7/5/22 Chieri – Ponti della Storia/ Bridges of History

 

Dopo lo splendido riscontro alla Ex Fornace Gola di Milano e prima di partire per Cracovia, e Nowy Sacs, la Mostra “Ponti di Storia” sarà ancora visibile in Italia A Chieri (TO) presso la galleria a Palazzo Opesso. Avremo il piacere di essere visitati oltre che dalla rappresentanza del Consolato Generale di Polonia, che supporta con grande impegno la mostra, dai rappresentanti delle istituzioni di Chieri, dal console onorario Janusz Kahl di Danimarca Svezia Finlandia Islanda da Cracovia, del console onorario di Polonia a Torino. Tutti noi artisti vi invitiamo a questa bella gita fuori porta in questa storica cittadina che vanta anche un passato di tradizione tessile.

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13 11 21 Vernissage «Magie di colore» di Maria Rita Demuti

13 novembre 2021 – ore 16.00

CASA COMUNE – SALA ALETTI (Villaggio Barona)

Via Ettore Ponti, 21 – Milano

VERNISSAGE

dell’esposizione

MAGIE DI COLORE

dipinti a olio di

MARIA RITA DEMUTI

con alcuni dipinti di Laura D’Asaro

 

L’esposizione termina il 18.11.21
Orari di apertura:
tutti i giorni, eccetto il mercoledì, dalle 16.00 alle 19.00
la domenica anche dalle 10.00 alle 12.00
Ingresso libero con Green Pass.

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14 10 21 Milano – RAPPORTI D’ARTE – Dialogo aperto tra artisti, esperti, critici e amatori dell’arte

Ex Fornace Gola – Alzaia Naviglo Pavese 16 – Milano

nell’ambito dell’esposizione

PONTI DELLA STORIA – BRIDGES OF HISTORY

Misteri nel giardino dell’arte – Confronti artistici tra Cracovia e Milano (vedi info qui)

giovedì 14 ottobre  –  dalle 17.00 alle 20.00

RAPPORTI D’ARTE – Dialogo aperto tra artisti, esperti, critici e amatori dell’arte

contributi di
VITTORIO RASCHETTI critico d’arte
NICOLETTA BARBAGLIA esperta di diritti degli artisti

NEL RISPETTO DELLE NORME ANTI COVID-19 CON OBBLIGO DI GREEN PASS

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Milano 7/20 ott Esposizione PONTI DELLA STORIA – Bridges of History – Vernissage 8 10 21

 

L’esposizione PONTI DELLA STORIA – BRIDGES OF HISTORY – confronto fra artisti italiani e polacchi è visitabile anche online qui

 

Milano, Ex Fornace Gola – Alzaia Naviglio Pavese 16

con il patrocinio del Municipio 6 Milano

La Casa delle Artiste, in collaborazione con  Galeria Labirynt (PL) e altre diverse realtà polacche, promuove l’esposizione artistica

PONTI DELLA STORIA – BRIDGES OF HISTORY

Misteri nel giardino dell’arte – Confronti artistici tra Cracovia e Milano

a cura di Daniela Gilardoni, Teresa Żebrowska, Leszek Żuber Żebrowski

VERNISSAGE 8 ottobre 2021 ore 18.30

Orari apertura: dal 7 al 20 ottobre, tutti i giorni dalle 16.00 alle 20.00; sabato e domenica anche dalle 10.30 alle 12.30

NEL RISPETTO DELLE NORME ANTI COVID-19 CON OBBLIGO DI GREEN PASS

La mostra sarà visibile anche su piattaforma web. Link su www.lacasadelleartiste.it

ARTISTI:

GRZEGORZ BIENIAS
ALESSANDRA BISI
KINGA CHROMY
M.LUISA SIMONE DE GRADA
JERZY DMITRUK
ANNA DZIUBAS
CINZIA FANTOZZI
JERZY FOBER
FRANCESCO FONTANA
DANIELA GILARDONI
GRETAETA
MACIEJ GRYGLASZEWSKI
ANDIA AFSAR KESHMIRI
LILLA KULKA
GIULIA LUNGO
GIAMPAOLO MULIARI
ANDREA POLENGHI
ADRIANO POMPA
IRENA POPIOŁEK
PAWEŁ RUBASZEWSKI
MIRA SKOCZEK-WOJNICKA
JACEK SROKA
ANDRZEJ SZAREK
KAROL SZOSTAK
MARCELLO TOMASI
JACEK ZABORSKI
TERESA ŻEBROWSKA
JOANNA WARCHOŁ

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18 2 2020 Mostra di Alda Baglioni e Renata di Palma “INTERSPAZIO – dialogo tra realtà interiore ed esteriore”

martedì 18 febbraio 2020 – Ore 18.30

Inaugurazione della mostra di

Alda Baglioni e Renata di Palma

“INTERSPAZIO – dialogo tra realtà interiore ed esteriore”.

Due amiche artiste si confrontano con linguaggi diversi, tra passato e presente, tra attualità e storia, per esprimere il loro spazio interiore e scacciare le ombre dell’indifferenza.

Presentazione di Susanna Semenza– lettura poetica di Loredana Troschel.

[la mostra termina il 1.3.20]. Ingresso libero

ORARI

lunedì: chiuso
martedì: 10.00-13.00
mercoledì: 10.00-13.00 e 17.00-20.00
giovedì: 14.00-20.00
venerdì, sabato, domenica: 17.00-20.00

***

Alda Baglioni, milanese di nascita, vive da diversi anni a Trento. Dopo la laurea in architettura al Politecnico di Milano e la professione nel settore urbanistico, Alda si dedica all’insegnamento dell’Arte nelle scuole medie e superiori del Trentino.
Dipingere è sempre stata una sua esigenza espressiva come anche la poesia studiata con il poeta trentino Renzo Francescotti. I suoi pittori di riferimento sono: Van Gogh, Modigliani, Picasso, Andy Warhol. Grande appassionata della Settima Arte, il cinema, che costantemente viene seguito da lei come esperta giornalista/pubblicista e critica cinematografica.
A Trento Alda frequenta per anni il “Gruppo Arti Visuali” di Trento dove apprende la tecnica dell’incisione dal maestro Mariano Fracalossi. Il suo interesse poi si sposta al Gruppo “Amici dell’Arte” di Riva del Garda, con numerose mostre, collettive e non.
Tra i momenti salienti del suo percorso artistico l’incontro e la frequentazione con Minjung Kim, famosa artista e calligrafa di origine coreana. Dagli ideogrammi alla ricerca sulla scrittura, alle varie tecniche per sperimentare, l’attenzione si ferma al cosiddetto “assemblage o combine painting”.
Con il collage parole, simboli, immagini, disegni, oggetti riciclati acquistano nuove forme.
Tra pubblicità, documenti reali e del suo personale vissuto, vengono messe in luce problematiche di sostenibilità ecologica e disagio sociale.
Numerose le partecipazioni a mostre personali e collettive tra Milano, Trieste, Duino, Trento, Treviso, Canale di Tenno, Riva del Garda, Rovereto, Bolzano, Castellaro Lagusello, Ala.

Renata di Palma. Nata a Milano, vive a Trento da molti anni.
Deve la sua formazione accademica a validi e stimati artisti insegnanti, che ha incontrato nel corso degli anni. Ha organizzato eventi  e partecipato a numerose mostre in Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna,Roma.
Le sue tecniche  preferite sono il disegno e l’acquarello, ma anche installazioni con materiale di recupero e oggetti di uso quotidiano.
La sua è pittura figurativa, i soggetti prediletti sono particolari di antichi edifici, porte, finestre, passaggi e anfratti, ma anche aspetti della natura, alberi, tronchi, rami contorti, foglie e sassi, tutto quello che evoca una storia, una vita, un passato, anche solo immaginato o sognato.
Ha progettato nel 2007 con la sezione didattica del MART di Rovereto un laboratorio di affresco per la scuola primaria e nel 2016/2017 un murale presso la scuola in cui insegnava.
É stata socia  dal 2012 al 2017 del Gruppo Acquarellisti Trentini GAT, partecipando ad annuali mostre collettive organizzate dal gruppo in Trentino.
É presidente dal 2013 dell’Associazione ARRT, Artisti Riuniti Rovereto Trento, che si occupa di arti performative e visuali.

 

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25 1 2020 Tradizione e rinnovamento contemporaneo tra arti visive e musica [Ass.ne “Unire nell’Arte”]

 

sabato 25 gennaio 2020 – Ore 15.30

A cura dell’Ass.ne “Unire nell’Arte”

Tradizione e rinnovamento contemporaneo tra arti visive e musica.

Esposizione delle opere di giovani allievi di Angelo Falmi dell’Accademia di Brera.

Con Antonia Mirarchi (psicofisioterapista) e concerto di musica lirica.

 

Ingresso libero.

https://www.unirenellarte.org/rappresentazioni-artistiche

In questa occasione promuoviamo i giovani allievi della classe di tecniche pittoriche di Angelo Falmi dell’Accademia di Brera: Helena Buscemi, Riccardo Siepi e Laura Ceppi.

Giuseppe Loiacono, scultore che unisce spiritualità orientale ed occidentale in ogni sua creazione in legno, esporrà al pubblico le proprie opere.

I pittori Davide Di Costanzo e Claudio Di Costanzo si uniscono alla rappresentazione con le loro creazioni.

La presenza di Antonia Mirarchi, psicofisioterapista, sottolineerà il valore trasformativo dell’Arte in ogni ambito concernente l’Uomo.

La presentazione degli artisti, l’esposizione dei quadri e delle sculture si unirà alla Musica lirica in un concerto del soprano Milica Ilic accompagnata al pianoforte da Maria Silvana Pavan.

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10 12 19 Esposizione IO SO -12 dicembre 1969: Artisti nel cinquantesimo della strage di piazza Fontana

10 dicembre 2019 – Ore 18.30

Inaugurazione dell’esposizione

IO SO – 12 dicembre 1969 : Artisti nel cinquantesimo della strage di piazza Fontana.

 

Iniziativa promossa congiuntamente da ANPI, Le Belle Arti APS e Comitato Artisti e Resistenze.

 

Termine esposizione : 12 gennaio 2020. Ingresso libero.

Nel prossimo mese di dicembre ricorrerà il cinquantesimo anniversario dell’orribile strage di piazza Fontana (12 dicembre 1969) che la Storia e le vicende processuali hanno incontrovertibilmente imputato alla manovalanza fascista e alla complicità dei disertori dello Stato.

L’enorme impressione di quell’avvenimento, classificato anche come “perdita dell’innocenza” per la Repubblica nata dalla Resistenza, è tutta nelle immagini della grande e composta folla nel giorno dei funerali, vero primo fattore di opposizione a un disegno, la cosiddetta strategia della tensione, che da quella data si sarebbe dipanata per anni.

La profonda fiducia che “Artisti e Resistenze” assegna alla capacità dell’arte visiva di essere interprete di emozioni e ragionamenti collettivi, ci spinge a proporre che nel prossimo dicembre una mostra faccia memoria di quel tragico avvenimento.

Per tale importante iniziativa, promossa congiuntamente da ANPI, Le Belle Arti APS e Comitato Artisti e Resistenze, abbiamo pensato a due iniziative espositive che comparino opere storiche, progettate negli anni immediatamente vicini agli eventi a opere del presente, coinvolgendo anche giovani artisti.

E questo aspetto vorremmo fosse ben presente: il coinvolgimento, nella ricostruzione storica, delle giovani generazioni, per combattere l’opera di sistematica distruzione della memoria che si viene attuando.

Le due mostre si terranno in due importanti spazi cittadini grazie alla Collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Brera e della Casa Museo Alda Merini:

 

Ex chiesa di San Carpoforo / piazza Formentini 

10 dicembre 2019 / 15 gennaio 2020

Inaugurazione Martedì 10 dicembre ore 12,00 

e

Casa Museo Alda Merini / Via Magolfa,32

10 dicembre 2019 / 7 gennaio 2020

Inaugurazione Martedì 10 dicembre ore 18,30

Artisti presenti con le loro opere alla mostra:

GABRIELLA BENEDINI – GIUSEPPE BRUNETTI – GIANCARLO COLLI – VIRGINIA DAL MAGRO  – LUISELLA DEIANA PATETTA – GIOXE DE MICHELI – PINO DI GENNARO – GIOVANNI DRADI – SALVATORE ESPOSITO – ATTILIO FORGIOLI – RENATO GALBUSERA – CARLO ADELIO GALIMBERTI  – ANNAMARIA GARAU – GIANANTONIO GENNARI – GAIA GIANARDI – DANIELA GILARDONI – MARIA JANNELLI – MASSIMO MARCHESOTTI  – ALFREDO MAZZOTTA – ANTONINO MIANO – ORTICA NOODLES – BRUNO PELLEGRINI – BARBARA PIETRASANTA – STEFANO PIZZI – MARIO QUADRAROLI – GIANFRANCO ROMAGNOLI – GIOVANNI RUBINO – GIANLUIGI SARTORI – MARIA LUISA SIMONE – ALESSANDRO SPADARI – DAVIDE TINELLI “ATOMO”- MICHELA USANZA – ALBERTO VENDITTI – CLAUDIO ZANINI

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Cos’è questo golpe? Io so

di Pier Paolo Pasolini

 

Io so.
Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato “golpe” (e che in realtà è una serie di “golpe” istituitasi a sistema di protezione del potere).
Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969.
Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974.
Io so i nomi del “vertice” che ha manovrato, dunque, sia i vecchi fascisti ideatori di “golpe”, sia i neo-fascisti autori materiali delle prime stragi, sia infine, gli “ignoti” autori materiali delle stragi più recenti.
Io so i nomi che hanno gestito le due differenti, anzi, opposte, fasi della tensione: una prima fase anticomunista (Milano 1969) e una seconda fase antifascista (Brescia e Bologna 1974).
Io so i nomi del gruppo di potenti, che, con l’aiuto della Cia (e in second’ordine dei colonnelli greci della mafia), hanno prima creato (del resto miseramente fallendo) una crociata anticomunista, a tamponare il ’68, e in seguito, sempre con l’aiuto e per ispirazione della Cia, si sono ricostituiti una verginità antifascista, a tamponare il disastro del “referendum”.
Io so i nomi di coloro che, tra una Messa e l’altra, hanno dato le disposizioni e assicurato la protezione politica a vecchi generali (per tenere in piedi, di riserva, l’organizzazione di un potenziale colpo di Stato), a giovani neo-fascisti, anzi neo-nazisti (per creare in concreto la tensione anticomunista) e infine criminali comuni, fino a questo momento, e forse per sempre, senza nome (per creare la successiva tensione antifascista). Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro a dei personaggi comici come quel generale della Forestale che operava, alquanto operettisticamente, a Città Ducale (mentre i boschi italiani bruciavano), o a dei personaggio grigi e puramente organizzativi come il generale Miceli.
Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro ai tragici ragazzi che hanno scelto le suicide atrocità fasciste e ai malfattori comuni, siciliani o no, che si sono messi a disposizione, come killer e sicari.
Io so tutti questi nomi e so tutti i fatti (attentati alle istituzioni e stragi) di cui si sono resi colpevoli.
Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l’arbitrarietà, la follia e il mistero.
Tutto ciò fa parte del mio mestiere e dell’istinto del mio mestiere. Credo che sia difficile che il mio “progetto di romanzo”, sia sbagliato, che non abbia cioè attinenza con la realtà, e che i suoi riferimenti a fatti e persone reali siano inesatti. Credo inoltre che molti altri intellettuali e romanzieri sappiano ciò che so io in quanto intellettuale e romanziere. Perché la ricostruzione della verità a proposito di ciò che è successo in Italia dopo il ’68 non è poi così difficile.

 

Tale verità – lo si sente con assoluta precisione – sta dietro una grande quantità di interventi anche giornalistici e politici: cioè non di immaginazione o di finzione come è per sua natura il mio.

(da: Corriere della Sera, 14 novembre 1974)

 

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28 11 19 «SABAIDEE» Mostra fotografica di DINO GEROMELLA

28 novembre 2019 – ore 18.00

INAUGURAZIONE della mostra fotografica di

DINO GEROMELLA «SABAIDEE»

sul lavoro infantile nelle zone remote rurali del Vietnam e Laos.

Ospite il coro Zerosedici di Milano (cantori dai 6 ai 13 anni) che eseguirà brani espressamente scritti per voci bianche, coordinati dal direttore Aleksander Zielinski

 

Termine esposizione 1/12. Ingresso libero

SABAIDEE in Thai significa “stare bene”, “essere felice”, “sentirsi comodo”, “essere rilassati”. Anche in Laos la parola ha molteplici usi, incluso “ciao”, “come stai” e “sto bene”. Riflette la semplicità della cultura locale, a volte confusa dagli occidentali con la pigrizia. Fuori dalle località turistiche più famose, il Laos e il Vietnam rimangono in gran parte agricoli: i beni primari provengono dall’agricoltura o dalla pesca nel fiume Mekong e suoi affluenti. Gli agricoltori vanno a lavorare nei campi vestiti a festa, i bambini non hanno un iPad, ma giocano tra loro con dei sassi incontrati per strada tra le montagne. Territori sperduti, carenti di connessioni e infrastrutture, ancora profondamente segnati dalla guerra del Vietnam (le mine inesplose ricoprono una gran parte del Laos, rendendone estremamente difficile lo sviluppo). Tanto lavoro, nessun lusso, ma più sorrisi autentici per cose semplici, e tanti “sabaidee” tra sconosciuti che si incontrano per il cammino. Alcune delle foto hanno partecipato al premio World Press Photo 2019.

 

DINO GEROMELLA, Pola (Croazia) 1984

Giornalista politico e di attualità, appassionato di viaggi. Alcune delle sue foto sono state pubblicate su guide di viaggio come Lonely Planet, The Rough Guides e Michelin.

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