Categoria: Presentazione libri
30/10/24 Da J.S. Bach a F. Bartholdy Mendelssohn – conferenza del M.° Gianmario Strappati
19/10/24 ANTONIO RICCI con «Farfalle nel tempio»
19 ottobre 2024 – ore 18.00
SALA ALETTI (Villaggio Barona) – via Ettore Ponti, 21 – Milano
ANTONIO RICCI presenta la recente raccolta poetica “FARFALLE NEL TEMPIO” (La Vita Felice)
in dialogo con l’autore GIOVANNI RIBALDONE (prefatore della raccolta)
Intermezzi musicali dell’autore con Maurizio Maniglia
dalla prefazione di Giovanni Ribaldone
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Ali danzanti
Funamboli di parole soggiacciono
al volo di farfalle in un campo di grano.
I colori intorno annodano lo sguardo
nel divino fluttuare dell’amore.
Folate di vento propagano
profumi appena dischiusi.
Si aggruma il pensiero nella
memoria profonda, affannato
soliloquio del disadorno cielo, dove
i nostri spasmi debordano per
essere braccia aperte alla virtù
celeste.
Al buio delle stelle, i suoni
ascoltano il silenzio della luna.
13/9/24 ANNULLATO – Azzurra Sorbi con «Il mio nome è Eva: una bambina curda in Italia»
Venerdì 13 settembre 2024 – ore 18.00
Sala Aletti (Villaggio Barona) – Via Ettore Ponti 21 – Milano
Presentazione del libro di AZZURRA SORBI
Il mio nome è Eva – una bambina curda in italia
In dialogo con l’autrice Alberto Sanna (ass.ne DARE ong)
Il tema dell’immigrazione senza teorie, ma vissuto e visto dagli occhi e raccontato dalle parole di una bambina. Una fiaba per grandi e piccini dedicata al Kurdistan e alla sfida dell’immigrazione.
“Eva la abbracciò, la respirò per un’ultima volta, voleva che il suo odore rimanesse più impresso possibile nella sua memoria. Era l’odore del suo popolo, l’odore della montagna, un misto di fiori e legna bruciata dal fuoco, quella stessa legna che scalda e arde in ogni casa curda.”Questo è il primo libro di Dare Voce, il progetto nato in seno all’associazione Dare.ngo con l’obiettivo di diffondere le storie di chi ha dovuto affrontare la difficile sfida dell’immigrazione. Ogniracconto porta alla luce le emozioni, i pensieri, e i vissuti dei migranti che abitano in Corvetto, uno dei quartieri del Municipio 4 di Milano. Leggere le storie dei protagonisti raccontati da chi ne traduce la storia in parole, permette di stabilire un intimo ed educativo punto di contatto.I lettori verranno accompagnati da Eva a riflettere sul nostro senso di cittadinanza e di giustizia, stimolando la nostra ricerca di conoscenza verso il popolo curdo e ogni altro popolo silenzioso in cerca di libertà.L’intero ricavato verrà devoluto all’Associazione Dare.ngo impegnata in molteplici progetti locali e internazionali, molti dei quali a sostegno di ragazzi come Eva.
Come raggiungerci:
7/6/24 Donne Terra Dignità -un reportage a fumetti di Antonella Silva
in dialogo con l’autrice: Monica Macchi dell’Ass.ne C.A.T.
7 giugno 2024 – ore 18.00
Casa delle Donne di Milano – via Marsala 10
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Marocco, primi anni Duemila. In un villaggio dell’entroterra marocchino, sugli altipiani tra Rabat e Khemisset, minacciati da una siccità crescente, una piccola comunità contadina si sta spegnendo a poco a poco a causa dell’abbandono e dell’emigrazione. La vita, da sempre dura per i contadini senza terra, peggiora ulteriormente quando i terreni su cui sorge il villaggio vengono concessi a un notabile del luogo, che vuole cacciare gli abitanti e mettere a profitto le terre. Il nuovo proprietario però non ha fatto i conti con l’intelligenza e la determinazione degli ultimi abitanti rimasti.
Una storia di solidarietà e impetuoso protagonismo femminile, che racconta la rinascita del villaggio come modello di transizione ecologica. Una storia vera, che trova un suo doppio nelle vicende e nelle voci delle comunità neo-rurali dell’Appennino.
Donne terra dignità è un’opera di graphic journalism scritta e disegnata da Antonella Selva.
Antonella Selva bolognese, classe 1960. Pur non avendo fatto studi artistici ma letterari, il fumetto è il suo linguaggio più autentico. Le sue tecniche di elezione sono la china a pennello e l’acquarello – non lavora in digitale.
Il suo attivismo politico l’ha portata in Nicaragua, Palestina, Iraq, alla scoperta del mondo arabo, e a un’esperienza settennale nel consiglio comunale di Bologna. In seguito l’esperienza maturata è stata messa al servizio di progetti di cosviluppo in Marocco e di integrazione interculturale a Bologna, attraverso l’associazione Sopra i ponti.
29/5/24 Claudiano Sironi con «Il tè del Professore»
29 maggio 2024 – ore 18.30
Sala Aletti (Villaggio Barona) – Via Ettore Ponti 21 – Milano
CLAUDIANO SIRONI
in dialogo con Roberta Vianello
presenta il romanzo
Il Tè del Professore – Filosofia SUPERFLUA fra Oriente e Occidente
Sinossi dell’opera (il Tè del Professore – Filosofia SUPERFLUA fra Oriente e Occidente)
Gli appunti del vecchio professore di liceo – casualmente ritrovati dal suo allievo dopo ben cinquant’anni – stimolano una serie di riflessioni sulla ricerca delle origini del pensiero, declinato nel tempo, fra Oriente e Occidente, tra miti, religioni, sistemi filosofici e scienza, a dimostrazione che le variegate strade intraprese dal pensiero umano talvolta riconoscono antichi legami comuni, talora antitetiche divergenze.
Il Professore e l’alunno – ora medico in pensione – tenteranno un’impossibile sintesi fra mondi eterogenei, in epoche remote e moderne, in un dialogo dapprima reale iniziato sui banchi di scuola, e poi immaginario, proseguito nei Campi Elisi. Gli ultimi scritti ritrovati si rivelano un testamento spirituale, nell’approssimarsi del suo ultimo viaggio.
Conviviali incontri pomeridiani a casa del Professore con i compagni più entusiasti, allietati da tè e biscotti, vedono l’evolversi del dialogo e nel tempo s’invertono le parti: il discente tenta di completare segmenti mancanti, suggerendo soluzioni alternative e analizzando la cronaca di grandi eventi della Storia recente.
Alla filosofia si aggiungono poi riflessioni sulla storia, la politica e la scienza, medica e fisica in particolare. Si disquisisce anche di archeologia, vissuta nella polvere degli scavi e non solo sui libri. Il tutto condito da un pizzico di goliardia, una punta di cinico umorismo e un granello di tenerezza, quando l’autore racconta di una giovanile storia d’amore.
Il Maestro si definiva un uomo superfluo, non nell’accezione comune, ma in grado di super flùere, ovvero scorrere sopra e oltre le cose. Ciò spiega il titolo “Il tè del professore – Filosofia Superflua tra Oriente e Occidente”.
Questo libro è soprattutto un peccato di superbia, un temerario e impudente tentativo di voler descrivere in forma unitaria il pensiero umano, ovunque sviluppatosi nell’ecumene, ma anche un tributo al mentore che, dopo mezzo secolo, ancora vive nei ricordi di quell’adolescente curioso e sognatore, al quale ha trasmesso il desiderio della conoscenza e l’amore per il sapere.
Gli appunti riordinati dell’opera sono dedicati al Professore – uomo saggio, quindi senza nome, come lo erano gli Antichi Maestri – che ci accompagnava all’ora del tè nell’Oceano infinito, in un viaggio lento e privo di scopo, con la levità della brezza.
L’opera è indicata per lettori interessati a un “racconto” filosofico, “lieve” ma esaustivo, che spazia dalle origini del pensiero fino ad oggi, nel confronto fra filosofie occidentali e pensiero orientale.
La peculiarità del testo si rinviene nel rigore filosofico coniugato ad agile sintesi e declinazione poetica.
Claudiano Sironi, medico chirurgo, è nato a Varese nel 1953 e vive a Milano. Specializzato in Medicina Interna a Pavia, è stato dirigente medico in preminenti nosocomi lombardi, alternando l’attività ospedaliera a quella di pronto soccorso. Autore di pubblicazioni scientifiche e relatore in convegni medici, in parallelo all’attività clinica e professionale, ha coltivato studi di archeologia, storia dell’arte e filosofia, appassionandosi anche di astronomia, scacchi e viaggi. Il suo primo progetto editoriale è stato “Ouliades – Storie mediche oltre il camice” (Porto Seguro Editore), un testo in cui egli racconta un variegato campionario di memorie, incontri, sagome umane che hanno costellato la sua carriera professionale di medico, circostanze da cui sgorgano riflessioni scientifiche e ispirazioni filosofiche di più ampio respiro. Il secondo libro, “Il Tè del Professore, filosofia SUPERFLUA tra Oriente e Occidente” (CSA Edizioni), riprende gli appunti del vecchio professore di filosofia del liceo, con riflessioni sulle origini del pensiero, navigando nelle menti degli antichi saggi d’Oriente e d’Occidente.
“Mai nato mai morto, archeologia di un danzatore” (Edizioni Progetto Cultura), è il suo terzo libro.
15/16/17 maggio: Iya Kiva in tour – Poesia contemporanea ucraina in Italia
In occasione della pubblicazione del libro di poesie di Iya Kiva «La guerra è sempre seduta su tutte le sedie» (La Vita Felice)
tradotto da Yuliya Chernyshova e Pina Piccolo
la poetessa sarà in tour in Italia
10/5 a Venezia
11/5 San Giovanni Valdarno
13/5 Arezzo
14/5 Torino
e per le tappe lombarde, con La Casa delle Artiste,
15/5 Opera (MI) – ore 20.30 al Polifunzionale Sala Serafin – via Gramsci 21
16/5 Milano – ore 18.30 alla Ex Fornace – Alzaia Naviglio Pavese 16 – nell’ambito dell’esposizione ACQUA VIVA?
17/5 Melegnano – ore 18.00 – Biblioteca Civica Carlo Emilio Gadda – P.le delle Associazioni
Chi si appresta a leggere la raccolta di Iya Kiva La guerra è sempre seduta su tutte le sedie nella traduzione italiana a cura di Yuliia Chernyshova e Pina Piccolo con testo ucraino a fronte, non può esimersi, sin dal titolo, dal fare i conti con il processo di antropomorfizzazione della guerra, fenomeno esistenziale, sia nella vita della giovane poeta ucraina che nei suoi versi. Si tratta di un processo che l’accompagna per tutta quella complessa cartografia poetica da lei creata nelle trenta poesie selezionate dalla sua vasta produzione, insieme però anche al processo inverso che è quello di resistenza alla trasformazione dell’essere umano in guerra, […]. È dalla tensione tra questi due processi inversi che scaturisce la grande potenza della sua poesia.
dalla prefazione di Pina Piccolo
La presenza in questa raccolta soprattutto di poesie scritte nei tempi di guerra ha posto il problema di un approccio traduttologico meditato per questo tipo di scrittura poetica. Sono poesie scritte nell’imminenza e sotto l’incalzare degli eventi bellici e in esse il talento della poetessa le permette di mettere in parole quello che non si era mai vissuto prima, un’esperienza del tutto nuova, spesso indicibile e indescrivibile.
dalla postfazione di Yuliia Chernyshova
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Iya Kiva è una poeta ucraina, traduttrice, membro di Pen Ukraine. Nata nel 1984 a Donetsk, si è trasferita a Kyiv nel 2014 a causa della guerra russo-ucraina. Autrice delle raccolte di poesie «Подальше от рая» [“Più lontano dal paradiso”] (2018), «Перша сторінка зими» [“La prima pagina dell’inverno”] (2019), «Сміх згаслої ватри» [“La risata del falò estinto”] (2023), nonché dei libri di interviste con autori bielorussi «Ми прокинемось іншими: розмови з сучасними білоруськими письменниками про минуле, теперішнє і майбутнє Білорусі» [“Ci sveglieremo diversi: Conversazioni con scrittori bielorussi contemporanei su passato, presente e futuro della Bielorussia”] (2021), dedicato alle proteste del 2020-2021 in Bielorussia. Le sue poesie sono state tradotte in oltre 30 lingue. Nel 2022, la sua raccolta di poesie «Свидетел на безименност» [“Testimone dell’anonimia”] è stata pubblicata in bulgaro (trad. Denis Olegov) e un’altra raccolta di poesie «Чорні ружі часу/Czarne róże czasu» [“Le rose nere del tempo”] è stata pubblicata in polacco (trad. Aneta Kaminska). È stata vincitrice del secondo torneo poetico intitolato a Nestor Chronicler (2019), vincitrice del Premio speciale “LitAkcent” (2019) per il libro «Перша сторінка зими», La prima pagina dell’inverno, vincitrice del Premio letterario “Metafora” per traduttori (2020), vincitrice del concorso poetico “Haivoronnya” (2019), etc. Traduce poesia polacca e bielorussa; come traduttrice e redattrice di libri per l’infanzia dall’inglese collabora con il progetto “PJ Library” in Ucraina. Ha partecipato al programma Gaude Polonia Fellowship del Ministro della Cultura polacco (2021), è stata borsista dell’International Writing Program (2023, Usa) e altri. È entrata nella rosa dei candidati per il premio 2024 “Donne nelle arti: La resistenza” promosso dall’Ente delle Nazioni Unite Donne: Ucraina. Attualmente vive a Leopoli.
19/4/24 Lorena Silvia Sambruna e Vittorio Giovanelli con «Menù poetico»
19 aprile 2024 – h. 18.30
Sala Aletti (Villaggio Barona) – via Ettore P0nti 21 – MILANO
presentazione del libro «Menù poetico» di
LORENA SILVIA SAMBRUNA e di VITTORIO GIOVANELLI
Letture dell’attrice Barbara Sirotti
Rossana Bacchella coordina l’incontro.
Ingresso libero
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La Prefazione di Lorenzo Beccati
Le parole volano libere e si posano sui libri, giornali, rogiti dei notai, confezioni, insegne ma solo i poeti sanno inchiodarle sulle pagine, come spilli con le farfalle nelle bacheche, dando loro un significato definitivo.
Verseggiatore, artista, lirico, cantore, vate rimatore, trovatore, giullare; menestrello, sognatore, illuso, idealista. Questi sono i sinonimi di poeta (Corsera) ma io credo che il poeta debba essere tutte queste cose insieme.
Le liriche di Vittorio Giovanelli e Lorena Sambruna possiedono ognuna di queste peculiarità. Nella preziosa raccolta tra le vostre mani, Vittorio dimostra d’essere “terragno”, capace di “sporcarsi” senza timori nel manipolare oggetti, emozioni e sentimenti che appartengono a chi conosce e descrive la vita per ciò che è davvero. Lorena invece sorvola il mondo dall’alto, portarci con sé in un altrove per. mostrarci “scaglie di luce”, “recinti d’amore”, “Fate chiarore”.
Resta l’incontestabile fatto che dovere del poeta è restituirci la realtà che è solita nascondersi ai nostri occhi. e quello che accade nelle pagine a venire.
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Lorena Silvia Sambruna si racconta:
“Sono una persona creativa, amo la poesia, la bellezza e l’ironia per me sono rivelazioni e antidoti contro il tedio della vita. L’ironia colora di magia il nostro essere e il nostro esistere. La bellezza è elevazione dello spirito, è il piacere che irrompe nella nostra anima, è soprattutto estasi. L’umanità ha bisogno di bellezza, di belle emozioni. Il cammino nella bellezza non deve fermarsi mai.
Il mio mantra quotidiano, la mia filosofia è: ridere sempre, sdrammatizzare! Ho fatto mia la frase di Fryderyk Chopin: “Chi non ride mai non è una persona seria”. Viaggio con la mente ma anche con gli aerei, treni e macchine, mi piace conoscere luoghi, persone e come diceva Omar Khayyam, La vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte. Mi piace cucinare anzi inventare pietanze sperimentare, valorizzare il cibo nel piatto rendendolo un “quadro”. Mi piace la moda, aprendo il mio guardaroba, abbino, sperimento, noi siamo anche ciò che indossiamo. Ricordiamoci sempre che “La moda passa, lo stile è eterno.” – Yves Saint Laurent”
“La scrittura, per me, è un percorso nella verità, si è “nudi” davanti al foglio bianco, la penna ferma i pensieri che scorrono. Scrivere è liberazione, è condivisione, è quello che rimarrà di noi. La scrittura è eterna. La scintilla è scoccata viaggiando, in varie città d’Italia, ho trovato la vera ispirazione. Tanti luoghi ed incontri sono stati fondamentali per me.”
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Come raggiungere la SAL ALETTI
14/3/24 – Presentazione antologia «La voz de las mujeres en la poesia italiana de hoy»
14 marzo 2024 – ore 18.00
Casa delle Donne – via Marsala 10 – Milano
Presentazione dell’antologia poetica
«La voz de las mujeres en la poesia italiana de hoy»
L’antologia (tutta al femminile) La voz de las mujeres en la poesia italiana de hoy , tradotta in spagnolo e curata da Emilio Coco, è pubblicata da Universidad Autónoma de Nuevo Leon (Mexico)
Le autrici incluse sono 12, tutte di spessore:
Antonella Anedda, Elisa Donzelli, Giovanna Frene, Laura Garavaglia, Paola Loreto, Annalisa Manstretta, Eleonora Rimolo, Giovanna Rosadini, Antonella Sbuelz, Anna Segre, Francesca Serragnoli, Gabriella Sica.
Saranno presenti numerose fra di esse.
Il curatore Emilio Coco sarà presente e potrà argomentare cosa significhi tradurre voci femminili, quale “abito” – oltre a quello del linguista – bisogna essere in grado di indossare, sorprese e criticità oltre a relazionare sul senso di questa antologia che, nella nota introduttiva, così condensa: La scrittura poetica italiana delle donne risulta fra le più accattivanti della fine del XX secolo e della prima decade del XXI. Mentre i poeti utilizzano forme ripetitive e obsolete, le poetesse sono portatrici di una parola poetica colma di eccezionale vitalità.
Diana Battaggia conduce l’evento.
Ingresso libero
20/2/2024 Rossana Bacchella presenta «Il grammofono del tempo»
20 febbraio 2024 – ore 18.30
Casa delle Donne – via Marsala 10 – Milano
Presentazione del libro di poesie di
ROSSANA ORIELE BACCHELLA
“Il grammofono del tempo” (La Vita Felice, 2023)
in dialogo con Vittoria Longoni e Diana Battaggia
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Scheda volume: https://www.lavitafelice.it/scheda-libro/rossana-oriele-bacchella/il-grammofono-del-tempo-9788893467643-618786.html
Dalla prefazione di Marvi del Pozzo:
Il libro ha il potere di sorprendere, di spiazzare il lettore perché, come in un prodigioso caleidoscopio, non finisce di stupire lo scaturire sempre nuovo di corrispondenze passato-presente, di riferimenti atavici, mitici e mitologici che rampollano da una architettura originale eppure metodologicamente, esegeticamente precisa, cosa che ha impegnato l’autrice in un lavoro rigoroso e appassionato dal 2016 a oggi.
Perpetuamente permanenti, i miti dell’antichità devono confrontarsi con il presente, porsi soprattutto come forma di presa di coscienza per ribaltare abiezioni e delitti che hanno colpito nella storia dell’arte e della mitologia, ma anche nella vita pratica, in particolare il mondo femminile, come ancora oggi purtroppo succede quotidianamente intorno a noi.
Dalla nota dell’autrice:
I miti greci, si sa, sono un groviglio di stratificazioni e versioni differenti, spesso contrastanti; ogni volta cambiano e si evolvono, perché si modellano sulla sensibilità degli artisti; mutano con il mutare di epoche, società, istanze. Perché il mito si nutre del racconto presente in ognuno di noi. Al tempo stesso ci mostra l’immortalità radicata nei sentimenti primi degli umani, il loro divenire nel tempo.
In questo mio lavoro, per ogni figura femminile, c’è la reinterpretazione nel racconto delle donne che ancora oggi reincarnano storie, sentimenti e il tragico, a volte ineluttabile destino, a cui il patriarcato ci ha condannate. E a cui forse ci condannano anche quegli istinti primari che abbiamo tentato di razionalizzare e civilizzare.
Biografia:
Rossana Oriele Bacchella nasce a Milano dove tutt’ora vive.
È vincitrice di alcuni premi di poesia e presente sulla scena letteraria con vari interventi e letture poetiche. Ha pubblicato la silloge Indizi dalle periferie (Kanaga ed., 2019) e suoi testi sono presenti in antologie poetiche tra cui: Corpo&Anima (Apanet, 2012), Terza e quarta Raccolta Pubblica di Poesia (Tempi diVersi, 2015 e 2016), Veglia 24 agosto 2016 (2016, Antologia Autori per l’Italia a sostegno dei terremotati), Poesia (urgente) per Giulio Regeni (Rayuela, 2018), Nella carne e nel sangue rugge una madre (La Vita Felice, 2019).
È tra le ideatrici di “NavigliInVersi”, un collettivo poetico che periodicamente promuove l’omonimo evento ed è consigliera nel Direttivo de La Casa delle Artiste.