19 novembre 2022 – ore 16.00
Sala Aletti (Villaggio Barona) – Via Ettore Ponti 21 – Milano
Nell’ambito di Bookcity 2022
A PEZZI
Performance teatrale multimediale ed esposizione fotografica
degli studenti del gruppo Io sono Lilith e della scuola IIS ALESSANDRINI LOMBARDINI di Abbiategrasso
docente: Agnese Coppola
Ingresso libero
Le parole strappano le apparenze e spesso ti riducono A PEZZI. Questo il titolo scelto per il nuovo lavoro fatto dagli studenti del gruppo Io sono Lilith e altri studenti della scuola IIS ALESSANDRINI LOMBARDINI di Abbiategrasso. Il titolo e l’installazione nascono per metabolizzare l’effetto che alcune parole, come cataclismi, creano nella geografia dei nostri cuori, nella geologia della memoria. Le parole riguardano tutte le sfere dell’esistenza e dell’agire nel nostro tempo che ha subito l’invasione di un linguaggio bellico legato soprattutto all’ alfabeto della pandemia che ha acuito alcuni disagi e ferite endemiche della storia attuale e non. Le parole siamo noi, e il modo in cui ci esprimiamo è la nostra carta d’identità, la nostra visione del mondo e lo stesso vale per tutti quelli che ancora non si soffermano sulla LAMA tagliente della lingua che AFFETTA O RICUCE, RIMARGINA O ALLARGA LE FERITE, LE FRATTURE. Gli studenti hanno tradotto queste considerazioni attraverso foto che rappresentano lo strappo delle parole sul viso, sul corpo, nell’ anima. Le foto sono accompagnate da barchette e missili che vengono lanciati verso gli altri per invitarli a riflettere su quale sia il CARICO di ogni parola che ATTERRA sulle vite e l’anima degli altri. Come afferma Chandra Livia Candiani in Questo immenso non sapere ” Bisogna interrogare le ferite e aspettare le risposte. La risposta alle ferite siamo noi. I nostri gesti, le nostre possibilità accolte o respinte, i tremori e gli assalti rispondono tutti alle ferite. Perdere una ferita significa perdere una segnaletica importante per un viaggio dentro le orme dell’esistenza”
A PEZZI ma collegati in una rete di relazioni vere che sostengono le singole vite per riprovare a NAVIGARE PER ALTO MARE APERTO (le barchette) e riprendere quota (gli aereoplanini di carta).
La referente progetto IO SONO LILITH
Agnese Coppola