12 3 19 “Il ritratto nelle arti visive contemporanee” a cura di M. Jannelli e S. Zava

 

12 marzo 2019 – ore 18.30

Inaugurazione dell’esposizione

“Il ritratto nelle arti visive contemporanee”

a cura di Maria Jannelli e Simona Zava.

La mostra termina il 24.3.19 ed è visitabile nei seguenti orari

martedì: dalle 10.00 alle 13.00
mercoledì: dalle 10.00 alle 22.00
giovedì: dalle 13.00 alle 20.00
venerdì, sabato e domenica dalle 17.00 alle 20.00.

L’esposizione è promossa dal Museo Nori De’ Nobili di Trecastelli (Ancona), in collaborazione con il Museo Comunale d’arte moderna dell’informazione e della fotografia di Senigallia, il Museo Alda Merini di Milano e il  Museo Civico Floriano Bodini di Gemonio.

Il Museo della Città di Trecastelli propone un’esposizione in cui scultura, pittura, disegno e fotografia s’incontrano, offrendo una panoramica di trentacinque artisti di grande rilievo, alcuni appartenenti al territorio marchigiano e altri provenienti da tutta Italia. La mostra offre uno “sguardo d’autore” sulla tematica del ritratto, ed è un’ulteriore conferma di come i grandi messaggi espressivi del passato tornano, in ogni epoca, a coinvolgere anche i maestri contemporanei che, con linguaggi diversi, dimostrano grande fedeltà e dedizione a questo infinito tema. L’esposizione è un’imperdibile occasione per apprezzare le opere di Floriano Bodini, Francesca Vitali Boldini, Giuseppe Brunetti, Gianni Cappello, Angelo Casati, Giancarlo Cazzaniga, Leonardo Cemak, Mino Ceretti, Silvio Ceccarelli, Virginia Dal Magro, Antonio Delle Rose, Mirna Donadoni, Marina Falco, Renato Galbusera, Gianantonio Gennari, Maria Jannelli, Piero Marchetti, Matè, Antonio Miano, Francesco Messina, Maria Mulas, Barbara Namhad, Alfonso Napolitano, Alessandro Papetti, Ruggero Passeri, Pico Romagnoli, Rosario Ruggiero, Maria Luisa Simone, Domenico Simonini, Pierangelo Tronconi, Sabina Trifilò, Michela Usanza, Franco Vasconi, Velasco Vitali, Qiao Zhang.

 

sadri

26 2 19 mostra fotografica ARTE STRADALE di Davide Mazzacani

26 febbraio 2019 – ore 18.00

Inaugurazione della mostra fotografica

Arte stradale

di

Davide Mazzacani.

L’esposizione termina il 10/3.

Durante l’inaugurazione, lettura di alcune poesie dalla raccolta Big Mama di Davide, recensita da Alda Merini. Segue aperitivo.

ingresso libero

Davide Mazzacani con Alda Merini

Il mio nome è Davide; lo chiarisco perché nel movimento dei writers di strada si usano nomi inventati da scrivere sui muri, muri tra l’altro che ho sempre rispettato come qualsiasi tipo di arte e scultura al di là del mio giudizio artistico parecchio critico.

Ritengo che il mio tragitto artistico e di vita, e quindi la strada, mi abbia stravolto e affascinato allo stesso modo come fa la musica che attualmente ascolto. Dipingevo quello che sentivo e l’ho fatto e continuerò a farlo perché per me l’arte, come la fotografia, è una passione.

sadri

12 2 19 Mostra collettiva ARTE DEI NAVIGLI

Il Circolo dell’Arte sui Navigli ha il piacere di invitarvi alla

mostra collettiva ‘Arte dei Navigli’

L’evento si terrà dal 12 Febbraio al 24 Febbraio 2019.

Vernissage: 12 Febbraio alle ore 18:30

Alla mostra parteciperanno con le loro opere i seguenti artisti della scena milanese, appartenenti all’associazione Il Circolo dell’Arte sui Navigli:

Fabio Brambilla

Caterina Cama

Miro Gentilini

Nino Landolina

Andrea Noseda

Giordano Pagliai

Michela Ruggiero

Wanda Scharf

Ines Zingarelli

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Il Circolo dell’Arte sui Navigli nasce come Associazione Artistica Culturale il 24 Giugno 2010 da un gruppo di artisti milanesi. Apolitica e senza scopo di lucro, l’associazione nasce con l’intento di promuovere iniziative Culturali ed Artistiche per la valorizzazione del territorio, in ambito Regionale e Extraregionale.

Il circolo ha sede presso il Vicolo Lavandai, 4 a Milano (Tel 335-6000503 – Mail: circoloartenavigli@aruba.it)

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Fabio Brambilla

Fabio Brambilla è un “artigiano” appassionato da sempre “all’Arte”. Rivolge  la  sua  attenzione  alla  pittura astratta  informale con variabili  cromatismi. E’ tuttavia nell’interpretare e sfidare la  materia,  con la presenza  di struttura e volume, che trova la sua più ampia espressione.

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Caterina Cama

Caterina Cama, nasce a Spadafora (Messina). Successivamente,  si trasferisce a Vigevano, città d’arte e cultura. Da sempre attratta dall’arte, decide d’intraprendere un cammino che la porti a soddisfare questo suo bisogno di poter esprimere ciò che ha dentro, attraverso immagini, in cui c’è tutta la sua passione.

Caterina ha partecipato a varie mostre e concorsi, classificandosi sempre nei primi posti e ottenendo notevoli consensi sia del pubblico che della critica.

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Miro Gentilini

Miro Gentilini nato a Ravenna, dipinge da oltre cinquant’anni.

Ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti a S. Paolo – Brasile, dove ha vissuto per dieci anni. A Milano ha frequentato vari corsi di pittura presso alcuni affermati maestri. Vive e lavora attualmente a Milano con studio presso il Naviglio Grande.

La ricerca pittorica di Gentilini si muove attorno ad alcune precise scelte stilistiche che trovano la loro più piena e vera classificazione nella rilettura sobria ed asciutta della modellazione classica.

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Nino Landolina

 L’arte di Nino Landolina è come poesia che partendo dal nulla la tramuta e fissando il vuoto la riempie. Nei suoi quadri ritroviamo la vita quando questa sembrava sfuggirci o mancarci, soggetto e immagine accentuano sullo specchio dell’anima il concetto di finitudine dell’uomo nell’umano: il bisogno dell’esperienza quale libertà interiore;  una fede e una speranza che nascono dal vuoto della apparenze.

Nino non accetta condizionamenti o limitazioni nel suo lavoro pittorico. Per lui l’arte è espressione massima  della libertà del linguaggio  visivo.

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Andrea Noseda

 Andrea Noseda (Anno) è un’artista milanese diplomato alla triennale di pittura e di figura dal Vero presso la Scuola Superiore d’Arte del Castello Sforzesco. Tramite il suo tratto “delicato” Andrea è in grado di far emergere attraverso la sua arte tutta la sua sensibilità interiore. Sempre attento alle nuove ricerche stilistiche e variegate forme d’espressione, Andrea ha   partecipato a varie mostre personali e collettive.

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Giordano Pagliai

 Giordano Pagliai è un artista anomalo. Artista lo è, senza dubbio, e non tanto perché esprime la sua personalità, la sua sensibilità, le sue convinzioni estetiche e la sua etica esistenziale attraverso lʼarte figurativa, quanto perché artistica è la sua visione della vita. Perché il “senso del bello” è in lui innato e al “senso estetico” è stato ispirato lʼintero suo percorso professionale. Ma, al contrario dei molti operatori del settore che si autoeleggono “artisti” e che dall’alto del loro virtuale olimpo si ergono a unici difensori e forgiatori del “bello”, Giordano Pagliai è e resta un essere normale. Umile, semplice, mai sopra le righe, mai in cattedra anche quando gli argomenti della conversazione sono quelli che hanno costituito per la quasi intera vita il suo ambito professionale.

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 Michela Ruggiero

 Michela Ruggiero è una giovane artista di appena diciassette anni. E’ nata a Melzo e attualmente abita a Bellinzago Lombardo. Attualmente frequenta il quarto anno del liceo artistico a indirizzo design a Milano.

A Michela piace scrivere storie, disegnare e leggere fumetti. Coltiva inoltre una forte passione per il Giappone, di cui ne stà studiando la lingua.

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Wanda Scharf

Wanda Scharf nasce a Milano. Dopo la laurea in Lettere si dedica alla ricerca storica  e iconografica per i volumi d’arte dell’Editoriale Silvana in collaborazione con Bob Noorda, il Politecnico di Milano e il Touring Club.

Parallelamente coltiva la pittura figurativa e inizia a esporre in collettive alla galleria Bolzani e al Circolo della Stampa di Milano nelle rassegne dedicate ai giornalisti pittori.

Negli anni continua il percorso pittorico alla ricerca della rappresentazione di un paesaggio sempre più rarefatto, essenziale fino alla svolta dell’informale e poi dell’astratto dal 2008. Questo periodo segna la definitiva e totale immersione nella pittura con tecniche polimateriche olio, acrilico, tempera, acquarello caolino e rami, combinati per dare vita a opere che sanno sorprendere, dare emozioni e suggerire uno storytelling.

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Ines Zingarelli

Ines Zingarelli è nata ad Andria in Puglia dove ha vissuto fino all’età di 28 anni.

Ha condotto studi tecnico scientifici laureandosi in Scienze dell’Informazione presso l’Università di Bari ed attualmente vive a Milano dove lavora come computer consultant.

Nonostante tali scelte di vita, ha sempre nutrito una forte passione per tutte le forme di arte in modo particolare per la pittura e la poesia.

Il suo percorso artistico è iniziato da autodidatta perfezionando successivamente la  tecnica frequentando l’atelier di pittura degli artisti Gino Gini e Fernanda Fedi (2006-2007) e seguendo le lezioni di disegno di figura femminile condotte dall’artista Rafael Dussan (2007-2008).

Il suo genere pittorico si ispira prevalentemente al connubio tra natura e figura femminile.

 

sadri

26 1 19 Mostra Com’eri vestita? What Were You Wearing? (contro la violenza di genere)

 

26 genaio 2019 – ore 18.00

Inaugurazione dell’esposizione

Com’eri vestita? What Were You Wearing?

Survivor Art Installation.

Mostra itinerante contro gli stereotipi che colpevolizzano le vittime di stupri, a cura dell’Associazione Libere Sinergie (termina il 3 febbraio).

All’esterno, installazione di Con-tatto: una ‘panchina rossa’ oltre le barriere, la panchina tattile su cui sono state collocate delle scarpette percepibili al tatto e una scritta in braille: «LIBERA DI SORRIDERE».

con la partecipazione di:

Diana De Marchi – Presidente Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili Comune di Milano

Filippo Del Corno – Assessore alla Cultura Comune di Milano

Ingresso libero.

 

“What Were You Wearing” è una mostra promossa dall’università del Kansas da un progetto di Jen Brockman e Mary Wyandt-Hiebert, esposta per la prima volta all’Università dell’Arkansas dal 31 marzo al 4 aprile 2013, ispirata al poema «What I was Wearing» di Mary Simmerling.
L’associazione Libere Sinergie replica l’iniziativa in Italia, contestualizzandola al nostro ambiente socio-culturale.
Questo è un progetto di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne che parte da una domanda posta ricorrentemente a chi subisce molestie o violenza sessuale: “Come eri vestita?”
Video RAI 3: https://videopress.com/v/sfR2YYHu

Scopo della mostra:
Come eri vestita? è una domanda che troppo spesso viene rivolta alle donne che hanno subito una violenza sessuale. La domanda, che sottende gravi stereotipi sessisti e pregiudizi, ha delle pesanti implicazioni e un impatto negativo sulla donna che ha subito violenza, poiché presuppone l’idea che la vittima avrebbe potuto evitare lo stupro se avesse indossato abiti meno succinti o meno sexy. Questa mostra ha lo scopo di smantellare questo pregiudizio. «Occorre suscitare delle reazioni all’interno dello spazio della mostra simili a quelle riportate inducendo le visitatrici a pensare “Caspita, ho questi indumenti appesi nel mio armadio” oppure “ero vestita così questa settimana” . In questa maniera si rendono evidenti gli stereotipi che inducono a pensare che eliminando alcuni indumenti dai nostri armadi o evitando di indossarli potremmo eliminare la violenza sessuale. Ovvero, rimuovere l’idea che l’eliminazione degli stupri possa avvenire semplicemente non indossando alcuni indumenti.»
-J. Brockman

Brockman aggiunge: “Non è l’abito che si ha indosso che causa una violenza sessuale, ma è una persona che causa il danno. Essere in grado di donare serenità alle vittime e suscitare maggiore consapevolezza nel pubblico e nella comunità sono le vere motivazioni del progetto”.

Intenti di Libere Sinergie
L’associazione Libere Sinergie intende replicare tale mostra all’interno del contesto metropolitano, con lo stesso intento dei promotori della mostra negli Stati Uniti, ossia:
• smontare gli stereotipi che colpevolizzano le vittime di stupri
•sensibilizzare la comunità in merito al tema, in una società ancora troppo intrisa di violenza e di abusi sessuali
Tale mostra ha quindi come obiettivi:
•un intervento indiretto di “cura” sulle vittime, che possono realizzare e prendere consapevolezza che la violenza sessuale non è stata causata dagli abiti che indossavano
•sviluppare una maggior conoscenza del fenomeno e degli stereotipi che lo giustificano

 

La mostra è dedicata a Jessica Valentina Faoro , giovane ragazza di 19 anni uccisa a coltellate dall’uomo che voleva abusare di lei e al quale si era ribellata.
Jessica, scelta per rappresentare tutte le donne vittime di violenze, abusi e femminicidi, nella speranza che questo ennesimo caso di cronaca porti alla mobilitazione delle istituzioni, delle associazioni e della cittadinanza.
Bisogna trovare risposte reali nella lotta contro la violenza di genere.

sadri

26 1 19 Mostra fotografica di Silvia Calderone (contro la violenza di genere)

26 gennaio 2019 – ore 18.00

TUTTE LE SPINE HANNO DEI FIORI – una storia di liberazione

esposizione fotografica di

Silvia Calderone

sul tema della violenza sulle donne, perchè parlarne è doloroso ma necessario, affinché un cambiamento culturale possa avvenire.

Una mostra che parla soprattutto di speranza, rinascita e trasformazione: il dolore non si cancella, ma un futuro diverso è possibile.

La mostra termina il 3 febbraio.

 

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Silvia Calderone è bibliotecaria per vocazione (nella bellissima Chiesarossa vicino a piazza Abbiategrasso a Milano) e fotografa per passione.

I suoi progetti fotografici sono storie di ricerca e liberazione, come quello qui in mostra: “Tutte le spine hanno dei fiori”, che ha come tema la violenza nei confronti delle donne.

Silvia non ha però voluto concentrarsi sul fenomeno della violenza stessa, ma ha ritratto un movimento di uscita, di allontanamento e liberazione della donna. Una liberazione che è fisica ma, soprattutto, psicologica. Nei suoi scatti, così come nelle sue parole che introducono la mostra, testimonia un incoraggiamento per tutte le donne: è possibile ricominciare a vivere e ad amarsi.

sadri

12 12 18 Inaugurazione mostra di Silvano Bulgari – Quelle come te: omaggio ad Alda

 

12 dicembre 2018 – ore 19.00

Inaugurazione della mostra dello scultore

Silvano Bulgari

Quelle come te – Omaggio ad Alda.

La mostra termina il 22 dicembre.

Letture poetiche di Agnese Coppola, Vincenza Pezzuto, Rossana Bacchella, Susan Moore, Barbara Bonazzi, Giuliana Panzeri con propri testi composti per l’occasione.

Ingresso libero.

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Lo scultore SILVANO BULGARI arriva alla Casa delle Arti – Spazio Alda Merini con una mostra di scultura epoesia.

“QUELLE COME TE”. OMAGGIO AD ALDA.

Dal 12 al 22 dicembre 2018 La Casa delle Arti – Spazio Alda Merini, ospita l’esposizione personale delloscultore Silvano Bulgari, dal titolo “Quelle come te”, in omaggio ad Alda Merini, la poetessa dei Navigli.
L’esposizione, patrocinata dal Municipio 6 di Milano, si articola attraverso due linguaggi, quello scultoreo e quello poetico, mettendo in rilievo le affinità tematiche tra l’opera dei due artisti milanesi che, tra l’altro, si conoscevano. Punto di partenza, dunque, il comune interesse, sia estetico che concettuale, per alcuni temi esistenziali: l’amore, la maternità, il dolore, la violenza, la follia.
Le opere scelte da Bulgari per realizzare questo omaggio, sondano la parte più profonda dell’animo femminile, addentrandosi nei luoghi intimi dell’introspezione, ed esplorando il nesso tra pensiero, parola e forma. La mostra propone un percorso “semantico” che abbina i versi della poetessa alla scultura. Ed ecco un interessante microcosmo che contiene l’apporto dei due artisti, dove convergono presente, passato, bellezza, armonia e
urgenza.

L’opera Nuova Luna (dimensioni cm 150x50x220, anno 2009) è il segno di una narrativa simbolica che bene interpreta i versi di Alda Merini: « Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso». Come madre dell’universo, la donna azzurra incinta della luna piena è sospesa nell’etere come una dea. La gravidanza, un soggetto ricorrente nelle sculture del Bulgari, colloca immediatamente la donna in un contesto superiore. Il suo viso trasmette dolcezza, sicurezza. La scultura è realizzata in modo che la figura poggi a terra soltanto su un tallone; sembra quasi fluttuare, sposando le caratteristiche della divinità. È il frutto dell’urgenza ineludibile di dare un “corpo” alle emozioni, fatto di metallo, di immagini, ma anche di pensieri che, per dirla con la Merini, si fanno “sentire dentro la carne”.

 

Silvano Bulgari cresce e si forma nella Milano del dopoguerra nel laboratorio di famiglia, dove apprende l’amore per l’arte, per la cultura orafa e la scultura. Inizia la sua attività artistica nel 1973 utilizzando la tecnica della cera persa, tecnica tradizionale delle botteghe rinascimentali. Nelle sue sculture in bronzo, né propriamente classiche né totalmente moderne, Bulgari ottiene raffinati cromatismi accostando materiali differenti come cristallo di rocca, meteoriti, lava e pietre dure. In oltre trent’anni di attività, ha esposto le sue opere in numerose mostre personali in Italia e all’estero, dalla Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi di Firenze, o al Parlamento Europeo di Strasburgo.

 

www.silvanobulgari.it
silvano.bulgari@me.com -­ Mobile 393 3327520

sadri

27 11 18 Mostra di Rinaldo Degradi «Le forme del bronzo»

 

27 novembre 2018 – ore 18.00

Inaugurazione della

mostra personale di Rinaldo Degradi

Le forme del bronzo

Omaggio al vissuto e alla poetica di Alda Merini.

Con Giorgio Seveso.

 

(mostra attiva fino al 9/12).

 

Rinaldo Degradi nasce a Milano nel 1940.

Dopo il conseguimento del diploma di perito industriale si apre un lungo periodo,che continua tuttora,in cui l’impegno appassionato mette sempre più vigorose radici verso il conseguimento di un mestiere che si radichi su solide competenze specifiche corredate da una conoscenza storica artistica sempre più informata e vasta.

Frequenta corsi di scultura con Tina Jacob presso il Gruppo Artistico Rosetum, all’UNI 3 con la scultrice Anna Blasi e molto positivi si rivelano pure gli incontri e l’amicizia con diversi altri scultori con cui scambiare le proprie esperienze.

Nascono le prime sculture denotanti una crescente maestria e coscienza autocritica in principio di carattere eminentemente figurativo.

Nel nucleo delle opere plastiche realizzate in argilla si innesta il bronzo e quello dagli esiti affascinanti e pieni di sorprese della ceramica Raku.

Ben presto protagonisti  saranno l’acciaio, il ferro, la ghisa, la plastica in lavori sovente basatisi sul triangolo, figura geometrica dai molteplici significati filosofici e concettuali dove risulta utile la dimestichezza con lastre, profilati, saldature già famigliari visti gli studi tecnici a suo tempo compiuti unitamente alla pluriennale esperienza di progettazioni strutturali.

E’ questa la caratteristica che si evince dalla visione delle opere di Rinaldo Degradi, dalle quali  emerge subito una forte tensione alla sperimentazione, quasi un’urgenza a confrontarsi con materiali e tecniche diverse non solo per mera curiosità, ma soprattutto per cercare la via più autentica per poter esprimere con maggiore sensibilità, a se stesso ed agli altri, la natura della propria anima.

sadri

15 11 18 Le Forme dell’uomo – inaugurazione mostra

15 novembre 2018 – ore 18.30

Inaugurazione della mostra

Le forme dell’uomo

diverse fra loro, perché diventi più facile riconoscerle e accettarle.

A cura di Stefano Monti e Giulia Morichi Python.

Esporranno fino al 25 nov. “i ragazzi di Brera”: Alessia Ceraolo, Filippo Del Bosco, Michael Feroldi, Erica Fontana, Valentina Gelain, Bekim Hasaj, Michele Mariani, Stefano Monti, Valentina Rocco, Valeria Sarcina.

Progetto di Giuliana Nuvoli promosso dall’assessorato zona 6. Mostra in tre luoghi, Ex Fornace, Seicentro e  Spazio Alda Merini.

 

 

Le forme dell’uomo, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Municipio 6 e curata da Giuliana Nuvoli, è mostra articolata in tre spazi diversi: l’ex Fornace, la palazzina Seicentro e la Casa delle Artiste. Essa intende mostrare quante forme, diverse fra loro, abbia l’essere umano e quante potrebbe assumerne, perché diventi più facile riconoscerle e accettarle. Nella Casa delle Artiste esporranno “i ragazzi di Brera” (Alessia Ceraolo Filippo Del Bosco, Michael Feroldi, Erica Fontana, Valentina Gelain, Bekim Hasaj, Michele Mariani, Stefano Monti, Valentina Rocco, Valeria Sarcina ): nelle loro opere il richiamo a una naturalità perduta, a fronte della disumanizzazione in corso, e un messaggio di speranza legato alla forza dell’amore. Hanno allestito questa sezione della mostra Stefano Monti e Giulia Morichi Python.

La mostra è aperta dal 15 al 25 novembre.

 

Ingresso libero.

sadri

6 11 18 Inaugurazione FACCE DI PETROLIO Maschere per i Nativi Americani

 

martedì 6 novembre 2018 – ore 18.00

inaugurazione dell’esposizione

FACCE DI PETROLIO – Maschere per i Nativi Americani

da un’idea di Claudio pestalozza e Guido Oldani

INTERVENTI di:

Emanuele Arciuli – pianista e collezionista, in un video di Francesco Leprino   

Laura Bosio –  scrittrice 

Adolfo Ceretti – docente Università Bicocca Milano

Guido Oldani – poeta

Chris Wood –  scultore / attore

Giacomo Crivellari, Raluca Andreea Hartea, Isabel Ticona – Greenpeace, gruppo locale Milano

L’esposizione termina il 13 novembre;

Orari: martedì: dalle 10.00 alle 13.00
mercoledì: dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 20.00 alle 23.00
dal giovedì alla domenica: dalle 17.00 alle 20.00.

Ingresso libero

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In Italia si parla ancora poco dei Nativi Americani, spesso relegati a puro fenomeno etnografico.

Questo progetto raccoglie una sommatoria di maschere commissionate ad una ventina di artisti, e dedicate a questi popoli d’America.

L’urgenza è far luce su quello che oggi si sta consumando negli States, al confine col Canada: la costruzione di un immenso oleodotto (Dakota Access Pipeline, sovvenzionato anche da banche Europee, Italia compresa) che vìola i princìpi della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni.

Una ferita orizzontale di duemila chilometri, che taglierà per sempre le lorro riserve, considerate sacre.

Una posizione, la nostra, contro il godimento nel fare rapido profitto, senza prevedere danni e catastrofi.

L’iniziativa è sostenuta dal poeta Guido Oldani (ideatore del Realismo Terminale), voce sensibile a questi temi (ricordiamo, uno per tutti, a Casa Merini, la giornata dedicata allo scrittore turco Ahmet Altan, condannato ingiustamente all’ergastolo) e dal pianista Emanuele Arciuli*, collezionista e studioso di cultura Nativa Americana.

Con letture di testi poetici e musica, per muovere pensieri su argomenti importanti come arte/giustizia e diritti negati.

*Emanuele Arciuli , Per i sentieri dell’arte Nativa Americana,  ed. Caratteri Mobili

MASCHERE

Adriano Abbado
Alessandra Bisi
Paola Brusati
Pino Canta
Luca Carrà / Renato Scesa
Alberto Casiraghi
Marco Casiraghi
Andrea Cereda
Elena Danelli
Marina Falco
Mavi Ferrando
Daniela Gilardoni
Raluca Andreea Hartea
Battista Luraschi
Alessandro Mangiarotti
Maria Mesch
Massimo Monteleone
Carlo Oberti
Alessandra Orlando
Luciano Palmieri
Claudio Pestalozza 
Luciano Ragozzino
Massimo Silvotti
Fabio Sironi
Eric Toccaceli
Chris Wood
Bruno Zanzottera

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FACCE DI PETROLIO

 

gli amerindi, colore d’aragosta

cotta, da una cucina cittadina,

dai film li chiamavamo solo indiani.

ignaro, stavo con gli americani

di cui morendo erano il contorno,

cancro è chi usa invece o vende armi;

finchè gli arriva trump odierno scoglio,

pinocchio sia di ‘’bolle’’ che petrolio.

 

(Inedito di Guido Oldani)

 

sadri

25 10 18 Inaugurazione della mostra GENIO E POESIA di Giuliano Grittini

25 ottobre 2018 – ore  18.30

Inaugurazione dell’esposizione artistica Genio e Poesia

di Giuliano Grittini.

Presentazione di Federica Morandi.

A memoria dei due geni:
Leonardo – genio della scienza – e Merini – genio della poesia. L’artista Giuliano Grittini presenta il progetto riunendo i due geni, riutilizzando nel suo
lavoro, nei suoi fogli e tavole dipinte, ovvero in questo capitolo nuovo e singolare dal titolo “Genio e poesia”, i versi della poetessa milanese e i disegni di Leonardo.

Ingresso libero – Vini offerti da Cantine Rossella.

Esposizione artistica dal 23 ottobre al 3 novembre 2018

orari:
martedì: dalle 10.00 alle 13.00
mercoledì: dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 20.00 alle 23.00
giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 17.00 alle 20.00

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dal blog A Pinch of Ginger Spice

Oggi (27 settembre 2018) affido il mio articolo completamente alle parole della bravissima Federica Morandi per raccontare la straordinaria mostra di Giuliano Grittini in esposizione a “Casa Merini”

“Tu sei il mio Leonardo”
Queste le parole di Alda Merini, poetessa milanese scomparsa nel 2009, a Giuliano Grittini, fotografo, incisore, stampatore e pittore che per vent’anni ha ritratto per immagini l’ormai eterna Merini. Queste le parole da cui si snoda il percorso espositivo, una mostra che unisce il genio “universale” per antonomasia, Leonardo da Vinci, le poesie di Alda Merini, e l’estro artistico contemporaneo di Giuliano Grittini.
Niente è più deleterio dell’immagine e niente è più resistente.
Il fotografo consegnerà ai posteri una sua interiorizzazione, una realtà che spesso sfugge alla persona stessa. È questo il mistero della fotografia.

Un vivace e dinamico percorso espositivo accompagna lo spettatore alla scoperta di un Leonardo da Vinci inedito, omaggiato da Giuliano Grittini attraverso dipinti e opere grafiche in riferimento al “Cavallo”, monumento equestre mai realizzato, che Ludovico il Moro commissiona a Leonardo per commemorare il padre Francesco Sforza. In questi ultimi lavori, Grittini dona nuova vita al cavaliere inesistente di Leonardo, incorporando la parola come alta espressione artistica, alla materia pittorica, evocando e fondendo la genialità leonardesca all’ardore poetico della Merini. Il cavallo è svuotato nella sua corposità e ne rimane solo la sagoma; le immagini sono elegantemente graffiate e ingentilite da preziosi tocchi dorati, mentre le parole da destra a sinistra inondano lo spazio quasi a ricordare gli appunti di Leonardo.

Le poesie di Alda Merini sono parte integrante dell’operazione pittorica di Grittini: le parole scivolano nello spazio pittorico, lo riempiono e lo nutrono. Una poesia in particolare è il fulcro di tutta la mostra, quella scritta da Alda Merini per Giuliano Grittini e che quest’ultimo non ha mai pubblicato e custodito gelosamente fino alla morte della poetessa. Durante la serata inaugurale, verrà svelata e recitata la poesia dedicata Grittini e sarà accompagnata da un filmato riguardante la celebre poetessa.

 

 

 

sadri