18 11 18 #BCM18 Il tempo non sistema le cose con Melania Panico

 

BOOKCITY MILANO 2018 – ingresso libero.

18 novembre 2018 – ore 19.00

Il tempo non sistema le cose.

Presentazione del libro di poesie

Non ero preparata

(scheda volume) di

Melania Panico.

 

Con Davide Rondoni.

 

Melania Panico (Napoli, 1985) è poeta, filologa, critico letterario. Alcuni suoi testi sono stati pubblicati in antologie; la sua opera prima è Campionature di fragilità  (2015) che ha ricevuto importanti riconoscimenti. Cactus (2018) è il libro d’arte foto-poetico scritto con il fotografo Matteo Anatrella. Come critico collabora con riviste testate di approfondimento culturale. È ideatrice della rassegna “Poesia in Galleria”.  Ha curato, insieme con Giuseppe Vetromile, l’antologia Mare nostro quotidiano (2018).

sadri

18 11 18 #BCM18 Anima, pelle e parole con Alessandra Distefano

BOOKCITY MILANO 2018 – ingresso libero.

18 novembre 2018 – ore 17.30

Anima, pelle e parole.

Presentazione del romanzo

Beethoven al chiaro di luna

(scheda volume)

di

Alessandra Distefano.

Con Rita Pacilio.

 

Le parole sono il tessuto dello spazio interposto tra le creature che abitano i racconti di Alessandra Distefano. Parole che dai personaggi promanano e che ad essi tornano in una vibrazione pulviscolare di pronunciamenti lievi, ma inesausti. Sono magiche parole silenziose che si muovono senza sosta a definire la particolare natura del mondo immaginato dall’autrice. Come se tutto ciò che esiste fosse capace di esistere unicamente nel suo dirsi, in un mormorio a fior di labbra animato da aliti cosmici.

sadri

18 11 18 #BCM18 Silvio Raffo per Branwell Brontë ed Emily Dickinson: gli obliati in vita

BOOKCITY MILANO 2018 – ingresso libero.

18 novembre 2018 – ore 16.00

Branwell Brontë ed Emily Dickinson: gli obliati in vita.

Con

Silvio Raffo

autore di saggi e traduzioni dei poeti in riferimento.

Silvio Raffo, poeta, narratore e docente, è il più prolifico traduttore italiano di poeti anglo-americani. Oltre all’opera omnia di Emily Dickinson (Meridiano Mondadori, alla decima ristampa) ha tradotto le sorelle Brontë, Edna St. Vincent Millay, Dorothy Parker, Christina Rossetti, Sara Teasdale, Wendy Cope, Oscar Wilde e Philip Larkin. Per La Vita Felice ha pubblicato i racconti Angelici delitti (2013)

vedi schede volumi

sadri

17 11 18 #BCM18 Lui, lei, la storia con Rita Pacilio

 

BOOKCITY MILANO 2018 – ingresso libero.

17 novembre 2018 – ore 19.00

 

 «Lui, lei, la storia»

performance di

Rita Pacilio

con testi tratti da

«L’amore casomai»

(scheda volume)

con Gerardo Mastrullo.

Sarà poiettato il trailer ideato e curato da Giada Cecco (riprese video e montaggio) Lucia Pinto (fotografia e montaggio audio) Marco Colella (riprese audio)

****

«Ogni parola è un racconto. Ogni racconto una poesia. Si ammira la bellezza della materia stilistica che, solidamente strutturata nel linguaggio, autentico e originale, non lascia passare aria tra gli interstizi. Le storie delineano tracciati ritmici visionari senza la necessità dell’utilizzo di spiegazioni, né di continuità cronologiche tra la pagina precedente e quella successiva. Non c’è un prologo, nessun finale. Rita Pacilio fotografa momenti: mette a fuoco particolari scevri da moralismo spicciolo. I luoghi temporali e spaziali svolgono la contraddizione e l’ambiguità del ragionamento in cui l’Amore commuove. Ripara.»

sadri

17 11 18 #BCM18 Nell’indaco, la cruna. Con Terry Olivi e Salvatore Contessini

BOOKCITY MILANO 2018 – ingresso libero.

 

Nell’indaco, la cruna.

Presentazione dei libri di poesie di

Terry Olivi

“Nell’indaco notturno”

(scheda libro)

e di

Salvatore Contessini

“La cruna”.

(scheda libro)

Con Piero Marelli, Diana Battaggia, Aky Vetere.

**

Terry Olivi è nata a Matelica (Marche) e, bambina, ha seguito la famiglia che si è trasferita a Roma negli anni Cinquanta.
Laureatasi in Lettere, “Storia dell’Arte del Medio ed Estremo Oriente”, ha insegnato in diverse scuole sperimentali della Capitale e del Lazio.
Ha pubblicato Rosso anguria e la luna, haiku e divagazioni su Roma (LietoColle, 2006) e L’incanto dell’essere, esperienze minimali di bellezza per arricchire di poesia i nostri giorni (LietoColle, 2008) e, a seguire, Uno sguardo dalla vita (La Vita Felice, 2015).
Suo interesse privilegiato il mondo filosofico e poetico dell’Oriente.
Ama l’architettura contemporanea, l’arte del verde, l’etnomusica, in particolar modo le percussioni tradizionali giapponesi e la pizzica salentina.

*

Salvatore Contessini (Roma 1953). Collabora da oltre dieci anni con case editrici e ha ideato numerose iniziative e progetti editoriali.
Suoi testi sono inseriti in diverse antologie e riviste e ha ricevuto importanti riconoscimenti a Premi.

Pubblicazioni:

Il sole sotterraneo della luce nera (2003);
Domestico servizio
(2007);
Criptogrammi
tetralogia di un alfabeto rivelato (2008);
A guardia del riposo
(2011);
Una tempesta di parole – suggerimenti accolti
(2011).
Dialoghi con l’altro mondo (La Vita Felice 2013) – Segnalazione a Premio Poesia Lorenzo Montano 28 ed. (2014); finalista a Premio Internazionale di Poesia e Narrativa “Percorsi Letterari dalle Cinqueterre al Golfo dei Poeti” 2014; finalista Premio Int.le di Narrativa e Poesia Città di Caserta 2015;
La cruna (La Vita Felice 2018).

Curatele per volumi antologici:

con Diana Battaggia
Fotoscritture
– Istantanee di Erico Menczer – immagine e poesia (2005);
Scritture urbane
– Appunti fotografici di Gianfilippo Biazzo, Immagine e Poesia su Roma (2007);
Arbor Poetica
– Poesie su immagini di Stefano De Francisci (2011);
Novecento non più – verso il Realismo Terminale (2016).

sadri

17 11 18 #BCM18 Vicente Huidobro: il creazionismo poetico

BOOKCITY MILANO 2018 – ingresso libero.

17 novembre 2018 – ore 16.00

Vicente Huidobro: il creazionismo poetico.

Presentazione del libro di poesie di

Vicente Huidobro

uno dei maggiori poeti cileni,

“Poesie artiche”.

Con Cinzia Marulli e il Console del Cile a Milano sig. Pedro González Marín.

***

versione di Stefano Strazzabosco
testo spagnolo a fronte

Notte

Sulla neve si sente scivolare la notte
La canzone cadeva dagli alberi
E dalla nebbia giungevano voci

Con uno sguardo accesi la mia sigaretta

Ogni volta che apro le labbra
Inondo di nuvole il vuoto

Nel porto
Gli alberi maestri sono pieni di nidi

E il vento
geme fra le ali degli uccelli

le onde cullano il vascello morto

Io sulla riva fischiando
Guardo la stella che fuma tra le dita

Poesie artiche comprende quarantatré testi, per lo più brevi e quasi tutti intitolati con una sola parola: “Casa”, “Notte”, “Nuotatore”. Sono come istantanee verbali che descrivono fatti che non sono mai accaduti o che potrebbero accadere nel mondo reale. La struttura delle poesie e il linguaggio di questo libro è completamente innovativo per il tempo in cui sono state scritte (1917-18). Testimoniano, peraltro, l’importanza del passaggio di Huidobro a Madrid e la sua influenza sulla giovane poesia spagnola, in particolare sul movimento chiamato Ultraismo.

scheda volume

sadri

16 11 18 #BCM18 Ecopoetry da Il Giardino della Poesia con Massimo D’Arcangelo

BOOKCITY MILANO 2018 – ingresso libero.

16 novembre 2018 – ore 19.00

Ecopoetry da Il Giardino della Poesia

Presentazione del libro di ecopoesie

Intatto/Intact

con

Massimo D’Arcangelo

e i poeti del Giardino della Poesia di Casa Merini.

 

scheda volume

 

cura e traduzione dall’inglese

edited and translated from English by

Francesca Cosi e Alessandra Repossi

 

traduzione dall’italiano

translated from Italian by

Todd Portnowitz

 

prefazione di

foreword by
Serenella Iovino

I tre autori di Intatto, rispettivamente pugliese e toscano d’adozione, australiana e inglese residente nella Scozia del Nord-Est, sono diversi tra loro: per storia personale, per formazione, per età. Eppure l’attenzione verso il mondo, verso l’altro nel mondo, li fa convergere in un’esperienza comune. Pur mantenendo la propria individualità di stile e immaginazione, essi mettono in comune sguardi e linguaggi cimentandosi a vedere e dire le stesse cose.
Se però si vuole individuare una tonalità fondamentale in questo discorso a tre voci, allora bisogna cercarla in una comune aspirazione alla giustizia, in una «ricerca di giustizia poetica nel contesto generale di tutte le forme di espropriazione», scrive Helen Moore. «Perché essere ecopoeta», sottolinea l’autrice inglese, «non è esprimere solo la gioia e la meraviglia di stare al mondo, ma anche la rabbia e il dolore per la devastazione che il capitalismo globale infligge a tutti gli esseri». Questo stato di guerra, il lutto per le rovine di cui si conoscono i responsabili, ci fanno capire che non c’è nulla di ingenuo, irenico o romantico nell’ecopoesia. Ecopoesia è coscienza di una duplice espropriazione: quella dell’umano – abusato, sfruttato, dominato – e quella del non umano. L’umano è qui spesso carnefice, ma è anche vittima: vittima di soprusi storici, degli abissi di giustizia tra “noi” e “loro”, e della violenza che annulla le differenze tra chi la subisce.
Ancora più presente, però, nella coscienza dell’ecopoesia, è la realtà della dimensione più-che-umana come portatrice di segno e di senso, indipendentemente dal segno e dal senso che vi lascia l’umano. Il senso nella vita non solo umana è la ricchezza d’informazioni dei suoi codici genetici, è la capacità di organizzarsi e di stare al mondo. E il suo senso è patire e gioire, temere e amare, desiderare e sognare.

dalla prefazione di Serenella Iovino

sadri

16 11 18 #BCM18 Paolo Bonfiglio con «Rime spurie/Rime corrive»

BOOKCITY MILANO 2018 – ingresso libero.

16 novembre 2018 – ore 17.30

Topos y logos

Presentazione del libro di poesie

Rime spurie/Rime corrive

di

Paolo Bonfiglio.

Con Roberto Mussapi.

Un succoso inizio, il primo poemetto del libro Rime spurie / Rime corrive in cui emerge l’intenzione dell’opera, e la lingua scintillante ne fa brillare solforinicamente lo spirito, che inscena in realtà solitudine, difficoltà di vita dal gruppo primario della famiglia alla comunità della storia e del mondo.
Una messa in scena della famiglia e dei suoi rapporti, una commedia in cui l’autore si diverte amaramente con una lingua volutamente coltogoliardica e eufuistica: divinità qui non solo Ariosto, ma lo Shakespeare eufuistico, il genialetto university wit.
Zero lamento, assenti languori, nostalgie, e anche l’ironia è muscolosa, non seclusa.
A Paolo Bonfiglio non interessano i meandri o le zone buie del linguaggio, ma il racconto. Il racconto, il narrare, che è nerbo di tanta poesia di primo piano, e si pone all’opposto del prosastico, della poesia minimalista o peggio.
Il magistero delle madri è una delle poesie che spiccano per originalità, drammaticità, e per la particolare commistione di ironia giocosa e profondo dolore che segnano i versi di questo autore che si inscrive, con canonica quanto rara commistione, nel non frequentatissimo girone, o capitolo, dei poeti tragoludici.
Ma esiste anche un Bonfiglio puramente lirico, che invoca la notte, che abbandona il suo felice e caustico caleidoscopio per ridiscendere alla lingua primeva del bambino prima che divenisse ragazzo, e che il poeta adulto ascolta, culla e raccoglie.

dalla prefazione di Roberto Mussapi

 

scheda volume

sadri

10 11 18 Antonella La Monica con «Ecce Eros»

10 novembre 2018 – ore 18.00

Presentazione del libro di poesie

Ecce Eros

di

Antonella La Monica.

Con Vincenza Pezzuto.

 

Ingresso libero.

… poesia che declina l’Eros nel connubio perfetto tra corpo, anima, mente e desiderio, espresso con l’arditezza del linguaggio erotico, che non concede alcuno spazio ad effetti di urticante
oscenità, con il lessico che traduce l’intimo vortice emotivo in immagini che celebrano la seduzione dell’Amore fisico elevato a carnale spiritualità.

**

Antonella La Monica è nata a Santa Caterina Villarmosa in provincia di Caltanissetta, dove vive. Le sue raccolte di poesia: Pelle di luna (prefazione di Giovanni Occhipinti, Il Messaggio, 1996; in edizione spagnola in traduzione di Carlos Vitale Pielde luna, 2002), L’ocra del salice (prefazione di Fiore Torrisi, Il Messaggio, 1999), La parola spogliata (prefazione di Dante Maffia, Lepisma, 2007),
Ecce Eros (multilingue,prefazione di Franca Alaimo, Sciascia, 2016; in edizione spagnola traduzione di Carlos Vitale, 2016).  Sue poesiesono state pubblicate in antologie e riviste italiane e straniere, in cataloghi, nelle cartelle Bellamadre e Sexy (2003), su pannelli di maiolica nel progetto “Poesie Murali” in alcune città siciliane. Altre sue pubblicazioni: il pamphlet L’orgoglio e la rabbia (2002), il saggio breve L’orgoglio, la rabbia, la speranza (2011), il saggio Mea culpa-Appunti di visioni (2017).

sadri

9 11 18 Paolo Pezzaglia con «Partire»

9 novembre 2018 – ore 18.30

Presentazione del libro di poesie

Partire

di

Paolo Pezzaglia.

Con l’autore,  Francesco Solitario – Professore di Estetica Univ. Siena

Damiana Rigamonti – editore Prometheus

Ingresso libero.

Paolo Pezzaglia, devoto alla poesia in una sua maniera originale, intensa e duratura, vicina allo spirito mitomodernista, ora raccoglie la sua produzione, e il lettore può trovare nelle pagine di un unico volume il meglio di quanto questo autore ci ha dato. Diciamo subito com’è il suo mondo: c’è la realtà, la sua realtà di lombardo cresciuto nel momento magico dell’industria italiana, ma c’è anche la sua realtà di viaggiatore e di conoscitore del mondo simbolico, occidentale e orientale, di appassionato di miti, visionario e capace di intessere immagini folgoranti.

[…] Capita alla poesia di Pezzaglia di crescere con gli anni, con una saggezza spirituale e una identità stilistica che mi piace sottolineare. […] C’è una sottotraccia orientale che emerge spesso nella poesia di Pezzaglia e la vivifica: la leggerezza Zen e Shinto, in diverse acute ed eleganti prove sulla metrica dell’haiku, la profondità simbolica abissale della cosmologia indù, raffigurata in Brahma e in Shiva. In “Partire”, il tema del viaggio, che corre lungo tutti i versi di questo volume, prende intonazioni e trasparenze metafisiche: “Mi serve una barca per il cuore / una barca che navighi via /dal golfo senza pace e scivoli / nella notte scura dove i fuochi / lievi delle guardiane stelle / indicano la rotta”.Dalla Introduzione di Giuseppe Conte

**

Paolo Pezzaglia già a quattro anni conosce i bombardamenti e gli incendi della sua amata Milano, dove il padre dirige una famosa industria di carrozzerie. Sportivo sempre: campione italiano di hockey-ghiaccio a quindici anni e master di velocità a settanta. Laureato alla Bocconi, è presto coinvolto in un assiduo impegno industriale (veicoli speciali per Italia ed Estero). Una vita fantasiosamente descritta nel suo La mia fabbrica per una poesia (Mursia 2014) stoicamente vissuta confrontando la “rocciuta” realtà esterna con l’intima poesia dei suoi tre libri: L’imbuto rovesciato, Le Rughe della Luna e Il Malincanto, tutti pubblicati da Prometheus e riproposti nella seconda parte di questo volume che inizia con le poesie più recenti, con quel titolo Partire che finisce per accomunare tutte le multiformi poesie di Pezzaglia. Un poeta che vanta la testimonianza di Giuseppe Conte, poeta e romanziere (fondatore del Mito-Modernismo) e i saggi critici di Francesco Solitario, professore di Estetica all’Università di Siena.

scheda volume

sadri