Ringraziamo Marzia Schenetti per aver curato l’intervista
Per l’appuntamento con la rubrica Arte e Cultura, abbiamo il grande piacere di intervistare Diana Battaggia, Vice Presidente della “Casa delle Artiste – Spazio Alda Merini”.
(MS) Come e quando nasce la vostra associazione o meglio cosa vi ha portato ad aprirla e cosa avevate in comune tra le socie fondatrici?
(DB) L’associazione culturale La Casa delle Artiste si costituisce nel 2013; è una associazione no profit di promozione sociale, frutto del lavoro svolto dal gruppo delle Pari Opportunità del Consiglio di zona 6 di Milano; si connota come una casa al femminile, perché gestita da donne (solo recentemente un elemento maschile è entrato a far parte del Direttivo), ma le attività e le iniziative sono rivolte a tutti. Le socie fondatrici erano legate dal desiderio di bellezza, dalla volontà di facilitare, produrre e promuovere l’arte in tutte le sue forme, privilegiando quella di matrice autoriale femminile.
(MS) Milano è una grande metropoli e piena di attività e movimenti artistici e culturali, voi però, siete riuscite nel grande obiettivo di avere come “casa” casa Merini, ovvero lo spazio che il Comune, aprendo un bando nel 2014, ha deciso di darvi in gestione. Ci speravate? Cosa avevate di speciale secondo te rispetto alle altre realtà? Quale è stato il primo impatto emotivo?
(DB) Partecipando al bando per assegnazione dello spazio in via Magolfa 32, nel giugno 2014, abbiamo ricevuto dal Comune di Milano la concessione d’uso della ex tabaccheria di via Magolfa (dove Merini era solita acquistare le sigarette). È stato un periodo di grande attesa e dita incrociate in cui la solidarietà fra socie ha creato forti legami, certe di camminare “insieme” verso un’unica direzione.
(MS) Lo “Spazio Merini” in cosa consiste? Cosa possiamo trovare di Alda tra quelle mura e come avete organizzato la gestione?
(DB) L’edificio denominato Casa delle Arti – Spazio Alda Merini consta di una grande sala eventi/mostra a piano terra con annesso Caffè Letterario e un giardino con pergolato di glicini; al primo piano si trova un’altra sala eventi/esposizioni e la camera di Alda Merini (vedi dettagli sull’edificio https://spazioaldamerini.org/info/ e dettagli sulla Stanza di Alda https://spazioaldamerini.org/gallery/
La figura di Alda Merini ci accompagna quotidianamente: lieve e costante la sua presenza ci supporta nelle scelte operative. Durante le riunioni, capita spesso che per un attimo scenda il silenzio e si colga un segno, un suono, una percezione particolare che ci faccia propendere per una decisione comune che magari prima non era così definita: siamo sicure che sia un suo soffio che vale un benestare o un diniego.
Alda è tra quelle mura, e fuori da queste perché la sua poesia è universale e parla al cuore della gente. Sono numerosi i visitatori della Casa che si avvicinano con grande rispetto alla sua stanza, avidi di sapere, di conoscere qualcosa in più della sua storia. Molti ne restano commossi, partecipi delle sue sofferenze e innamorati del suo amore. I volontari di turno sono soliti accompagnare i visitatori per rispondere a qualche curiosità o fornire informazioni più dettagliate; apposite schede informative sono comunque disponibili in diverse lingue qualora il visitatore desideri una propria riservatezza nell’incontro con la Poetessa. La visita alla casa è gratuita; esiste anche la possibilità di ricevere approfondimenti sulla vita e sulla poetica aderendo all’iniziativa “Viaggio nel mondo di Alda Merini”, condotta da Ave Comin, che prevede film/interviste, canzoni, video, recitazioni e divagazioni per una durata di 90 minuti. Si tratta di un’opzione riservata a gruppi di min. 12 partecipanti (prenotazioni a info@lacasadelleartiste.it
(MS) La vostra associazione, così mi dici, ha una prevalenza di socie al femminile, ma ci sono anche uomini, sia nella gestione pratica che artistica. A cosa pensi sia dovuta questa maggiore presenza femminile? Dovuta alle attività artistiche o ad una più facile capacità relazionale, o allo stretto legame che avete con la figura di Alda Merini?
(DB) Riprendo la mission dell’Associazione (esposta sopra) e riconfermo che oggi la presenza di elementi maschili è prevista in Direttivo e tra i soci volontari, nonché tra gli artisti che partecipano alle iniziative promosse. Il Direttivo è composto da 10 elementi e presieduto da Vincenza Pezzuto, eletta nel dicembre 2016. I volontari “turnisti” (definiamo così coloro che generosamente dedicano continuativamente parte del loro tempo presenziando nella Casa durante gli orari di apertura) sono 15. A questo proposito, consentitemi di lanciare un appello di chiamata per chi volesse unirsi a noi e condividere la nostra esperienza.
Non è nostra intenzione creare discriminazioni sessiste perché consapevoli che oggi, più che mai, è il tempo del dialogo e del confronto per cogliere nella diversità la ricchezza, non solo di genere, anche di cultura. Quasi certamente, una maggiore capacità relazionale è insita nella donna, probabilmente grazie alla sua capacità di “prendersi cura” dell’altro, di spendere energie per l’altro. La “donna” Merini ci insegna molto in questo senso: è nota la sua generosità verso i più deboli, il suo pensiero dedicato all’altro da sé. Senza falsi pietismi, con la determinazione e – perché no? – anche l’orgoglio di chi possiede “talenti”: può dare amore solo chi lo conosce e ne ha.
(MS) Siete molto attive, io che arrivo da un’altra Regione, posso dire di non aver mai visto una realtà come la vostra, per l’impegno costante di attività artistiche e anche per l’apertura che avete per il mondo che sta fuori. Rassegne, incontri settimanali con poeti, scrittori, mostre, e tutto quello che riguarda Spazio Merini, visite, documentari, incontri con le scuole … insomma un impegno a tempo pieno.
Quale aiuto e sostegno riuscite ad avere dalle Istituzioni?
(DB) Lavoriamo molto, è vero. Ed è sbagliato pensare che siamo un gruppo di “signore” che, per ingannare il tempo, fanno qualcosa. Qui il ritmo è a tempo pieno e molte di noi lavorano ancora o comunque hanno impegni altri. In analogia con un verso di Merini, ci definiamo “api”, ma l’immagine rende bene il fermento in cui siamo immerse, con grande entusiasmo e passione. Il riconoscimento da parte delle Istituzioni c’è: Municipio 6, Comune di Milano, Consiglio della Regione Lombardia non mancano di accordarci il patrocinio alle iniziative; i loghi compaiono sulle nostre locandine eventi e siamo liete della collaborazione a sostegno. Se però parliamo di patrocinio oneroso, quindi di un contributo economico, sono molto poche le iniziative per le quali abbiamo ricevuto un aiuto con un impegno enorme di risorse dell’associazione – economico e fisico. Un grazie particolare va a Fondazione Cariplo che ci ha seguite e consigliate nelle diverse fasi relative ai progetti che hanno visto il loro supporto, ad esempio la rassegna sul tema della violenza di genere VOCI DAL SILENZIO – LA RESILIENZA DELLE DONNE che ha visto 22 eventi in 11 giorni nel maggio scorso.
(MS) Immagino che sarà faticoso, non solo l’impegno costante pratico, ma anche riuscire a portare avanti tutti gli obiettivi e le vostre bellissime idee, e quindi anche reperire le risorse economiche. Alda Merini è conosciuta in tutto il mondo, pensavate fosse un compito più facile?
(DB) La struttura e gli impegni dell’Associazione formano una realtà complessa. C’è la gestione della Casa alla quale dobbiamo pensare. L’assegnazione ha previsto i muri: gli arredi, il bar, gli impianti luce/video/audio etc. sono stati investimenti dell’associazione e la conduzione, con le spese inerenti, è un nostro impegno. Confidiamo nelle quote associative, che oltre tutto portano interessanti vantaggi per gli associati https://spazioaldamerini.org/2017/01/23/campagna-tesseramento-2017-agevolazioni/ e alle libere donazioni. Certo, il nome “Merini” ha un suo fascino, per poeti, letterati, amanti della cultura; molto meno se si tratta di business. Uno sponsor trae maggior soddisfazione, a livello di visibilità e quindi di ritorno immagine, se investe in un gruppo sportivo piuttosto che in una associazione culturale! Questa è la realtà.
(MS) Gli Istituti, ad esempio, sarebbero i primi secondo una logica culturale, ad entrare in contatto con voi, portare gli studenti organizzando gite o laboratori presso gli Istituti. Qual è la situazione attuale? Fuori Milano e fuori regione?
(DB) Riceviamo abbastanza spesso la visita di classi scolastiche che, grazie a efficienti insegnanti, desiderano un contatto più stretto con la figura di Alda Merini: argomento trattato prima nel corso di lezioni propedeutiche alla visita. Ma si tratta di iniziative che partono direttamente dalle singole insegnanti, che ringraziamo, e dalla loro personale sensibilità e amore verso la poesia. Non sono molte. Da parte nostra, finalizzato al pubblico giovane, cerchiamo di differenziare l’offerta informativa puntando sul multimediale e non sull’incontro/conferenza.
Poco sappiamo di altre regioni, ma ritengo lecito pensare, generalizzando, che l’apporto culturale verso i giovani abbia bisogno di maggiori entusiasmi e disponibilità economiche.
Stiamo cercando di avviare, per l’anno scolastico in corso, un progetto di Alternanza Scuola-Lavoro con un Istituto superiore milanese. Ci auguriamo di andare in porto perché crediamo che i semi vadano nutriti sul campo!
(MS) Noi donne abbiamo da sempre pensieri liberi e spesso utopici … Pensando ad Alda ci verrebbe normale immaginare la fila di promotori della sua arte. Ne abbiamo parlato diverse volte: Aziende al femminile, Enti, Cooperative, Associazionismo, Stampa, Media … In realtà ?
(DB) In realtà … fino ad oggi nessun esito positivo, ma siamo “api” tenaci e non molliamo. Alla prossima intervista la risposta!
(MS) Qual è il vostro più grande desiderio?
(DB) Un desiderio in trittico:
1)Vedere volti giovani, fiduciosi nel domani, con la voglia di fare, creare, confrontarsi. Siamo nelle adiacenze dei Navigli. Ogni sera un fiume di giovani si riversa lungo l’Alzaia che pullula di locali: Happy hour, ape drink, ape cena, etc. Basterebbe una piccola virata da Ripa di Porta Ticinese in via Magolfa al 32 per trovare, oltre a una birra, una serata di musica, teatro, poesia, dibattiti, libri e tornare a casa con qualcosa che resista nel tempo.
2) Riuscire a coinvolgere maggiormente “i vicini di casa” che restano sempre un po’ diffidenti verso l’operato di una associazione culturale. È da sfatare l’idea che la cultura sia qualcosa per pochi. Anche solo bere un caffè insieme, parlando, raccontandosi, ascoltando l’altro, si inizia a mettere radici per un’intesa di pensiero, di solidarietà culturale. Noi offriamo delle opportunità diverse e siamo pronte all’accoglienza.
3) Ricevere maggior disponibilità di aiuti economici da parte delle Istituzioni per poter dignitosamente compensare le prestazioni degli artisti che si esibiscono. Bontà loro, partecipano in regime di volontariato, quando non optano per libere donazioni personali. Ma… perché ritenere legittimo il compenso di un idraulico, elettricista, meccanico o professionista e non usare lo stesso metro per un artista?
(MS) Tornando alla gestione pratica, per dare un’informazione precisa, come è organizzata adesso Casa Merini?
(DB) Il sito istituzionale www.spazioaldamerini.org contiene tutte le informazioni che qui, per comodità di consultazione, riportiamo per settori:
Orari/info: https://spazioaldamerini.org/info/
Programmi mensili ed eventi 2017: https://spazioaldamerini.org/events/anno-2017/
Alda Merini – breve biografia https://spazioaldamerini.org/alda-merini/
La stanza di Alda https://spazioaldamerini.org/gallery/
Home news https://spazioaldamerini.org/
(MS) Sperando e augurandoci che ci sia un sostegno istituzionale sempre maggiore in futuro, e anche una maggiore presenza di promotori, cosa propone La casa delle Artiste nell’immediato?
(DB) Vi invitiamo a visionare il programma di ottobre 2017
https://spazioaldamerini.org/2017/09/24/programma-eventi-ottobre-2017/
con uno specifico riferimento a una rassegna sulla milanesità, dal 10 al 15 ottobre: “Chi l’è che l’ha masà el gall” https://spazioaldamerini.org/2017/10/01/la-milanesita-a-casa-merini-1015-ottobre-chi-le-che-lha-masa-el-gall/
Inoltre, proprio il mese di ottobre, porteremo lo Spazio Merini nella vostra terra!
Il 21 ottobre alle ore 18,00, saremo infatti con “Letture selvagge” all’interno della mostra “De Rerum Nature & Corpo del Testo”, letture e arte dedicate al mondo femminile.
Ringrazio per il gentile invito riservatoci e per lo spazio che ci avete dedicato. Auguro alla rivista un grande successo e vi aspettiamo in molti a Casa Merini, perché sia la VOSTRA casa!
Diana Battaggia
Vicepresidente La Casa delle Artiste
Intervista a cura di Marzia Schenetti
sadri