10 11 18 Antonella La Monica con «Ecce Eros»

10 novembre 2018 – ore 18.00

Presentazione del libro di poesie

Ecce Eros

di

Antonella La Monica.

Con Vincenza Pezzuto.

 

Ingresso libero.

… poesia che declina l’Eros nel connubio perfetto tra corpo, anima, mente e desiderio, espresso con l’arditezza del linguaggio erotico, che non concede alcuno spazio ad effetti di urticante
oscenità, con il lessico che traduce l’intimo vortice emotivo in immagini che celebrano la seduzione dell’Amore fisico elevato a carnale spiritualità.

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Antonella La Monica è nata a Santa Caterina Villarmosa in provincia di Caltanissetta, dove vive. Le sue raccolte di poesia: Pelle di luna (prefazione di Giovanni Occhipinti, Il Messaggio, 1996; in edizione spagnola in traduzione di Carlos Vitale Pielde luna, 2002), L’ocra del salice (prefazione di Fiore Torrisi, Il Messaggio, 1999), La parola spogliata (prefazione di Dante Maffia, Lepisma, 2007),
Ecce Eros (multilingue,prefazione di Franca Alaimo, Sciascia, 2016; in edizione spagnola traduzione di Carlos Vitale, 2016).  Sue poesiesono state pubblicate in antologie e riviste italiane e straniere, in cataloghi, nelle cartelle Bellamadre e Sexy (2003), su pannelli di maiolica nel progetto “Poesie Murali” in alcune città siciliane. Altre sue pubblicazioni: il pamphlet L’orgoglio e la rabbia (2002), il saggio breve L’orgoglio, la rabbia, la speranza (2011), il saggio Mea culpa-Appunti di visioni (2017).

sadri

9 11 18 Paolo Pezzaglia con «Partire»

9 novembre 2018 – ore 18.30

Presentazione del libro di poesie

Partire

di

Paolo Pezzaglia.

Con l’autore,  Francesco Solitario – Professore di Estetica Univ. Siena

Damiana Rigamonti – editore Prometheus

Ingresso libero.

Paolo Pezzaglia, devoto alla poesia in una sua maniera originale, intensa e duratura, vicina allo spirito mitomodernista, ora raccoglie la sua produzione, e il lettore può trovare nelle pagine di un unico volume il meglio di quanto questo autore ci ha dato. Diciamo subito com’è il suo mondo: c’è la realtà, la sua realtà di lombardo cresciuto nel momento magico dell’industria italiana, ma c’è anche la sua realtà di viaggiatore e di conoscitore del mondo simbolico, occidentale e orientale, di appassionato di miti, visionario e capace di intessere immagini folgoranti.

[…] Capita alla poesia di Pezzaglia di crescere con gli anni, con una saggezza spirituale e una identità stilistica che mi piace sottolineare. […] C’è una sottotraccia orientale che emerge spesso nella poesia di Pezzaglia e la vivifica: la leggerezza Zen e Shinto, in diverse acute ed eleganti prove sulla metrica dell’haiku, la profondità simbolica abissale della cosmologia indù, raffigurata in Brahma e in Shiva. In “Partire”, il tema del viaggio, che corre lungo tutti i versi di questo volume, prende intonazioni e trasparenze metafisiche: “Mi serve una barca per il cuore / una barca che navighi via /dal golfo senza pace e scivoli / nella notte scura dove i fuochi / lievi delle guardiane stelle / indicano la rotta”.Dalla Introduzione di Giuseppe Conte

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Paolo Pezzaglia già a quattro anni conosce i bombardamenti e gli incendi della sua amata Milano, dove il padre dirige una famosa industria di carrozzerie. Sportivo sempre: campione italiano di hockey-ghiaccio a quindici anni e master di velocità a settanta. Laureato alla Bocconi, è presto coinvolto in un assiduo impegno industriale (veicoli speciali per Italia ed Estero). Una vita fantasiosamente descritta nel suo La mia fabbrica per una poesia (Mursia 2014) stoicamente vissuta confrontando la “rocciuta” realtà esterna con l’intima poesia dei suoi tre libri: L’imbuto rovesciato, Le Rughe della Luna e Il Malincanto, tutti pubblicati da Prometheus e riproposti nella seconda parte di questo volume che inizia con le poesie più recenti, con quel titolo Partire che finisce per accomunare tutte le multiformi poesie di Pezzaglia. Un poeta che vanta la testimonianza di Giuseppe Conte, poeta e romanziere (fondatore del Mito-Modernismo) e i saggi critici di Francesco Solitario, professore di Estetica all’Università di Siena.

scheda volume

sadri

8 11 18 Ma chi erano mai questi Beatles – Renato Zanganelli

8 novembre 2018 – ore 18.30

Ma chi erano mai questi Beatles?

Presentazione del libro di

Renato Zanganelli

con il gruppo PMT-Paul McCartney Tribute, Rolando Giambelli (BDIA- Beatlesiani D’Italia Associati) e Gerardo Mastrullo (editore La Vita Felice).

Racconti, testimonianze e musica dal vivo per una serata INDIMENTICABILE!

Ingresso libero fino a esaurimento posti; prenotazioni a info@lacasadelleartiste.it

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PERCHE’ UN ALTRO LIBRO SUI BEATLES?

Ne sono stati scritti centinaia… MA… ho voluto raccontare in quale modo i Beatles sono entrati, con un incredibile impatto, nelle nostre orecchie, nel nostro “sentire”, respirare, pensare, vivere.

Nei nostri cuori. Tutto visto da un ex-ragazzo della periferia milanese…

sadri

7 11 18 Emanuela Botti con «Le fate ingorde»

 

7 novembre 2018 – ore 18.30

Presentazione del libro di poesie

Le fate ingorde

(La Vita Felice) di

Emanuela Botti.

Con Alberto Casiraghy, Dario Lodi e Diana Battaggia.

Ingresso libero.

 

… Donne come fate, ma fate ingorde che, dopo millenni di silenzi costretti, rivelano la loro “ingordigia”, ossia le loro vere attese, i loro riposti pensieri…
… Spingono e rendono necessario ogni componimento una volontà e un bisogno di far chiaro, che portano alla causticità, fin quasi all’asprezza
… Ne deriva che il corpo femminile, troppo a lungo cacciato nel peccaminoso o sollevato alla santità, è sentito e visto e riconosciuto nelle sue voglie, nei suoi umori. Senza smettere di appartenere alla grazia e alla leggerezza. Come per costruire una dignità sempre negata…
… Superare il rancore e la rabbia, pretendere un nuovo modo di esistere, sostituire agli artigli, necessari per combattere, ali di farfalla…
… La scrittura come ritrovamento di un sé amabile e contento…
… L’amore, la sensualità goduta, anche sofferta. E, dopo la liberazione, lo scioglimento; e i piaceri e le sofferenze di chi ama e nell’amore attende, pretende, si delude, s’affanna, e chiede ancora…

dalla prefazione di Elio Pecora

Gli uomini che si voltano

Gli uomini che si voltano a guardare le nostre chiome
o più in basso
sembra non vogliano guardarci negli occhi

Noi, fate ingorde
abbiamo sguardi anche tra i capelli
e ancora nell’estro delle natiche

Gli uomini che si voltano
rinunciano all’istinto di leggerci l’anima

 

scheda libro

sadri

6 11 18 Inaugurazione FACCE DI PETROLIO Maschere per i Nativi Americani

 

martedì 6 novembre 2018 – ore 18.00

inaugurazione dell’esposizione

FACCE DI PETROLIO – Maschere per i Nativi Americani

da un’idea di Claudio pestalozza e Guido Oldani

INTERVENTI di:

Emanuele Arciuli – pianista e collezionista, in un video di Francesco Leprino   

Laura Bosio –  scrittrice 

Adolfo Ceretti – docente Università Bicocca Milano

Guido Oldani – poeta

Chris Wood –  scultore / attore

Giacomo Crivellari, Raluca Andreea Hartea, Isabel Ticona – Greenpeace, gruppo locale Milano

L’esposizione termina il 13 novembre;

Orari: martedì: dalle 10.00 alle 13.00
mercoledì: dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 20.00 alle 23.00
dal giovedì alla domenica: dalle 17.00 alle 20.00.

Ingresso libero

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In Italia si parla ancora poco dei Nativi Americani, spesso relegati a puro fenomeno etnografico.

Questo progetto raccoglie una sommatoria di maschere commissionate ad una ventina di artisti, e dedicate a questi popoli d’America.

L’urgenza è far luce su quello che oggi si sta consumando negli States, al confine col Canada: la costruzione di un immenso oleodotto (Dakota Access Pipeline, sovvenzionato anche da banche Europee, Italia compresa) che vìola i princìpi della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni.

Una ferita orizzontale di duemila chilometri, che taglierà per sempre le lorro riserve, considerate sacre.

Una posizione, la nostra, contro il godimento nel fare rapido profitto, senza prevedere danni e catastrofi.

L’iniziativa è sostenuta dal poeta Guido Oldani (ideatore del Realismo Terminale), voce sensibile a questi temi (ricordiamo, uno per tutti, a Casa Merini, la giornata dedicata allo scrittore turco Ahmet Altan, condannato ingiustamente all’ergastolo) e dal pianista Emanuele Arciuli*, collezionista e studioso di cultura Nativa Americana.

Con letture di testi poetici e musica, per muovere pensieri su argomenti importanti come arte/giustizia e diritti negati.

*Emanuele Arciuli , Per i sentieri dell’arte Nativa Americana,  ed. Caratteri Mobili

MASCHERE

Adriano Abbado
Alessandra Bisi
Paola Brusati
Pino Canta
Luca Carrà / Renato Scesa
Alberto Casiraghi
Marco Casiraghi
Andrea Cereda
Elena Danelli
Marina Falco
Mavi Ferrando
Daniela Gilardoni
Raluca Andreea Hartea
Battista Luraschi
Alessandro Mangiarotti
Maria Mesch
Massimo Monteleone
Carlo Oberti
Alessandra Orlando
Luciano Palmieri
Claudio Pestalozza 
Luciano Ragozzino
Massimo Silvotti
Fabio Sironi
Eric Toccaceli
Chris Wood
Bruno Zanzottera

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FACCE DI PETROLIO

 

gli amerindi, colore d’aragosta

cotta, da una cucina cittadina,

dai film li chiamavamo solo indiani.

ignaro, stavo con gli americani

di cui morendo erano il contorno,

cancro è chi usa invece o vende armi;

finchè gli arriva trump odierno scoglio,

pinocchio sia di ‘’bolle’’ che petrolio.

 

(Inedito di Guido Oldani)

 

sadri

4 11 18 Donatella Camatta con «Eros in me»

4 novembre 2018 – ore 17.00

Presentazione del libro

Eros in me

di

Donatella Camatta.

Con Lilly De Siati, Salvatore Comis, Militina Ghindi e Lorenzo Bottari.

Ingresso libero.

 

Con voce accorata la poetessa Donatella Camatta mostra al lettore il desiderio più profondo che ogni persona tiene nascosta e si fa protagonista ed anela a possedere e a farsi possedere, per assaporare appieno l’intima essenza

sadri

3 11 18 Impegno e disincanto in Pasolini, De Andrè, Gaber e R. Gaetano di Annibale Gagliani

 

COMUNICATO STAMPA

Comune di Milano – Municipio 6

Fondazione Gaber

Casa delle Arti Spazio Alda Merini

SABATO 3 NOVEMBRE 2018, ORE 18:30 presentano

“IMPEGNO e DISINCANTO” di Annibale Gagliani edito da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

Casa delle Arti – Spazio Alda Merini (via Magolfa 32 – MILANO)

Ospite Paolo Dal Bon (Presidente Fondazione Gaber) , introduce Diana Battaggia, modera Stefano Donno editore de I Quaderni del Bardo Edizioni). Incursioni musicali e poetiche a cura di Federico Montefusco  e Chiara Evangelista.

 

SABATO 3 NOVEMBRE 2018, ORE 18:30 ci sarà la presentazione  del saggio “IMPEGNO e DISINCANTO” di Annibale Gagliani edito da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno nella Casa delle Arti – Spazio Alda Merini (via Magolfa 32 – MILANO). Ospite Paolo Dal Bon (Presidente Fondazione Gaber) , introduce Diana Battaggia, modera Stefano Donno editore de I Quaderni del Bardo Edizioni). Incursioni musicali e poetiche a cura di Federico Montefusco Chiara Evangelista.

 

CON LA PREFAZIONE DI MARCELLO APRILE, PROFESSORE ORDINARIO DI LINGUISTICA ITALIANA DELL’UNIVERSITÀ DEL SALENTO E RESPONSABILE DELLA LETTERA “D” DEL DIZIONARIO ETIMOLOGICO “LEI”

 

Esce in questi giorni il libro di Annibale Gagliani, «Impegno e disincanto in Pasolini, De André, Gaber e R. Gaetano», i Quaderni del Bardo edizioni di Stefano Donno. Quattro fuoriclasse del nostro Novecento: un professore, un filosofo e due poeti. In un frangente storico di profonda povertà valoriale e artistica, essi ci indicano la strada verso l’Umanesimo Nuovo, analizzando emozionalmente e asetticamente gli ultimi centosessant’anni d’Italia e del mondo Occidentale (bilaterale). I Quattro emanano una luce invincibile, in grado di penetrare nelle tenebre contemporanee che svuotano progressivamente l’individuo. La loro arte è disincanto allo stato puro: poesia, prosa, cinema, teatro e musica: le armi più potenti per sfuggire all’omologazione socioculturale del Duemila. Il 68 è un grosso inganno, le mode del mercato sono letali, la mancanza di sensibilità civile sempre più evidente. In questo viaggio disincantato, eseguito attraverso i testi, le fonti e le testimonianze più vicine agli artisti, si può rivoluzionare se stessi, abbracciando umanamente le incommensurabili profezie.

Per Gagliani la scelta di affidarsi a questi Quattro a-topos della parola, del silenzio e del suono non è casuale: «Essi sono i più attuali che la nostra cultura contemporanea abbia sfornato e lo saranno per sempre, come accade ai più grandi. Sono visionari, sensibili ed estremamente innovativi. Tutto l’opposto del 99% degli pseudo-artisti che navigano in mainstream oggi. Quest’ultimi narrano il falso: i tatuaggi, il look alla moda e l’aria dannata li fa sembrare all’avanguardia, invece sono obsoleti dentro. I veri narratori della nostra epoca e del prossimo trentennio sono PPP, FDA, GG e RG».

Come afferma Paolo Dal Bon – presidente della Fondazione Giorgio Gaber – all’interno del saggio, «Essi hanno “un’intatta percezione del dolore”. Sono tutti e quattro intellettuali degli ultimi, narratori delle ingiustizie terrene verso i più deboli e osservatori delle grandi contraddizioni dell’uomo contemporaneo».

 

I Quattro Profeti hanno in comune la letteratura di formazione e le battaglie combattute, contaminandosi a vicenda indirettamente. Pasolini ha profondamente ispirato, soprattutto con i suoi Scritti Corsari, Faber, Gaber e Rino Gaetano. De André e Gaber sono gli artisti di punta del Sessantotto e si sono ritrovati ad avere una determinante amicizia in comune: Luigi Tenco, che ha collaborato con tutti e due e dopo la sua morte ha cambiato la vita a entrambi. Riguardo Rino Gaetano, è cresciuto leggendo Pasolini, ascoltando De André e guardando Gaber a teatro.

In estrema sintesi, un professore delle arti, PPP, un poeta tradizionale aperto al futuro, FDA, un vero filosofo, GG, un poeta fantascientifico che stazionava già nel futuro, RG, hanno scelto la strada più ardua, non violentando loro stessi ed esprimendo un’arte di fortissimo impegno e disincanto sociale. Venivano criticati dagli “intellettuali” del potere, dalla gente frivola che ghettizzava i loro testi per evidenti deficit di sensibilità. Uniti, tutti e quattro, sono invincibili. Diventano un’arma dolcissima in grado di colpire e migliorare una generazione, quella dell’autore. Gagliani spiega le intenzioni del suo lavoro: «Se il saggio verrà letto da tanti giovani, magari si accenderà la curiosità di ascoltare con spirito nuovo i cantautori che cito, omaggiando di conseguenza l’opera totale di Pasolini. Allora sì, questo viaggio avrà un senso. Allora sì, ne sarà valsa la pena».

 

«Il primo libro di Annibale Gagliani è lo sviluppo di un traguardo personale importante, lungamente pensato, sviluppato, limato, articolato negli anni precedenti, in cui l’autore ha esercitato una pazienza non comune ed è andato alla ricerca di fonti e interpretazioni che spesso sono testimoniali e di prima mano […]. Quando si ha a che fare con quattro icone riconosciute della cultura alta e popolare dell’Italia contemporanea non è facile dire qualcosa di nuovo, o anche semplicemente non è scontato evitare di scrivere quattro profili staccati e avulsi, estranei tra loro, tanti quanti sono gli artisti (tutti Maestri della parola, tre su quattro anche del suono) che l’autore ha illustrato in questo libro. Ne è venuto fuori un percorso duro, compatto, radicale; un insieme in cui appare chiaro, nelle persino ovvie diversità di espressioni, temi, percorsi (anche politici), epoche, che cosa unisce Pier Paolo Pasolini, Fabrizio De André, Giorgio Gaber e Rino Gaetano. Com’è giusto, Annibale Gagliani salta sulle differenze e nota affinità mai venute fuori prima, che però sono lì, pronte per essere scoperte».

(Dalla prefazione di «Impegno e disincanto in Pasolini, De André, Gaber e R. Gaetano», curata dal Prof. Marcello Aprile)

 

Annibale Gagliani nasce a Mesagne (BR) il 4 ottobre del 1992. Si laurea con lode in Lettere Moderne all’Università del Salento, dopo aver discusso una tesi sul linguaggio disincantato. È tra i vincitori della seconda edizione del Master in Giornalismo 3.0 di Nuovevoci Network, a Napoli. Comincia il suo sentiero narrativo ricevendo il premio della critica alla terza edizione del concorso letterario nazionale “Fuori dal cassetto”, per un racconto dedicato ai lavoratori dell’ILVA, “La vita è un viaggio favoloso”. Nel 2013 instaura una collaborazione con l’amministrazione del comune di San Donaci (BR) e diviene responsabile del laboratorio urbano “Officine Creative”, promotore della cultura di strada. Nel 2014 costruisce e organizza, assieme al Professore Marcello Aprile, la rassegna universitaria di seminari rivoluzionari, “Cafè Barocco Revolution”, che registra cinque edizioni. Nel 2015 lavora come reporter per la web tv d’Ateneo dell’Università del Salento, The Box Tv. Alla fine dello stesso anno si distingue come narratore al Workshop giornalistico di Sportitalia, a Milano. Nel 2016 diventa responsabile della sezione culturale di «Leccecronaca.it», dove racconta vizi e virtù del Tacco d’Italia. Alla fine del 2016 avvia una collaborazione con «Rompipallone.it», curando una rubrica video che fonde l’arte al calcio: “L’arte del gusto calcistico”. Nello stesso periodo è corrispondente di Radio Dimensione Italia per il calcio internazionale, editorialista di punta per «Sport in Condotta» e ospite della trasmissione leccese Piazza Giallorossa. Dal 2017 collabora con il «Nuovo Quotidiano di Puglia», raccontando l’ardente cronaca della provincia di Brindisi. Da gennaio 2018 narra di letteratura e politica per la rivista romana «L’Intellettuale Dissidente», e di musica e sport per il periodico «Contrasti». È conosciuto negli ambienti culturali salentini per le sue poesie anarchiche, che profumano di simbolismo e lasciano un sapore romantico sulle labbra. Tra i suoi modelli intellettuali, oltre ai Quattro Profeti del saggio «Impegno e disincanto», ritroviamo Albert Camus, Roland Barthes, Leonardo Sciascia, Eugenio Montale, Beppe Viola e Gianni Brera.

 

Info link – http://www.iquadernidelbardoedizioni.it/

iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

 

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1 11 18 Alda Merini la poetessa dei Navigli con Aldo Colonnello

Per commemorare il nono anniversario della morte della poetessa Alda Merini

1 novembre 2018 – ore 20.45

spettacolo poetico musicale

Alda Merini la poetessa dei Navigli

con

Aldo Colonnello – amico e confidente di Alda –  Giovanni Battista Mondini, Luca Parmeggiani e il Maestro Pietro Bonadio.

 

Aforismi, aneddoti, filmati, musica e testimonianze.

 

Ingresso libero

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1 11 18 Mara Sabia con tesi di laurea su Alda Merini

Per commemorare il nono anniversario della morte della poetessa Alda Merini

1 novembre 2018 – ore 18.30

Mara Sabia

poetessa, docente e attrice, dialoga con il pubblico intorno alla sua tesi di laurea

La rappresentazione manicomiale nella cultura letteraria del Novecento italiano

con cui ha vinto il Premio di letteratura Premio internazionale di Letteratura Alda Merini – Brunate nel 2015.

A seguire, recital poetico

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