8 9 18 Esposizione fotografica LE MADRI COSTITUENTI

8 settembre 2018 – ore 17.00

La Costituzione della Repubblica italiana è entrata in vigore il 1° gennaio 1948. In occasione del settantesimo, Casa Merini aderendo alla proposta della Fondazione Elio Quercioli, in collaborazione con il Comitato Territoriale SNOQ Lodi e Toponomastica femminile, presentano l’esposizione fotografica

LE MADRI COSTITUENTI, riferita alle 21 donne che fecero la Costituzione.

L’esposizione resterà aperta al pubblico fino al 16 settembre

 

Vedi anche evento del 14 settembre.

 

 

Le donne dell’Assemblea Costituente

Bei Adele (Pci)

Bianchi Bianca (Psi)

Bianchini Laura (Dc)

Conci Elisabetta (Elsa)(Dc)

Delli Castelli Filomena (Dc)

De Unterrichter Maria (Dc)

Federici Maria (Dc) *

Gallico Nadia (Pci)

Gotelli Angela (Dc) *

Guidi Angela Maria (Dc)

Iotti Leonilde (Nilde) (Pci) *

Mattei Teresa (Pci)

Merlin Angela Livia (Lina) (Psi) *

Minella Angiola (Pci)

Montagnana Rita (Pci)

Nicotra Maria (Dc)

Noce Teresa (Pci) *

Penna Ottavia (Uomo Qualunque)

Pollastrini Elettra (Pci)

Rossi Maria Maddalena (Pci)

Titomanlio Vittoria (Dc)

* queste deputate entreranno nella “commissione dei 75″, incaricata di scrivere la Carta Costituzionale

sadri

1 9 18 Finale di AperArt

 

sabato 1.9.18 ore 19.00

FINAL APERART

Una serata tra arte, moda e musica per quella che sarà la serata di premiazione del ciclo di eventi AperArt che é andato in scena nei migliori locali di Milano

 

a cura dell’Art Manager MetArt Stefano “ArtÈS” Puzzanghera

 

Aperitivo € 10,00.

sadri

Programma settembre 2018

 

Tutti i mercoledì dalle ore 20: «Il giardino di poesia – BarLab al Caffè Letterario». Incontri aperti a poeti per la lettura e condivisione di propri testi, con incursioni musicali e canore. Ingresso gratuito, consumazione solidale.

Tutti i giovedì dalle ore 18.30: «Atelier dell’arte visiva». Per scambiare idee e progettazione nelle arti visive. Ingresso gratuito, consumazione solidale.

Visite guidate – Viaggio nel mondo di Alda Merini – Per gruppi superiori a 15 persone che desiderassero aderire all’iniziativa “VIAGGIO NEL MONDO DI ALDA MERINI” – che prevede approfondimenti sulla vita e poetica della Poetessa, storia, aneddoti, fotografie, canzoni, recitazione e accompagnamento di personale specializzato (durata ca 2 ore) – contattare Ave Comin (Cell. 348.1022374).

sabato 1 19.00 Finale di AperArt. Arte, moda, musica. Serata di premiazione del ciclo di eventi AperArt che è andato in scena nei migliori locali di Milano. Aperitivo € 10,00 – dettagli
sabato 8 8.30 Ritrovo per l’escursione poetica de Il Giardino della Poesia OFF alla Val Vertova – dettagli
17.00 Apertura dell’esposizione fotografica Le madri costituenti, liberamente visitabile fino al 16/9. La Costituzione della Repubblica italiana è entrata in vigore il 1° gennaio 1948. In occasione del settantesimo, Casa Merini aderendo alla proposta della Fondazione Elio Quercioli, in collaborazione con l’Associazione Se non ora quando (Lodi) e Toponomastica femminile, presentano l’esposizione fotografica riferita alle 21 donne che fecero la Costituzione. Ingresso libero – dettagli
venerdì 14 18.30 Le madri costituenti: i diritti delle donne. Incontro con le esponenti dell’Associazione Se non ora Quando (Lodi), di Toponomastica Femminile e della Fondazione Elio Quercioli; letture a cura di Compagnia teatrale Maskere con accompagnamento musicale; commento dell’avv. Luigi Lia – costituzionalista civilista. Ingresso libero – dettagli
sabato 15 20.45 La Compagnia teatrale Maskere presenta la commedia brillante Dente perdenteContributo all’ingresso € 8.00 comprensivo di calice di vino. Prenotazioni a info@lacasadelleartiste.itdettagli
mercoledì 19 20.00 Nell’ambito de Il Giardino della Poesia, Invito con Gioco. Ospite: Annalisa Asha Esposito. Consumazione solidale € 8,00 – dettagli
venerdì 21 19.00 Presentazione del libro Di terra e altre lune di Paolo Denti, con Maria Brivio, V. Pezzuto e D. Battaggia. Ingresso libero – dettagli
sabato 22 16.30 4^ ed ultima gara di SLAM POETRY inserita nel Premio di Poesia Casa Museo Alda Merini 2^ edizione. Maestro di cerimonia Bruno Rullo. Gara a colpi di versi con giuria scelta fra il pubblico. Per inviare la propria candidatura, mail a slamitaliapoesia@gmail.com, scrivendo alla voce oggetto: Premio Poesia Casa Museo Alda Merini. dettagli
domenica 23 19.30 BandaFenice@AldaMeriniErotikamore– recital concerto con Marco Filatori. Spettacolo in due tempi 19.30/20.15 – 21.00/21.45 – Contributo all’ingresso € 8,00 comprensivo di calice di vino. Prenotazioni a info@lacasadelleartiste.itdettagli
giovedì 27 18.30 Aperiarte all’Atelier delle Arti Visive con lo scultore di fama internazionale Silvano Bulgari – “Dal gioiello scultura alla scultura gioiello”- Aperitivo € 5/8. Ingresso liberodettagli
venerdì 28 20.15 Le donne nell’opera lirica con la soprano Lucrezia Drei e il direttore d’orchestra Massimo Fiocchi Malaspina. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Prenotazioni a info@lacasadelleartiste.itdettagli
sabato 29 20.45 Donne in corto – corti teatrali per la regia di Maria Cutugno. Ingresso gratuito con prenotazioni al cell. 349 7024754 indicando evento 29/9 e n.ro persone. Sarà apprezzato un libero contributo di gradimento a fine spettacolo – dettagli
domenica 30 18.00 Presentazione del libro di poesie Inciampo nel cuore ogni volta che torni di Vincenza Iacuzzo. Relatore: Wanda Bayslak;  Legge le poesie l’attrice Elena Ghiaurov. Ingresso libero – dettagli

Si ricorda che l’8 ottobre alle ore 19.00 si terrà la 1^ lezione gratuita del corso di dizione e recitazione IL POETA SONOROdettagli

sadri

14 7 18 3^ gara Poetry Slam Premio Casa Museo Alda Merini – vincitori

I poeti iscritti per la 3^ gara dello Slam Poetry del Premio di Poesia Casa Museo Alda Merini :

Luca Falorni, Margherita Bonfiglio, Emanuela Botti, Mauro Toffetti, Riccardo Giuseppe Mereu, Veronica Liga, Paride Rama, Luigi Bonanno, Mario Andrea Frighi, Maddalena Rocchini, Franco Paone, Massimo Signorini

I vincitori:

1 classificato

Paride Rama (vincitore inoltre dello Slam Italia 2017)

2° classificato

Luigi Bonanno (che si classifica inoltre per il campionato nazionale Slam Italia 2018/2019)

 

Vedi album fotografico su FB

sadri

Ieri e oggi: la Milano di Alda Merini 1931/2018 – mappa interattiva

 

A cura di Cristina Torsello e Ambra Scuderi per il corso di LABORATORIO DI STORYTELLING MULTIMEDIALE – dell’università IULM di Milano tenuto dal professore Luca Mastrantonio.

 

INTRODUZIONE AL PROGETTO

Il lavoro su Alda Merini ci ha portate ad un continuo confronto tra vita e letteratura. Abbiamo raccolto molte testimonianze, la maggior parte controverse. Nessuno infatti, voleva dare un giudizio sulla vita privata della Merini, ma poi finiva col farlo. E così vita e letteratura, biografia e poesia si mescolavano continuamente. L’itinerario che abbiamo creato, ci ha portate davvero in una Milano del passato, quella in cui il Naviglio era un vero e proprio paese e tutti si conoscevano. Abbiamo osservato i posti che oggi sostituiscono quelli vecchi. Dal giapponese che fa sushi al bar Charlie dove la Merini comprava le sigarette, fino a giungere al bar Chimera dove scriveva poesie che sembra non essere mai esistito. Questa mappa interattiva è anche una nostra testimonianza, risultato di un’esperienza reale tra le persone che l’hanno conosciuta e che forse credevano di conoscerla. È una mappa che propone un mush up tra il medium primordiale della poesia e quello recente di Internet, il cui obiettivo è proprio quello di avvicinare i nativi digitali, che godranno dell’interattività e dell’immersività, con i versi e i posti di un passato ancora da scoprire. Il nostro auspicio è di invogliare qualcuno a soffermarsi sotto la finestra socchiusa della casa Ticinese, numero 47, e chiedersi chi era Alda Merini.

Il link della mappa:

https://arcg.is/1nn8rH

sadri

Giorgi Lobzhanidze – poeta e scrittore georgiano – Diario viaggo in Italia e traduzione di una poesia di Alda Merini in georgiano

In occasione del viaggo in Italia di alcuni poeti e scrittori georgiani, ospitati a Casa Merini il 10 giugno  (Libri viventi), Giorgi Lobzhanidze ha redatto un diario pubblicato in Georgia e ha tradotto per noi una poesia di Alda Merini in lingua georgiana: la seconda a seguire quanto tradotto da Nunu Geladze

Giorgi Lobzhanidze

La poesia in italiano gli è stata consegnata in un ristorante di Milano come segnaposto in una cena

E nel pdf allegato, il diario del viaggio in Italia in lingua georgiana

Giorgi Lobzhanidze Diario viaggo in Italia – giugno 2018

L’evidenza in rosso è riportata qui di seguito in traduzione:

“La serata dedicata alla poesia georgiana si è svolta in uno spazio bello e accogliente che porta il nome di Alda Merini, la leggenda della poesia italiana contemporanea. Forse non a caso la nostra ospite è stata la direttrice editoriale Poesia presso la casa editrice La Vita Felice Diana Battaggia, nonché vicepresidente di questa Casa rinomata per i suoi eventi più interessanti a Milano. Di rado ho incontrato una signora di uno charme così suggestivo che ci ha affascinati per la sua maniera di raccontare la storia di Alda Merini, rivelandoci anche piccole nuance sulla vita e sulle opere di una grande poetessa così che ho percepito non solo la personalità particolare della poetessa, ma anche la profondità spirituale della nostra preparatissima e attraente guida”.

 

Ringraziamo vivamente Georgi e tutta la comunità georgiana!

sadri

La maturità con Alda Merini

[Alda Merini by G. Grittini]

La Casa delle Artiste è particolarmente lieta di condividere la traccia scelta per la maturità 2018 per il saggio o articolo di giornale. Il Ministero dell’Istruzione ha proposto  “I diversi volti della solitudine nell’arte e nella letteratura” che tra i testi include una poesia di Alda Merini (Solitudine).

Un riconoscimento alla Poetessa che, considerando il numero delle visite alla sua Casa Museo, è la più amata dagli Italiani, e non solo.

A Milano la traccia che rimanda ad Alda Merini e alla sua idea di solitudine è stata la più scelta fra i liceali.

Solitudine

S’anche ti lascerò per breve tempo,
solitudine mia,
se mi trascina l’amore, tornerò,
stanne pur certa;
I sentimenti cedono, tu resti.

Alda Merini

 

 

Giovedì 21 giugno 2018
“Corriere della Sera”
Cronaca di Milano

***

da Corriere della Sera scuola online 20 6 18

 

Tracce Maturità 2018, Alda Merini l’amore e la solitudine della poetessa

Un articolo ritratto uscito su «Sette»: «Soprattutto, di notte, i suoi dubbi più belli e più umani, le sue fragilità e i suoi versi che battevano e sbattevano come farfalle notturne contro i battiti nascosti dalla tua gabbia, e rendevano più caldo, più vero, il tuo sentire»

di Andrea Salvatici

Ecco il testo dell’articolo uscito su «Sette», supplemento del Corriere della Sera, a firma dello scrittore e poeta Andrea Salvatici nel 2014. Un ritratto di Alda Merini

Alda Merini nacque il primo giorno di primavera e fino alla fine, con i suoi battiti, con le sue labbra sempre innamorate, con la sua voglia di essere una donna libera e diversa, cercò di cogliere la forza e il limite della parola nel silenzio di un’immagine. I suoi versi, come polline a primavera, entravano nel corpo della gente comune. Il rosso che affiorava dalle sue labbra, dalle sue unghie, dalle pareti della sua camera, era un petalo di anemone sempre in balia dei suoi respiri, dei suoi versi, delle sue lacrime. Una donna che amava collane, orecchini, anelli giganteschi: un’alchimia personale, originale fino alla provocazione. Alda Merini era capace di usare il rossetto come cosmetico o matita dalla punta grossa e morbida per scrivere un numero di telefono importante vicino al letto. La parete era la sua rubrica personale. Si sollevava leggermente dal materasso, voltava lo sguardo, prendeva la cornetta, che spesso sembrava un impiccato abbandonato dal boia, e faceva il numero. Quella matematica rossa diventò un elemento necessario per la sua vita.

Telefonava a qualsiasi ora del giorno, ma prediligeva la notte, sua compagna muta ma vicina. Sapeva che avrebbe strappato una persona al sonno, ma voleva stare con lui o con lei a tutti i costi. «Com’è questa cosa? Sarà così?» iniziava sempre con una domanda. Non si presentava quasi mai, ma la vittima felice delle sue chiamate riconosceva subito la sua voce e la sua tosse. Perenne, goffa principiante della vita, sentiva la necessità di condividere sentimenti, dubbi, paure. E pause, e lì capivi che stava decapitando la sua quarantesima sigaretta, che quella testolina gialla sarebbe caduta per terra insieme ad altre dozzine. Un piccolo cimitero fatto di cenere e di anelli bruciacchiati, che preoccupava parenti e amici soprattutto quando era sola e i mozziconi si trasformavano in buchi neri nelle lenzuola. Il pavimento della sua camera richiamava, o forse rivelava, un furto e assumeva ogni giorno tratti e forme diverse.

Tavolozza di pittore, caos moderno, si modificava secondo i suoi stati d’animo: era territorio lunare di mozziconi, di lattine e barattoli, geometria di piatti abbandonati da giorni con affreschi secchi disegnati da una forchetta svogliata e distratta. Amava il suo corpo, amava sentirlo e mostrarlo attraverso una smagliatura delle calze, uno strappo della camicetta. Spesso una vestaglia, magari macchiata ma indossata con leggerezza, come una crisalide rotta esaltava la sua spregiudicatezza, la sua voglia di comodità assoluta. A volte, ridendo, diceva di assumere sul materasso la stessa posizione del bruco di Alice sul fungo. Era fatta così.

Era bella e unica perché non rassicurava nessuno. Non stava da nessuna parte, e non difendeva verità assolute. Le interessava viversi così, lontana da qualsiasi convenzione o regola sociale. Viveva l’amore con la stessa semplicità di un segno di matita nera: libero di essere tratto che incornicia uno sguardo, o potente acquerello sfumato sulle tracce ancora calde e sudate della passione. Sapeva custodire e proteggere il senso della vita, non solo la sua, dentro un rammendo rabberciato e quasi inutile. Alda Merini viveva da sola nel suo bilocale perché sentiva di essere libera. Non era una penitenza del cuore, non era una rinuncia, era il suo spazio vitale, la sua struttura ossea. Quelle pareti sapevano accogliere barboni, mendicanti, uomini semplici che non avevano bisogno di un titolo di studio o di un ruolo sociale: privi di bigliettini da visita si presentavano con i loro sguardi, le loro carezze, i loro sorrisi, sapevano comunicare e vivere la vita, la loro. Per lei dare era ricevere: un anello, una collana, un vaso di ceramica, un manifesto gigantesco di Papa Wojtyla, incorniciato, da non sapere come salire in metropolitana, un mazzo di fiori, un vassoio di pasticcini, una sciarpa di lana dura fatta a mano lunga tre metri.

Ma soprattutto, di notte, i suoi dubbi più belli e più umani, le sue fragilità e i suoi versi che battevano e sbattevano come farfalle notturne contro i battiti nascosti dalla tua gabbia, e rendevano più caldo, più vero, il tuo sentire. Era impossibile riattaccare anche dopo tre ore. Traboccava di vita e trasformava qualsiasi argine in un castello di sabbia e ti invitava a giocare, a raccontare, per annodare o sciogliere nuove storie. Usava i versi per strappare e rammendare il suo amore per la vita, spesso invisibile, la sua, agli occhi degli intellettuali che l’accolsero giovanissima e la dimenticarono troppo presto negli anni dolorosi del manicomio. Ricoveri, offese, dolori non hanno mai inquinato la sua linfa vitale, la sua sensibilità, la sua febbre. Quando ti regalava una poesia rompeva un caleidoscopio di vissuti: pezzettini colorati che assumevano forme nuove che scoprivi cosa volessero dirti magari dopo giorni o dopo un anno. Nei pori della sua pelle, aveva una pelle bellissima, c’era la farina, c’era il dolore, la stanchezza, la solitudine, la gioia analfabeta di un sguardo dopo l’amore, la povertà, l’amore verso le figlie, gli abbandoni, c’era la passione, c’era la preghiera. Nel buio di un reparto, Alda Merini riuscì a trovare un cielo stellato dentro una lampadina, e i suoi amori, i suoi desideri, i suoi fallimenti, i suoi versi, i suoi aforismi, come farfalle notturne testarde, continueranno a bruciare di vita contro quel cielo stellato che ha solo bisogno per sopravvivere di un semplice filo di rame.

20 giugno 2018

sadri

15 7 18 In alto mare – poeticoncerto & happening

15 luglio 2018 – ore 20.45

IN ALTO MARE – poeticoncerto & happening

Il pubblico sarà invitato a partecipare: gli scritti verranno musicati e letti durante la serata.

con

Nicoletta Bernardi (voce – parole e musica)

Federica Toti – voce narrante

Lele Lomoro – chitarra

Gianni Consiglio – basso

Giosuè Consiglio – batteria

Ospite: Elena Mearini con il libro Bianca da morire (Cairo editore)

 

Concerto nel dehor

Ingresso € 10,00 con consumazione inclusa

Prenotazioni a 349 7024754

sadri