17 12 17 Giovanni Nuti presenta «Accarezzami musica – Il Canzoniere di Alda Merini»

 

ore 17.30 NATALE A CASA DI ALDA

Il Maestro Giovanni Nuti presenta il cofanetto “Accarezzami musica – Il Canzoniere di Alda Merini”. 6 CD, 1 DVD, 114 canzoni di cui 13 inedite, 21 brani con la voce recitante di Alda Merini, duetti di Giovanni Nuti con 29 artisti ospiti. Esecuzioni musicali dal vivo.

ingresso libero

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Il Verso Giusto – Rossana Bacchella «Sono io il figlio»

 

Sono io il figlio

Sono il figlio partito
e mai tornato per il vitello grasso.

 

Sono io il vitello

immolato a un dio che, se esistesse,
avrebbe versato una lacrima,
sorretto il mio capo sulla ruota dell’assassino,
scagliato saette, chiesto giustizia.

 

Sono io la freccia
che l’arco potente della madre
scocca nel mondo oltre le sue paure
e mai si aspetta l’orrore
di un corpo tumefatto.

 

Sono io il futuro
di una patria codarda e colabrodo,
scivolato fuori per non soffrire
illusioni, promesse, pantani
non per cercare gloria, ma semplicemente Vita.

 

Sono io la vittima
di leggi con occhi bendati
deboli, sfruttati, ragazzi urlanti giacciono
nelle prigioni di democrazie torturate
e infrattate in sudari di vergogna.

 

Sono io il capro espiatorio
delle priorità di diplomazia e profitto
un Prometeo incatenato alla rupe
delle Necessità di nuovi potenti dei
dilaniato ogni giorno da un rapace
per aver covato il fuoco di verità indicibili.

 

Sono io il figlio partito
e mai tornato per il vitello grasso.

 

Rossana Bacchella

(In memoria di  Giulio Regeni)

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Giuseppe Langella – «Pestaggio con spettatori» inedito per “Il Verso Giusto”

Pestaggio con spettatori

 

Per Niccolò Ciatti, pestato a morte il 12 agosto 2017 in una discoteca di Lloret de Mar, in Costa Brava.

 

 

 

Lo stanno ammazzando di botte,

solo per un urto o una spinta:

tre balordi avvezzi alle lotte,

in faccia la rabbia dipinta.

 

Non state impalati a guardare

come tante bottiglie piene

di liquore! C’è da salvare

un uomo, un uomo, dalle iene.

 

E tu che riprendi la scena

quasi che fosse una finzione,

non sei in un set ma in un’arena

degna dei tempi di Nerone.

 

Siete un anello di vigliacchi

intorno a un ragazzo che muore.

Gli spacca la testa coi tacchi,

negli occhi si spegne il terrore.

 

[Giuseppe Langella]

sadri

Guido Oldani – «Reiina», inedito per “Il Verso Giusto”

 

REIINA

 

 

reiina, della morte marionetta,

rincontra tutti quelli che ha sepolto,

giunge al destino eterno con un salto.

con quello che risparmia la nazione

in stipendi di guardie a lui rivolte,

si risana l’italia tutta intera,

in una storia simile a un fumetto,

se ciò non fosse una tragedia vera.

 

 

(Inedito Guido Oldani)

18.11.17

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15 12 17 Luca Melzi – «I colori della poesia»

ore 18.30

Presentazione del libro «I colori della poesia – cammino tra poesia ed immagini» di Luca Melzi.

In dialogo con il giornalista Andrea Loddo, accompagnati dal soprano Kaory Saito e dalla pianista Maristella Mellera.

 

ingresso libero

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13 dicembre ore 18,30 Inaugurazione della mostra personale di Domenico Simonini. Lettura di poesie in dialetto sassolese di Emilio Rentocchini, tratte dalla raccolta “Lingua Madre”.

 

Mostra personale Domenico Simonini

LE CHIAVI DI CASA APRONO IL MONDO
Il pittore DOMENICO SIMONINI ed il poeta EMILIO RENTOCCHINI provengono dalle stesse terre emiliane e usano la loro arte per reinterpretare una realtà ricca di valori e tradizioni.
I grandi ariosi quadri di Simonini faranno da preziosa cornice a una lettura di poesie in dialetto sassolese di Rentocchini, tratte dalla raccolta “LINGUA MADRE”.
Ottave 1994 – 2014, Incontri Editrice.
Al contrabbasso PAOLO DEL CARLO e alla fisarmonica CLAUDIO UGHETTI.

Mostra personale di Domenico Simonini
dal 13 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018
Casa delle Arti – Spazio Alda Merini
Via Magolfa 32 Milano
Tel. 0283969921 info@lacasadelleartiste.it
Orari di apertura: lunedì: chiuso
martedì: dalle 10.00 alle 13.00
mercoledì: dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 20.00 alle 23.00
giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 17.00 alle 20.00.

CHIUSURA PER FESTIVITA’: dal 23 al 27 dicembre e dal 30 al 3 gennaio
(La Casa è aperta il 28 e il 29 dicembre)
6 gennaio 2018 – Chiuso

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12 12 17 «Un 2×12» Musica/teatro con Martina Fragale e Giordano Dall’Armellina

martedì 12 dicembre 2017 – ore 18.30

Un 2×12

12 racconti e 12 canzoni seguendo i binari del tram 2 a Milano

Consumazione solidale € 8,00.

Prenotazioni via SMS a 335 8480412 indicando nome e 2×12  (no risposta vocale)

Milano sta cambiando. La vita vi pulsa frenetica ma dietro a questo fervore ci sono le esistenze della gente comune, ben evidenziate nei dodici racconti di Martina Fragale, che ci fa entrare nella fragilità e nella complessità dei personaggi più vari che, per una ragione o per l’altra, prendono il tram numero 2. è attraverso quegli “attori” che l’autrice ci descrive la Milano di oggi e di ieri guardando dai finestrini di un tram-teatro, che potremmo chiamare un teatram. Quando finiscono i racconti cominciano le canzoni e qui sta la novità assoluta di questo esperimento narrativo-musicale: infatti le dodici storie e le relative canzoni vanno intese come un tutt’uno nel quale i due generi si completano a vicenda.

Hanno partecipato al cd: Giordano Dall’Armellina (voce e chitarra), Silvia Bozzeda (voce solista), Maurizio Dehò (violino), Giampiero Nitti (organetto diatonico, fisarmonica, flauto e percussioni), Angelo Maffezzoli (flauto), Adriano Sangineto (arpa), Tiziano Menduto (fisarmonica), Gabriele Coltri (flauto e musette), Sandro Bramati (flauto), Danilo Bajocchi (basso, pianoforte e batteria). Inoltre, vi è la partecipazione straordinaria di Claudio Fasoli (sax tenore) in Capolinea, canzone che ricorda lo storico locale di jazz dove aveva suonato, oltre a Fasoli stesso, anche Chet Baker.

I dodici racconti e i testi delle dodici canzoni di Martina Fragale compongono un mosaico bicromatico le cui tessere, pur avendo uno sfondo milanese, hanno un colore universale. Il tram stesso è una metafora della vita che scorre e potrebbe calcare i binari di qualunque città. I riferimenti ai luoghi sono tutti milanesi ed è a Milano che i personaggi devono rispondere con le loro rea-zioni e comportamenti che appartengono però a una umanità ferita e fragile in cui tutti, in vari modi, si possono riconoscere. Abbiamo scelto deliberatamente di scrivere dodici racconti con le relative canzoni poiché nella cultura occidentale (e non solo) il dodici rappresenta l’armonia e la pace. Da qui anche l’idea per il titolo: è un tram ideale e platonico che vorrebbe portare armonia nell’incontro fra musica e parole.

***

Martina Fragale è giornalista e ghostwriter. Come autrice, ha scritto racconti per diverse antologie e nel 2013 ha pubblicato il romanzo Chez Alì (0111 Editore). Da sempre interessata a scoprire e coltivare nuovi sguardi sul paesaggio urbano, è coautrice di Re/Search Milano (una guida alla Milano underground edita da Agenzia X) e collabora con Gianni Biondillo al progetto Sentieri Metropolitani.

Giordano Dall’Armellina (1950), musicista, saggista, ex insegnante di inglese, si occupa di canti narrativi (detti anche ballate) da più di tre decenni. Facilitato dalla conoscenza di 5 lingue, ha potuto condurre ricerche nei più importanti archivi europei per recuperare il nostro patrimonio comune europeo legato al canto popolare. Ha tenuto a tutt’oggi più di 1700 concerti e conferenze, in tutti e cinque i continenti, presso università, centri culturali, istituti di cultura, teatri, conservatori, folk-club e scuole. Ha pubblicato diversi articoli in riviste specializzate e saggi fra i quali Educazione letteraria e nuove tecnologie a cura di Paolo Balboni e in inglese Medieval British Ballads in a European Context. Collabora al momento con «Lineatrad», la rivista on line di folk.

Info sul volume + CD (La Vita Felice, 2017)

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6 12 17 Agnese Coppola con «Strisce pedonali»

ore 18.00

Presentazione del romanzo di Agnese Coppola «Strisce pedonali»; relatrice: Diana Battaggia

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Strisce pedonali è la sovrapposizione di due storie diverse su un fondo cromatico comune. Da una parte c’è Alba, lo spessore lattiginoso del bianco. Ancora bambina promette di non deludere più nessuno e si costruisce intorno un’armatura che è prima di tutto una gabbia. Lentamente si spoglia dei veli che i condizionamenti familiari le hanno cucito addosso fino a emanciparsi e a diventare una donna nuova. Dall’altra c’è Viola, il vuoto del nero tra le strisce pedonali. Incompleta, vive il dolore di un lutto e del sentimento d’amore, volontariamente incastrata in un rapporto sterile da cui non può scappare. Un giorno, nella grigia Milano, le due si incontrano e la vita dell’una si sporca del colore dell’altra, preannunciandosi e annunciandosi, passo dopo passo. Agnese Coppola, con uno stile avvolgente e introspettivo, confida al lettore la storia di due donne in continua lotta con i mostri del passato, con se stesse e con il mondo. Il romanzo di un’emancipazione dal male.

Agnese Coppola è nata a Nola (Na) nel 1979. Dal 2006 insegna in provincia di Milano dove organizza eventi nei quali fonde impegno civile e arte come in Non uno di meno, Lampedusa, Il doppio e NaviglioInVersi. Ha pubblicato raccolte poetiche tra cui Nella terra di mezzo e Ho sciolto i capelli.

 

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3 12 17 Claudio Demurtas con «Chiaro di Venere»

ore 18.00

Presentazione del romanzo «Chiaro di Venere» di Claudio Demurtas; relatore Gianfranco Carpine.

Ingresso libero

 

Dall’atroce massacro nella piana delle Giare in Vietnam nel 1963, alla drammatica fine di Salvador Allende dieci anni più tardi a opera di Pinochet, si dipana il filo della storia di Federico, una matricola universitaria di nome e di fatto che, sullo sfondo del suo amore tormentato per Luisella, confessa tutte le sue défaillances sentimentali, politiche, sociali e religiose, ambientate in una Sardegna onirica, ma non per questo meno vera, che cela sotto nomi di fantasia paesaggi di Cagliari, Carbonia, Ilbono e della mitica Arbatax dalle rocce rosse.

E questa matricola, disarmante e disarmata, cui non basta il papiro per affrancarsi dai luoghi comuni miserelli frutto per lo più di pertinace mancanza d’informazioni e di letture – all’inizio dell’anabasi la sua visione del mondo e delle cose era quasi tutta contenuta nelle cronache di calcio del <<Corriere delle Sport>> – capace però di critica e di autocritica, riuscirà spandendo sudore e sofferenza a trovare se stesso, il mondo e gli altri e la vita e l’amore attraverso vicende velate, a volte, da semplice ironia, a volte da umorismo o sberleffo amaro tout court, o camuffato talora da angoscia esistenziale vera e propria e maschera tragica.

Note sull’autore:

Claudio Demurtas nasce nel 1942 a Mores in provincia di Sassari. I primi anni del dopoguerra li trascorre tra Ilbono presso i nonni paterni, Palermo dove vivono i nonni materni e Carbonia dove il padre si trasferisce per lavoro. Viene quindi a contatto con persone, lingua, ambienti diversi e talvolta incapaci di comunicare tra loro. Queste culture così lontane e portatrici di diversi valori sono fondamentali nella sua formazione e nella sua attività di scrittore. Infatti, la mancanza di un’identità legata a un territorio storicamente definito suscita in lui un’angoscia esistenziale che è la molla principale per la scrittura e nello stesso tempo gli permette di superare i limiti imposti dall’ambiente mettendo ali all’immaginario.

Trasferitosi a Cagliari, consegue la maturità classica e si iscrive alla facoltà di giurisprudenza più per tradizione di famiglia che per vera attitudine agli studi giuridici. Dopo la laurea, conseguita nel 1967, accetta l’incarico di assistente volontario del professore di Istituzioni di Diritto Romano che ha apprezzato la sua tesi, ma poi passa all’insegnamento nella scuola media, attirato com’è dalle problematiche giovanili che ha già avuto modo di conoscere durante gli studi universitari. Insegna quindi Diritto ed Economia Politica per più di 40 anni senza rimpianti e ripensamenti, avendo sempre come modello la scuola di Barbiana di don Milani. Inizia giovanissimo a scrivere poesie e testi per canzoni, e si avvicina al romanzo quasi per caso.

Quattro i romanzi che ha scritto: Chiaro di Venere, Via dei Misteri Gloriosi, pubblicato da Todariana di Milano e che ha vinto il premio letterario Città di Atella nel 1989 con un giuria presieduta da Domenico Rea (poi completamente rielaborato e diventato L’altra metà del cielo), La mariposa, pubblicato da Cocco di Cagliari, e Uno sconosciuto amore. Attualmente sta lavorando al quinto romanzo.

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