8 11 18 Ma chi erano mai questi Beatles – Renato Zanganelli

8 novembre 2018 – ore 18.30

Ma chi erano mai questi Beatles?

Presentazione del libro di

Renato Zanganelli

con il gruppo PMT-Paul McCartney Tribute, Rolando Giambelli (BDIA- Beatlesiani D’Italia Associati) e Gerardo Mastrullo (editore La Vita Felice).

Racconti, testimonianze e musica dal vivo per una serata INDIMENTICABILE!

Ingresso libero fino a esaurimento posti; prenotazioni a info@lacasadelleartiste.it

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PERCHE’ UN ALTRO LIBRO SUI BEATLES?

Ne sono stati scritti centinaia… MA… ho voluto raccontare in quale modo i Beatles sono entrati, con un incredibile impatto, nelle nostre orecchie, nel nostro “sentire”, respirare, pensare, vivere.

Nei nostri cuori. Tutto visto da un ex-ragazzo della periferia milanese…

sadri

7 11 18 Emanuela Botti con «Le fate ingorde»

 

7 novembre 2018 – ore 18.30

Presentazione del libro di poesie

Le fate ingorde

(La Vita Felice) di

Emanuela Botti.

Con Alberto Casiraghy, Dario Lodi e Diana Battaggia.

Ingresso libero.

 

… Donne come fate, ma fate ingorde che, dopo millenni di silenzi costretti, rivelano la loro “ingordigia”, ossia le loro vere attese, i loro riposti pensieri…
… Spingono e rendono necessario ogni componimento una volontà e un bisogno di far chiaro, che portano alla causticità, fin quasi all’asprezza
… Ne deriva che il corpo femminile, troppo a lungo cacciato nel peccaminoso o sollevato alla santità, è sentito e visto e riconosciuto nelle sue voglie, nei suoi umori. Senza smettere di appartenere alla grazia e alla leggerezza. Come per costruire una dignità sempre negata…
… Superare il rancore e la rabbia, pretendere un nuovo modo di esistere, sostituire agli artigli, necessari per combattere, ali di farfalla…
… La scrittura come ritrovamento di un sé amabile e contento…
… L’amore, la sensualità goduta, anche sofferta. E, dopo la liberazione, lo scioglimento; e i piaceri e le sofferenze di chi ama e nell’amore attende, pretende, si delude, s’affanna, e chiede ancora…

dalla prefazione di Elio Pecora

Gli uomini che si voltano

Gli uomini che si voltano a guardare le nostre chiome
o più in basso
sembra non vogliano guardarci negli occhi

Noi, fate ingorde
abbiamo sguardi anche tra i capelli
e ancora nell’estro delle natiche

Gli uomini che si voltano
rinunciano all’istinto di leggerci l’anima

 

scheda libro

sadri

4 11 18 Donatella Camatta con «Eros in me»

4 novembre 2018 – ore 17.00

Presentazione del libro

Eros in me

di

Donatella Camatta.

Con Lilly De Siati, Salvatore Comis, Militina Ghindi e Lorenzo Bottari.

Ingresso libero.

 

Con voce accorata la poetessa Donatella Camatta mostra al lettore il desiderio più profondo che ogni persona tiene nascosta e si fa protagonista ed anela a possedere e a farsi possedere, per assaporare appieno l’intima essenza

sadri

3 11 18 Impegno e disincanto in Pasolini, De Andrè, Gaber e R. Gaetano di Annibale Gagliani

 

COMUNICATO STAMPA

Comune di Milano – Municipio 6

Fondazione Gaber

Casa delle Arti Spazio Alda Merini

SABATO 3 NOVEMBRE 2018, ORE 18:30 presentano

“IMPEGNO e DISINCANTO” di Annibale Gagliani edito da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

Casa delle Arti – Spazio Alda Merini (via Magolfa 32 – MILANO)

Ospite Paolo Dal Bon (Presidente Fondazione Gaber) , introduce Diana Battaggia, modera Stefano Donno editore de I Quaderni del Bardo Edizioni). Incursioni musicali e poetiche a cura di Federico Montefusco  e Chiara Evangelista.

 

SABATO 3 NOVEMBRE 2018, ORE 18:30 ci sarà la presentazione  del saggio “IMPEGNO e DISINCANTO” di Annibale Gagliani edito da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno nella Casa delle Arti – Spazio Alda Merini (via Magolfa 32 – MILANO). Ospite Paolo Dal Bon (Presidente Fondazione Gaber) , introduce Diana Battaggia, modera Stefano Donno editore de I Quaderni del Bardo Edizioni). Incursioni musicali e poetiche a cura di Federico Montefusco Chiara Evangelista.

 

CON LA PREFAZIONE DI MARCELLO APRILE, PROFESSORE ORDINARIO DI LINGUISTICA ITALIANA DELL’UNIVERSITÀ DEL SALENTO E RESPONSABILE DELLA LETTERA “D” DEL DIZIONARIO ETIMOLOGICO “LEI”

 

Esce in questi giorni il libro di Annibale Gagliani, «Impegno e disincanto in Pasolini, De André, Gaber e R. Gaetano», i Quaderni del Bardo edizioni di Stefano Donno. Quattro fuoriclasse del nostro Novecento: un professore, un filosofo e due poeti. In un frangente storico di profonda povertà valoriale e artistica, essi ci indicano la strada verso l’Umanesimo Nuovo, analizzando emozionalmente e asetticamente gli ultimi centosessant’anni d’Italia e del mondo Occidentale (bilaterale). I Quattro emanano una luce invincibile, in grado di penetrare nelle tenebre contemporanee che svuotano progressivamente l’individuo. La loro arte è disincanto allo stato puro: poesia, prosa, cinema, teatro e musica: le armi più potenti per sfuggire all’omologazione socioculturale del Duemila. Il 68 è un grosso inganno, le mode del mercato sono letali, la mancanza di sensibilità civile sempre più evidente. In questo viaggio disincantato, eseguito attraverso i testi, le fonti e le testimonianze più vicine agli artisti, si può rivoluzionare se stessi, abbracciando umanamente le incommensurabili profezie.

Per Gagliani la scelta di affidarsi a questi Quattro a-topos della parola, del silenzio e del suono non è casuale: «Essi sono i più attuali che la nostra cultura contemporanea abbia sfornato e lo saranno per sempre, come accade ai più grandi. Sono visionari, sensibili ed estremamente innovativi. Tutto l’opposto del 99% degli pseudo-artisti che navigano in mainstream oggi. Quest’ultimi narrano il falso: i tatuaggi, il look alla moda e l’aria dannata li fa sembrare all’avanguardia, invece sono obsoleti dentro. I veri narratori della nostra epoca e del prossimo trentennio sono PPP, FDA, GG e RG».

Come afferma Paolo Dal Bon – presidente della Fondazione Giorgio Gaber – all’interno del saggio, «Essi hanno “un’intatta percezione del dolore”. Sono tutti e quattro intellettuali degli ultimi, narratori delle ingiustizie terrene verso i più deboli e osservatori delle grandi contraddizioni dell’uomo contemporaneo».

 

I Quattro Profeti hanno in comune la letteratura di formazione e le battaglie combattute, contaminandosi a vicenda indirettamente. Pasolini ha profondamente ispirato, soprattutto con i suoi Scritti Corsari, Faber, Gaber e Rino Gaetano. De André e Gaber sono gli artisti di punta del Sessantotto e si sono ritrovati ad avere una determinante amicizia in comune: Luigi Tenco, che ha collaborato con tutti e due e dopo la sua morte ha cambiato la vita a entrambi. Riguardo Rino Gaetano, è cresciuto leggendo Pasolini, ascoltando De André e guardando Gaber a teatro.

In estrema sintesi, un professore delle arti, PPP, un poeta tradizionale aperto al futuro, FDA, un vero filosofo, GG, un poeta fantascientifico che stazionava già nel futuro, RG, hanno scelto la strada più ardua, non violentando loro stessi ed esprimendo un’arte di fortissimo impegno e disincanto sociale. Venivano criticati dagli “intellettuali” del potere, dalla gente frivola che ghettizzava i loro testi per evidenti deficit di sensibilità. Uniti, tutti e quattro, sono invincibili. Diventano un’arma dolcissima in grado di colpire e migliorare una generazione, quella dell’autore. Gagliani spiega le intenzioni del suo lavoro: «Se il saggio verrà letto da tanti giovani, magari si accenderà la curiosità di ascoltare con spirito nuovo i cantautori che cito, omaggiando di conseguenza l’opera totale di Pasolini. Allora sì, questo viaggio avrà un senso. Allora sì, ne sarà valsa la pena».

 

«Il primo libro di Annibale Gagliani è lo sviluppo di un traguardo personale importante, lungamente pensato, sviluppato, limato, articolato negli anni precedenti, in cui l’autore ha esercitato una pazienza non comune ed è andato alla ricerca di fonti e interpretazioni che spesso sono testimoniali e di prima mano […]. Quando si ha a che fare con quattro icone riconosciute della cultura alta e popolare dell’Italia contemporanea non è facile dire qualcosa di nuovo, o anche semplicemente non è scontato evitare di scrivere quattro profili staccati e avulsi, estranei tra loro, tanti quanti sono gli artisti (tutti Maestri della parola, tre su quattro anche del suono) che l’autore ha illustrato in questo libro. Ne è venuto fuori un percorso duro, compatto, radicale; un insieme in cui appare chiaro, nelle persino ovvie diversità di espressioni, temi, percorsi (anche politici), epoche, che cosa unisce Pier Paolo Pasolini, Fabrizio De André, Giorgio Gaber e Rino Gaetano. Com’è giusto, Annibale Gagliani salta sulle differenze e nota affinità mai venute fuori prima, che però sono lì, pronte per essere scoperte».

(Dalla prefazione di «Impegno e disincanto in Pasolini, De André, Gaber e R. Gaetano», curata dal Prof. Marcello Aprile)

 

Annibale Gagliani nasce a Mesagne (BR) il 4 ottobre del 1992. Si laurea con lode in Lettere Moderne all’Università del Salento, dopo aver discusso una tesi sul linguaggio disincantato. È tra i vincitori della seconda edizione del Master in Giornalismo 3.0 di Nuovevoci Network, a Napoli. Comincia il suo sentiero narrativo ricevendo il premio della critica alla terza edizione del concorso letterario nazionale “Fuori dal cassetto”, per un racconto dedicato ai lavoratori dell’ILVA, “La vita è un viaggio favoloso”. Nel 2013 instaura una collaborazione con l’amministrazione del comune di San Donaci (BR) e diviene responsabile del laboratorio urbano “Officine Creative”, promotore della cultura di strada. Nel 2014 costruisce e organizza, assieme al Professore Marcello Aprile, la rassegna universitaria di seminari rivoluzionari, “Cafè Barocco Revolution”, che registra cinque edizioni. Nel 2015 lavora come reporter per la web tv d’Ateneo dell’Università del Salento, The Box Tv. Alla fine dello stesso anno si distingue come narratore al Workshop giornalistico di Sportitalia, a Milano. Nel 2016 diventa responsabile della sezione culturale di «Leccecronaca.it», dove racconta vizi e virtù del Tacco d’Italia. Alla fine del 2016 avvia una collaborazione con «Rompipallone.it», curando una rubrica video che fonde l’arte al calcio: “L’arte del gusto calcistico”. Nello stesso periodo è corrispondente di Radio Dimensione Italia per il calcio internazionale, editorialista di punta per «Sport in Condotta» e ospite della trasmissione leccese Piazza Giallorossa. Dal 2017 collabora con il «Nuovo Quotidiano di Puglia», raccontando l’ardente cronaca della provincia di Brindisi. Da gennaio 2018 narra di letteratura e politica per la rivista romana «L’Intellettuale Dissidente», e di musica e sport per il periodico «Contrasti». È conosciuto negli ambienti culturali salentini per le sue poesie anarchiche, che profumano di simbolismo e lasciano un sapore romantico sulle labbra. Tra i suoi modelli intellettuali, oltre ai Quattro Profeti del saggio «Impegno e disincanto», ritroviamo Albert Camus, Roland Barthes, Leonardo Sciascia, Eugenio Montale, Beppe Viola e Gianni Brera.

 

Info link – http://www.iquadernidelbardoedizioni.it/

iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

 

sadri

28 10 18 Agata De Nuccio con «Lievito di madre»

28 ottobre 2018 – ore 18.00

Presentazione del libro di poesie Lievito di madre

di Agata De Nuccio.

 

Con Ave Comin, Antonella Meiani, Joseph Buysse al flauto.

 

Ingresso libero. Seguirà rinfresco.

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27 10 18 Angelo Angelastro con «Il bel tempo di Tripoli»

27 ottobre 2018 – ore 17.30

Presentazione del libro Il bel tempo di Tripoli

di Angelo Angelastro

(caporedattore del TG1)

con la partecipazione di Dario Biagi

(scrittore e giornalista).

Ingresso libero.

 

Un romanzo basato su una storia vera, la testimonianza registrata di un gerarca fascista su un capitolo centrale e ancora oscuro della nostra Storia:
il nostro passato coloniale.

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ANGELO ANGELASTRO, giornalista a 21 anni, cultoredi letteratura anglo-americana, fotografo appassionato (ha pubblicato nel 2013 il volume Mondi miei), lavora in RAI dal 1977 ed è caporedattore del TG1.
Fin dagli anni Ottanta si dedica alle cronache della cultura e dello spettacolo. è stato inviato in Italia e all’estero per i più importanti eventi di questi settori e ha intervistato i grandi protagonisti di musica, letteratura, cinema, teatro, danza, arte, scienza e reli-
gione. Dal 2001 al 2007 ha diretto la Redazione società del TG1. Ha curato numerosi speciali e ideato due rubriche: TG1 incontri e TG1 persone (in onda ogni sabato su RAIuno).

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24 10 18 Aldo Forbice con «Il viaggio dell’ingegner Terrone – Il pericoloso percorso di un imprenditore del Sud»

24 ottobre 2018 – ore 17.30

Presentazione del libro – promossa dall’Associazione Cilento Milano –

“Il viaggio dell’ingegner Terrone – Il pericoloso percorso di un imprenditore del Sud”

(Guerini e Associati)

di Aldo Forbice

Interverranno

l’autore del libro, giornalista e scrittore

Francesco Terrone, ingegnere e poeta

 

“È la storia di un imprenditore meridionale controcorrente, che ha vissuto sulla propria pelle le difficoltà dell’emigrazione, del sottosviluppo del sud, e della lotta alla criminalità organizzata. Una battaglia sostenuta dalle recenti strategie dello Stato e dall’impegno delle nuove generazioni di imprenditori che si ribellano alle mafie.

L’ingegner Terrone è uno di quei «figli del sud» che si è impegnato coraggiosamente a realizzare un’impresa in grado di creare posti di lavoro per i giovani, senza il sostegno di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.”

 

Ingresso libero.

 

ALDO FORBICE, giornalista e scrittore, ha diretto per più di 18 anni ZAPPING, il popolare programma quotidiano di RAI1, nel quale ha promosso numerose campagne umanitarie dando spazio, in chiusura di trasmissione, alla poesia.

E’ stato caporedattore del TG1 e autore e curatore di numerose rubriche e programmi per RAI2. E’ autore di diversi saggi su temi sociali ed economici che hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti.

sadri

23 10 18 Flavio Caroli con « L’arte italiana in quindici weekend e mezzo»

 

23 ottobre 2018 – ore 18.30

Presentazione del libro L’arte italiana in quindici weekend e mezzo

di Flavio Caroli

(storico e noto critico d’arte, spesso ospite di Fabio Fazio nella trasmissione “Che tempo fa” in RAI.

Ingresso libero.

 

Flavio Caroli è uno storico dell’arte dalle indiscusse capacità narrative.
In questo saggio che diventa un romanzo, dialoga con un’amica di lunga data accompagnandola per quindici weekend e mezzo alla scoperta di grandi artisti, monumenti universalmente noti e gioielli nascosti (scelti dopo una oculatissima scrematura) nei luoghi nevralgici dell’arte
italiana.
La felice penna dell’autore ci indica la via per comprendere appieno il patrimonio artistico italiano, nella convinzione che i capolavori sono il riassunto dei pensieri più profondi di un’epoca storica, e costituiscono «l’apertura visionaria verso il tempo che verrà».

 

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Flavio Caroli, storico e critico d’arte, è nato a Ravenna. Laureatosi in Lettere moderne (1968) e specializzatosi in Storia dell’arte (1972) presso l’Università di Bologna, qui ha intrapreso la carriera accademica, svolgendo successivamente attività di docenza nelle università di Salerno (1990-93) e Firenze (1993-94). Responsabile scientifico delle attività espositive di Palazzo Reale a Milano (1997-2004), ordinario di Storia dell’arte moderna presso il Politecnico di Milano dal 1995, tra i temi preferenziali dei suoi studi vi è l’analisi dei modelli introspettivi ravvisabili nella produzione artistica del mondo occidentale, sui quali ha condotto approfondite comparazioni con tradizioni figurative extraeuropee. Il grande pubblico lo stima e apprezza per i suoi interventi alla trasmissione “Che tempo fa” condotta da Fabio Faziosu RAI1 e RAI3.

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19 10 18 Lauretta D’Angelo con «L’ultimo spenga la luce»

19 ottobre 2018 – ore 18.00

Presentazione del libro L’ultimo spenga la luce

di Lauretta D’Angelo

Maria Rosa Del Buono in dialogo con l’autrice; intermezzi musicali di Giordano Dall’Armellina.

 

Ingresso libero. Seguirà aperitivo.

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Milano, ottobre 1962. Rientrando da scuola, Laura – una bimba di dieci anni – trova la madre in lacrime davanti al televisore. La donna, preoccupata per quanto sta accadendo a Cuba dopo l’invasione della Baia dei Porci, teme lo scoppio di un nuovo conflitto a pochi anni dalla fine della seconda guerra mondiale che lei e la sua famiglia – come molti altri – hanno vissuto tra mille difficoltà e sofferenze.
Prendendo il via dai ricordi della madre, gli eventi narrati s’intrecciano in una sorta di passaggio del testimone con quelli vissuti in prima persona dalla
protagonista.
Sullo sfondo la Milano della seconda metà del secolo scorso, con delle aperture alla realtà tedesca e in particolare a quella di Berlino, dove la protagonista si trasferisce per un periodo di studio. La storia culmina con la partecipazione casuale di Laura, ormai adulta e insegnante di tedesco in un liceo di Milano, alle grandi dimostrazioni di Lipsia e Berlino che portarono alla caduta del muro e alla fine di un’epoca.
Ispirato in parte a eventi e personaggi realmente esistiti, in un intreccio tra realtà storica e realtà narrativa, nel romanzo rivive soprattutto un’epoca caratterizzata da grandi cambiamenti sociali e di costume, nei quali la protagonista si inserisce con crescente consapevolezza attraversando momenti di profonda sofferenza personale e altri di indimenticabile passionalità.

sadri

13 10 18 Antonella Gramigna con «Il vento e le promesse»

13 ottobre 2018 – ore 18.30

Presentazione del romanzo Il vento e le promesse

di Antonella Gramigna.

Con Rita Iacomino.

 

Ingresso libero.

 

“La forza di una donna nasce da tante piccole cose, dalla curiosità al mettersi in gioco, talvolta anche al di sopra di ciò che pensava o sperava”. La storia di Anne è un percorso di vita, di una donna che si è costruita da sola, credendo sempre fino in fondo nelle sue passioni, nei suoi ideali e lottando sempre per il suo sogno di realizzazione professionale e di rivincita personale sulla sua vita, sulle promesse della stessa, sui suoi tradimenti, gli affetti mancati e sottratti, e gli ideali infranti. È la storia di un’avventura a tratti affascinante, che attraversa un momento storico ben preciso: quello della nuova presidenza degli Stati Uniti d’America e quello del referendum costituzionale italiano. La vita di Anne è intrisa così tanto di amore e dedizione per la sua professione, da farne l’espressione del suo modo di vivere, sempre alla ricerca di verità e relazioni. Ed ecco che a New York troverà quelle risposte a quei perché, e vivrà una esperienza unica, i cui confini sono dettati solo dall’amore e dalla sua etica morale.

Antonella Gramigna è opinionista di varie testate ed esperta in comunicazione e promozione della salute. Social media content e manager, è anche blogger Food & Wine, oltre che scrittrice.

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