale, di innata intensità emotiva, trasformando il lettore in un sognatore   che viaggia come lei senza una vera meta, nell’infinito cosmo, alla ricerca della semplicità esistenziale, dove la vera pace dell’anima e dei sentimenti rappresenta l’arma più potente da mettere in gioco.

La sua poesia è una voce che grida nell’universo nel vano tentativo di plasmare un mondo d’amore.

Un soggetto da lei fortemente trattato è il mare, con la sua arcana immensità, anche se il lettore si accorgerà ben presto del parallelismo fortuito con l’oceano interiore a cui la poetessa allude: in realtà è il mare della vita, con i suoi flutti, sempre in preda alle forti correnti eoliche dell’esistenza che l’autrice solca coraggiosamente con quella imbarcazione solitaria chiamata poesia.

La sua elegante verseggiatura a volte fa capolino tra il “dolce stil novo” e il pensiero montaliano, passando attraverso la fiorente letteratura di Ungaretti e dei più grandi maestri del Novecento italiano, subendo spesso anche il fascino poetico di Alda Merini. A volte la poetessa nei suoi scritti dà l’impressione di sfiorare la soglia del divino e di inoltrarsi con la potente intensità dei suoi versi nei limiti dell’assurdo letterario, dove ogni anima si perde nel proprio ego nell’inutile ricerca della cognizione del tempo.  Ci sentiremo presi per mano e trasportati in una mistica ascesi poeticapasseggiando tra i colori dell’arcobaleno, dove viene annullata la clessidra del tempo e si vivrà una   dimensione onirica nuova, come la vissero tutti i poeti e come la vive la nostra Catia Pugliese-

Pasquale Solano -(Critico letterario)

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14 7 18 3^ gara di SLAM POETRY inserita nel Premio di Poesia Casa Museo Alda Merini 2^ edizione.

14 luglio 2018 – ore 16.30

3^ gara di SLAM POETRY inserita nel Premio di Poesia Casa Museo Alda Merini 2^ edizione.

Maestro di cerimonia Bruno Rullo. Gara a colpi di versi con giuria scelta fra il pubblico. Per inviare la propria candidatura, mail a slamitaliapoesia@gmail.com, scrivendo alla voce oggetto: Premio Poesia Casa Museo Alda Merini.

Programma
16,30 ritrovo dei poeti
17,00 inizio Poetry Slam

Ingresso libero

 

Indicazione per arrivare:
Metro fino a Porta Genova, prendere uscita “Via Casale Alzaia Naviglio Grande” e poi due passi a piedi verso Casa Merini

CONSIGLIO: portatevi almeno 5/6 poesie, leggetevi il regolamento come da indicazione qui sotto.
Tutto il resto, se non è chiaro verrà spiegato sul posto a inizio poetry slam
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REGOLAMENTO
Farà fede il regolamento integrale Slam Italia al seguente link: http://slamitalia.blogspot.it/
La poesia può essere letta solo dall’autore e senza oggetti o abiti di scena. Non è ammesso alcun tipo di accompagnamento musicale. Deve emergere la capacità di scrittura poetica e allo stesso tempo il talento performativo dell’artista. Il poeta può interagire con il pubblico nel corso della sua esibizione.Ogni poeta ha a disposizione un tempo massimo di 3 minuti per ogni esibizione.

Seguirà degustazione vini delle  Cantine Rossella Simone di Santa Maria della Versa – PV

Estratto dal bando del Premio:

SEZIONE B. Slam Poetry

Presso la Casa delle Arti – Spazio Alda Merini di Milano (via Magolfa 32) sono previste 4 gare di Poetry Slam, dalle ore 17.00 alle ore 20.00 nelle seguenti date:

  • sabato 12 maggio 2018
  • sabato 16 giugno 2018
  • sabato 14 luglio 2018
  • sabato 22 settembre 2018

I poeti in gara si confronteranno in una competizione a colpi di versi sul tema del premio – L’altro da me – e saranno votati dal pubblico presente secondo le regole del Poetry Slam. I primi due classificati nelle singole gare si qualificheranno per la finale conclusiva del premio che si svolgerà il 20 ottobre 2018 a Milano nella cerimonia di premiazione, durante la quale i primi 3 classificati si aggiudicheranno i premi in palio. Il vincitore nelle singole gare del 12/5 e 16/6 si qualifica inoltre per la finale nazionale dello Slam Italia 2018, mentre il vincitore nelle gare del 14/7 e 22/9 si qualifica per la finale nazionale dello Slam Italia 2019.

Per partecipare, inviare le candidature allegando una poesia e i propri dati e la data in cui si desidera partecipare alla mail: slamitaliapoesia@gmail.com, scrivendo alla voce oggetto: Premio Poesia Casa Museo Alda Merini. Per chi ha già partecipato almeno una volta allo Slam Italia è sufficiente inviare la sola richiesta di candidatura. È possibile candidarsi a tutte le gare sopra indicate ma i poeti che si sono già esibiti saranno accolti solo in mancanza del numero necessario per la gara. Non potranno ricandidarsi i vincitori delle singole gare. Farà fede il regolamento integrale Slam Italia al seguente link: http://slamitalia.blogspot.it/

Le gare saranno coordinate dal poeta Bruno Rullo di Slam Italia. Per la partecipazione alle gare bisogna avere un’età minima di 16 anni compiuti.

La poesia può essere letta solo dall’autore e senza oggetti o abiti di scena. Non è ammesso alcun tipo di accompagnamento musicale. Deve emergere la capacità di scrittura poetica e allo stesso tempo il talento performativo dell’artista. Il poeta può interagire con il pubblico nel corso della sua esibizione.
Il poeta partecipante ha a disposizione un tempo massimo di 3 minuti per ogni esibizione.

La Giuria è scelta tra il pubblico.

Premi (Gara del 20 ottobre)

Primo classificato: premio in denaro € 300,00 e targa.

Secondo classificato: buono acquisto libri per un valore di € 150,00 e targa.

Terzo classificato: targa.

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10 7 18 Il Mare color dell’inchiosto (replica) – viale Fenza 29 – Centro Milano Donna del Municipio 6

 

Centro Milano Donna del Municipio 6 – Viale Faenza 29 – Nell’ambito della rassegna RESTA IN ZONA 6 – Replica dello spettacolo

Il mare color dell’inchiostro

Lettura “teatrale-visiva” per le strade del Mar Mediterraneo ideata e scritta da Cristina Castigliola con Mila Boeri, Cristina Castigliola, Monica Roveda. Un viaggio nel Mediterraneo, mare dalle indimenticabili vedute sospese nei nostri sogni e ricordi, raccontato dalla letteratura, dall’arte e dal teatro nelle sue lingue e tradizioni, nei profumi e nelle spezie, nei canti delle sue donne e nei suoi caratteristici sapori poetici. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Prenotazioni a info@lacasadelleartiste.it

Lo spettacolo sarà anticipato da “un’onda poetica”, meglio da un “maroso poetico” in quanto la giovane poetessa Sabrina Amadori darà lettura di alcuni suoi testi riferiti alla devastante attualità delle rotte migranti del Mar Mediterraneo, tomba per 15.000 migranti dal 2014 al 2017.

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