venerdì 31 maggio 2019 – ore 18.30
INCONTRO CON LA POESIA DI ALDA MERINI
da parte degli studenti del Liceo Scientifico Tirinnanzi di Legnano
con la partecipazione de I Poeticanti.
ingresso libero
30 maggio 2019 –
ore 20.30 Aperitivo
ore 21.00 Quinto appuntamento della rassegna curata da
in cui una cantantutrice, gli scrittori, un’attrice, i musicisti e il pubblico si fondono e confondono creando uno spettacolo di intense suggestioni;
ospite la scrittrice Elena Mearini con «È stato breve il nostro lungo viaggio»
Nicoletta Bernardi, voce
Federica Toti, voce narrante
Lele Lomoro, chitarra
Gianni Consiglio, basso
Giosuè Consiglio, batteria
Il pubblico, frammenti e racconti
Contributo € 8.00 – Prenotazioni a info@lacasadelleartiste.it
29 maggio 2019 – ore 18.00
presenta
e
In dialogo con l’autrice: Gianfranco Carpine.
ingresso libero
***
Claudia Gaetani nasce nel 1978 da madre foggiana e padre leccese e cresce nella terra del Salento. Dopo gli studi liceali, si laurea in Giurisprudenza. È Ispettore di Polizia e lavora a Legnano. Nel 2007 nasce la sua famiglia che vive nella provincia di Varese. Due figli unici e spettacolari. Nel 2014 perde il piccolo Andrea, morto per un’anomalia genetica. Risorge dal dolore e la scrittura diviene risorsa unica che fa riscoprire le emozioni più nascoste: rabbia, gioia, tristezza e affonda, infine, nell’Amore come l’ultima delle creature.
Uno, due, tre e… quattro. 1.234 i giorni vissuti con te
Kimerik, 2018 – 144 pagine
“Perché nascono queste pagine? La vita ti sorprende, la vita ti trascina, la vita insiste, la vita esiste. “Per quanto assurda e complessa ci sembri, la vita è perfetta”, canta così, in questi mesi, la grande artista Fiorella Mannoia. Mio figlio Simone stornella con entusiasmo queste parole e io ne apprezzo il significato. Scrivere è stato uno sfogo, scrivere è stata la mia terapia a elaborare un lutto. Il più tremendo. Scrivere è stata un’esigenza per far conoscere al mondo il dolore di due genitori, di un fratello, la ricerca scientifica e la morte incomprensibile di un figlio”.
28 maggio 2019 ore 18.00/20.00
seconda sessione del Seminario condotto da
Contributo alla partecipazione da regolare in loco:
€ 10,00 a persona per ogni singola sessione;
€ 35,00 anticipati per l’intero programma di 4 sessioni
prenotazioni obbligatorie a info@lacasadelleartiste.it indicando la data di partecipazione.
Silvio Raffo, poeta, narratore e docente, è il più prolifico traduttore italiano di poeti anglo-americani. Oltre all’opera omnia di Emily Dickinson (Meridiano Mondadori, alla decima ristampa) ha tradotto le sorelle Brontë, Edna St. Vincent Millay, Dorothy Parker, Christina Rossetti, Sara Teasdale, Wendy Cope, Oscar Wilde e Philip Larkin.
26 maggio 2019 – ore 18.30
di Alessandra MR D’Agostino
con
Vitangelo Gadaleta
Silvia Pierantoni Giua
40 minuti per affrontare un tema “spinoso”: la discriminazione spesso subita dalle donne sul luogo di lavoro.
Uno spettacolo di Teatro Forum ovvero uno spettacolo su un tema sociale che va aprendosi con la partecipazione /verbale o fisica/ del pubblico presente in sala che prende la parola, finanche il posto delle attrici.
Contributo all’ingresso € 8,00 con calice di commiato; prenotazioni a info@lacasadelleartiste.it
21 maggio 2019 ore 18.00/20.00
prima sessione del Seminario condotto da
Contributo alla partecipazione da regolare in loco:
€ 10,00 a persona per ogni singola sessione;
€ 35,00 anticipati per l’intero programma di 4 sessioni
prenotazioni obbligatorie a info@lacasadelleartiste.it indicando la data di partecipazione.
Silvio Raffo, poeta, narratore e docente, è il più prolifico traduttore italiano di poeti anglo-americani. Oltre all’opera omnia di Emily Dickinson (Meridiano Mondadori, alla decima ristampa) ha tradotto le sorelle Brontë, Edna St. Vincent Millay, Dorothy Parker, Christina Rossetti, Sara Teasdale, Wendy Cope, Oscar Wilde e Philip Larkin.
19 maggio 2019 – ore 18.00
UNA MUSICA PER L’ANIMA
“La musica cura. Porta la pace allo spirito, gioia al cuore, conforto al corpo” (Martin Berkofsky, pianista)
NATALIA TYURKINA (pianoforte)
Fantasia n.3 in Re minore – K397
Una composizione per solo pianoforte risalente al 1782 che, nonostante sia rimasta incompleta, viene annoverata tra la più famose e importanti del grande compositore austriaco. Il brano è libero da ogni schema sia metrico che ritmico. Il tempo varia continuamente ed il passo si sussegue con ritmiche disomogenee.
La Fantasia n. 3 viene considerata come un’anticipazione dello stile romantico del 1800, in quanto manca di quell’impronta leggera e gioiosa delle altre composizioni di Mozart.
Sonata N.14 in Do Diesis Minore, Op. 27, n.2, Mov.1
Quest’opera, comunemente nota come “Sonata al chiaro di luna”, fu composta dal maestro nel 1801 e dedicata alla sua alunna prediletta, la diciannovenne Contessa Giulietta Guicciardi, di cui era innamorato. Sebbene Beethoven non la considerasse una delle sue migliori sonate, è diventata una delle più famose composizioni pianistiche di ogni tempo.
La sonata si apre con un adagio, fatto inusuale per l’epoca, ed è probabilmente questo il motivo per cui Beethoven la denominò “Quasi una Fantasia”, per indicare il suo carattere libero e originale, tipico del periodo romantico.
Per Elisa in La Minore, Op. WoO 59
Questo breve componimento usualmente classificato come “bagatella”, per la struttura formale molto semplice e il carattere leggero, fu composto nel 1810, ma scoperto e pubblicato nel 1867, a quarant’anni dalla morte del pianista. Si pensa che il brano sia stato dedicato alla donna amata del momento, Therese Malfatti Von Rohrenbach Zu Dessa.
Da “Le Stagioni”, Ottobre, Canzone d’Autunno Op. 37, n.10
La produzione pianistica di questo compositore è piuttosto vasta ma pochi brani hanno raggiunto la fama. Tra questi va ricordata la raccolta di 12 pezzi, “Le Stagioni”, uno per ogni mese dell’anno, che il musicista scrisse tra il 1875 e il 1876, su incarico della rivista musicale Nouvelliste.
Il brano che descrive il mese di ottobre è, a detta degli intenditori, il più bello, il più intenso e ispirato: la tristezza dell’autunno, di un ciclo vitale che volge al termine, è qui reso con assoluta maestria pur nella brevità della composizione.
Polonaise N. 13, in A minore, Farewell to My Homeland
La biografia di questo autore polacco è alquanto inusuale e movimentata: giovanissimo intraprende la carriera diplomatica e politica e subito dopo inizia a dedicarsi anche a quella musicale (sono famose le sue canzoni e marce militari, tra cui una mazurca che diventerà l’inno nazionale polacco).
In seguito alla repressione militare russa dell’insurrezione polacca per l’indipendenza, nel 1794 abbandona la politica e viaggia nell’Europa Occidentale e dal 1815 si fermerà a Firenze, dove – alla sua morte- verrà sepolto nella Basilica di S. Croce, accanto ai grandi geni italiani, Dante, Michelangelo, Macchiavelli, Rossini.
Ogiński ha composto numerosi pezzi per pianoforte, ma il più famoso è “Farewell to My Homeland”, scritto in occasione dell’insurrezione polacca. Questo brano, contraddistinto da melodie melanconiche e passaggi di fantasia, può essere considerato uno dei primi esempi di musica romantica.
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Consolazione N.3, in Re Bemolle Maggiore
Risale al 1849 la versione definitiva delle “Consolations, six pensées poétiques”, brevi brani dal tono languidamente sentimentale che traggono ispirazione dall’omonima raccolta poetica di Charles-Augustin de Sainte-Beuve del 1830, uno degli autori più amati dal giovane Liszt.
La terza composizione (Lento placido, in re bemolle maggiore), celeberrima, è una sorta di calmo e languoroso “sogno d’amore”.
Waltz N. 7 in Do Diesis minore, Op. 64, n.2
I valzer di Chopin sono da considerarsi tra le sue composizioni più affascinanti, ed è grazie a lui che questo genere musicale ha acquisito una dimensione più raffinata, sublime, riflessiva, da apprezzare anche solo per il suo valore puramente musicale e non perché associato al ballo.
Questo pezzo, scritto nel 1847, si rifà ai tratti tipici del rondò. L’inizio è molto melanconico e struggente ma poi fluisce in un ritmo leggermente più affrettato e concitato e infine si sviluppa un cantabile “Più lento” molto espressivo.
Waltz from Masquerade Suite
La musica di questo compositore russo di origini armene, appassionata, spontanea, ottimistica, spesso illustrativa, esprime appieno la poetica del realismo socialista dell’epoca.
Nel 1941 scrisse le musiche di scena per l’opera teatrale Masquerade, di Lermontov, e il valzer rappresenta uno dei brani più famosi di questa suite. Il successo di questo pezzo è dato dalla sua innovatività in campo musicale, pur ispirandosi alla tradizione storica dei valzer, e dalla capacità di coniugare gioia e dolore (come richiedevano le parole della protagonista dell’opera, Nina),
Natalia Tyurkina è nata a Mosca, dove si è diplomata a pieni voti in violino e pianoforte a 14 anni, e fino al 2007 si è esibita in numerosi concerti nella sua città d’origine.
Nel 2008 si è trasferita a Milano e da allora prosegue con successo nella sua carriera concertistica. Nel 2015 ha fondato il gruppo “Musicisti Russi”, con l’obiettivo di far conoscere al pubblico giovani talenti residenti a Milano, cresciuti nella tradizione russa della musica e perfezionatisi nella tradizione italiana del belcanto.
Ad oggi fanno parte del gruppo più di 40 giovani tra musicisti e cantanti lirici, con un’età media di 25 anni. Questi giovani provengono ormai da tutto il mondo e molti hanno già collezionato non pochi riconoscimenti nazionali e internazionali.
Dal 2017 è responsabile della Scuola di musica del gruppo e organizza corsi di pianoforte e coro per bambini, in collaborazione con il Municipio 5 di Milano e il centro Culturale Conca Fallata.
Attualmente è anche Direttrice artistica della rassegna milanese “Una Musica per l’Anima“, che vanta più di 70 concerti di musica sacra e classica a Milano e dintorni.
I concerti sono stati organizzati in collaborazione con i Municipi di Milano, Conservatorio di Milano, Touring Club, Circolo della Stampa Milano, e sono stati patrocinati da Città Metropolitana, Comune di Milano, Consolato Generale di Giappone, Consolato Generale di Bolivia, Camera di Commercio Italia-Russia.
Altre informazioni sono reperibili sulla sua pagina FB e sul sito www.musicistirussi.it
18 maggio 2019 – ore 18.30
Presentazione del libro di
Modera: Amos Mattio
Legge: Teresa Tufo
Violinista: Militina Ghini
Relatore: Raffaele Russo
ingresso libero con brindisi di commiato
Annarita Schiavone nasce a Napoli nel 1971 da genitori pugliesi.
Da sempre appassionata di letterature e di lingue ha studiato, parla correntemente e conosce la cultura e la letteratura francese e inglese.
Ha quattro figlie: Letizia, Giulia, Alessandra e Ludovica e con loro vive a Milano.
Insegna Lingua e Letteratura francese in un liceo milanese. Ha pubblicato una raccolta di racconti brevi dal titolo: CON IL FIATO SOSPESO
Racconti dal blog. Ed. SCRIVERE e una silloge poetica dal titolo DEMONI D’AMORE Carthago Editori.
Inoltre ha collaborato con la rivista letteraria NAVIGARE curata da Elio Pecora pubblicando sul numero 42 sette poesie scelte .
Ha sperimentato anche il concetto di arte totale cimentandosi con la creazione di un audiolibro :
http://www.poetipoesia.com/?audiolibro=annarita-schiavone
Teresa Tufo nasce e vive a Napoli. Ha studiato Lingue e Letterature Straniere e Lettere. È docente in una scuola secondaria di primo grado della provincia di Napoli. Ha iniziato a scrivere per dare voce alla propria anima, un viaggio interiore alla ricerca della propria essenza, del suo contenuto più intimo, quello che non a tutti è permesso di vedere, dove solo a pochi è concesso di entrare. Un cammino verso la parte di sé più vera e profonda da donare agli altri. Perché è questo che per lei significa scrivere: trasmettere idee, sensazioni, emozioni custodite nell’anima e affidarle alle parole. Parole che prendono forma, colore e calore. Ed affidarle ai lettori. Ha pubblicato due romanzi: Selene e Micole, Carthago Edizioni.
Raffaele Russo ha studiato e insegnato in nove differenti città: Sorrento, Napoli, Perugia, Trieste, Trento, Como, Dublino, Innsbruck e Milano. Ecco perché ama definirsi clericus vagans. I suoi principali interessi di ricerca sono l’empirismo, l’utilitarismo inglese, il pensiero utopico e l’etica ambientale. Tra le sue ultime pubblicazioni ci sono Il dolmen nella cattedrale, introduzione al saggio La soggezione delle donne, di John Stuart Mill, (Milano 2018); ed anche il saggio Jeremy Bentham, il grande resurrezionista. Introduzione ad Auto-Icona, in Archivio di storia della cultura (Napoli 2016).
Amos Mattio, nato a Cuneo il 4 luglio 1974, vive a Milano, dove insegna e dove coordina le attività della “Casa della Poesia di Milano”.
È autore dei libri di versi Bestie e dintorni (Lietocolle, 2004, premio Opera Prima, menzione al Premio Montano 2005) e Il vizio di sistema (Italic-Pequod, 2013, finalista premio Fogazzaro 2013). È presente e in varie antologie tra Nuovissima Poesia Italiana (Mondadori, 2004), curata da Maurizio Cucchi e Antonio Riccardi, nell’antologia Orchestra di poeti (Lietocolle, 2007), nell’Almanacco dello Specchio 2010-2011 (Mondadori, 2011), dove compare anche come traduttore dal tedesco.
Dalla collaborazione con altri artisti sono nati i testi narrativi per i volumi fotografici Norge (2003) e ll sogno è di chi sogna”(2007), l’allestimento del recital di poesia e musica Bestie e dintorni (2007), e il testo narrativo per l’evento tra parole, musica e immagini Il fiocco magico (Cuneo, 2008), diventato volume nel 2009.
È autore del romanzo Luna di notte (Gremese, 2012), candidato al Premio Strega 2012 e finalista del Premio Stresa Narrativa 2012.
17 maggio 2019 ore 18.30
Incontro con gli amici del poeta scomparso prematuramente il 13 aprile scorso, il giorno antecedente la presentazione del suo libro di poesie “Erba Nuda” (vedi comunicato)
Associazione GaEle e Casa delle Arti Spazio Alda Merini
con Donato Di Poce presentano
17 Maggio 2019 ore 18,00 ~ Milano via Magolfa n. 32
il libro di poesie di Ulisse Casartelli, “ERBA NUDA”, l’Edizione n. 76 della Casa Editrice in Valcuvia nota per le sue realizzazioni editoriali che valorizzano materiali obsoleti dando loro dignità in nuova vita.
“Erba Nuda” è diventato il testamento del giovane Autore, scomparso prematuramente la sera prima della presentazione del suo libro, che era programmata per il 14 aprile 2019: Ulisse si è addormentato preveggendo una sua poesia “Voglio essere rugiada/diventare foglia/e donarmi al vento”.
Come confidò a GaEle quando affidò ad essi questi suoi versi scritti anni fa e rimasti in attesa, nati dopo dieci anni a contemplare un muro bianco, sono diventati il suo testamento spirituale. Questo ci confidò Ulisse emozionato, leggendo le sue stesse parole stampate in questo libro che presentiamo, bianco ed essenziale, senza nulla in più che le parole “Erba Nuda” in copertina, perché siano come il silenzio parlante che si percepisce in una chiesa vuota, quando non si riesce a formulare la preghiera, perché il silenzio stesso è già la risposta.
Siamo certi che Ulisse sarebbe felice di conoscere che Erba Nuda sarà presentato al pubblico nonostante lui non potrà essere presente, il suo libro che già è chiesto prima ancora di esserne noto il suo contenuto. Ricordiamo l’emozione di Ulisse nell’avere tra le proprie mani il libro, stampato su carta filigranata superstite (nella soffitta del Laboratorio in Cuvio) in poche risme provenienti dalla storica Cartiera Binda fondata nel 1857 sulle rive dell’Alzaia del Naviglio Pavese di Milano, e ora purtroppo chiusa a causa degli eventi problematici lavorativi che hanno investito il Paese da tempo.
La scelta di GaEle di cimentarsi con strumenti del passato (non nostalgicamente, bensì mettendo a frutto esperienze precedenti) che danno tempo all’Uomo, con il loro tempo lento, restituisce un valore forse dimenticato ma tutt’ora esistente, che è quello della manualità e operosità umana.
Nella Silloge “Erba Nuda” l’Autore compie un viaggio introspettivo interrogandosi sul significato dell’esistenza, e viene visitato, in alcuni bagliori, da illuminazioni lucide su di essa. È un insieme di 34 poesie che da personali, possono diventare una riflessione per tutti. Il libro è corredato da fotografie dell’Autore e Silvia Della Sala, da opere originali degli editori Danelli e Blaiotta, nonché dalla riproduzione di un’opera di Passacantando sulla copertina.
Ulisse Casartelli, di Bologna, è autore delle raccolte poetiche: La Barca di Ghiaccio, Alba, Sulle Orme del Nulla, Erba Nuda (GaEle), L’Immensità della Cenere (Marco Saya), Stanza n.12 (Editore Pendragon), Pentola e la Balena Azzurra (Editore Acquaviva). Tipografo per passione, lavorava con caratteri mobili a piombo fabbricando piccoli librini poetici ed incisioni fatte a mano adoperando una pedalina manuale Surgo del primo 1900. È stato counselor, educatore, formatore presso cooperative sociali, aziende agricole, enti di formazione per disabili e scuole.
Sarà presente, con gli Editori Danelli e Blaiotta, anche Donato Di Poce, poeta, critico d’Arte, scrittore di aforismi, che si è imposto all’attenzione del pubblico e della critica proprio per la sua originalità e il suo eclettismo. Tra le numerose pubblicazioni di poesie su riviste, plaquette, libri d’artista, taccuini, ricordiamo “Vincolo Testuale” (Lietocollelibri), “Opera Prima” in versi che era in realtà un’accuratissima scelta antologica, con testi critici di Roberto Roversi, e Gianni D’elia, “L’origine du Monde” (Lietocollelibri), e “La zattera delle parole” (Campanotto Editore,).
Ingresso gratuito
Milano, via Magolfa n. 32
info tel. 02.83969921 – mail: info@lacasadelleartiste.it