2 10 21 «Sbagliare è umano» con Lorenza Auguadra e I Poeticanti

2 ottobre 2021 – ore 18.30

Casa Comune – Sala Aletti – via Ettore Ponti 21 – Milano (Villaggio Barona)

Presentazione del libro

SBAGLIARE È UMANO

con
reading e canzoni originali

Ingresso libero con Green pass fino ad esaurimento posti

ARTISTI IN SCENA

LORENZA AUGUADRA: autrice del libro Sbagliare è umano – contenuti audio a cura dei Poeticanti –
ed. CTL, Livorno, 2019.
POETICANTI: Roberta Turconi, voce recitante, canto – Paolo Provasi, canto, ukulele. Musiche originali di Paolo Provasi su testi poetici di Lorenza Auguadra.

Un viaggio dentro la realtà carceraria – fra le strutture di detenzione di Bollate e del Bassone – narrato attraverso il linguaggio poetico.
Lo sguardo di una donna che “liberamente” si lascia atraversare da 13 stazioni penitenziali, così scene reali scorrono lentamente fra pupille silenziose: devianza, deformità, dannati, vitime e società
ferita.
Le dita dell’autrice, nelle pagine del calendario, offrono a lettori e auditori la scansione di un anno, tra figure di reprobi riconoscibili o comuni, in un luogo – fra le pieghe del tempo – dove l’orizzonte sforato dagli occhi si confonde con la terapia, sembra essere la terapia, declinata mediante la pronuncia di tre brevi parole: fne pena mai.
Il libro – che permette la realizzazione dell’evento – è arricchito da contenuti audio, grazie alle composizioni di Paolo Provasi, con musiche originali che completano e rendono più vibranti alcuni
passaggi di sei testi poetici di Lorenza Auguadra, trasformati in canzoni.
Roberta Turconi – altra componente dei Poeticanti – oltre a rendere ancora più espressiva l’interpretazione canora, con i suoi brevi ma mirati interventi, offre la propria voce recitante con generosa professionalità tanto da rendere tuta la narrazione un respiro sospeso, dall’incipit  all’ultimo verso.

sadri

30 9 21 Alessandra Scurati con il romanzo «La porta accanto – tra i versi di Alda Merini»

     

30 settembre 2021 – ore 18.30

Casa Comune – Sala Aletti – via Ettore Ponti 21 – Milano (Villaggio Barona)

presentazione del romanzo

LA PORTA ACCANTO – Tra i versi di Alda Merini

(Pentàgora, 2020)

di

ALESSANDRA SCURATI

con la partecipazione di Matteo Rossetti

Ingresso libero con Green pass fino ad esaurimento posti

***

Un romanzo tra i versi di Alda Merini, gli scorci della sua Milano, le inquietudini e i labirinti dell’anima.

 

Avevo circa vent’anni quando mi trovai per la prima volta un tuo libro tra le mani. Non sapevo chi fossi, abituata soltanto ai poeti morti, quelli della scuola. Tu invece eri viva. E scrivevi. Non lontana da me e da quella libreria vicino al Duomo. Era il 1997.

Il tuo libro quel giorno ‒ te lo dico con franchezza, come piace a te ‒ non mi convinse: preferii rifugiarmi tra versi già noti, di Emily Dickinson o Emily Brontë, non ricordo. Ricordo però quel primo ‘non incontro’ con te. Mai avrei potuto immaginare che molti anni dopo ti avrei messa nel mio libro.

Sono passati tanti anni da allora e anche da quel primo di novembre che ti portò via da questa terra. E ora, che non ci sei più, ti ho finalmente incontrata.

***

Alida è una giovane donna alle prese con la difficile arte di crescere e maturare: affronta quotidianamente le proprie insicurezze, registrando con meticolosa precisione pensieri, malesseri e percezioni. La compilazione della sua tesi di laurea diventa per il lettore l’occasione di un triplice viaggio: dentro la poesia di Alda Merini, in continuo dialogo con il ‘passero grigio’ della sua malattia; dentro la città di Milano, con brevi sconfinamenti che ne restituiscono l’anima segreta; dentro la sensibilità e i labirinti interiori della protagonista, sospesa fra il desiderio di non omologarsi e il timore di essere inadatta alla vita. La meta è l’approdo al potere specchiante della parola poetica, capace di far affiorare verità nascoste o taciute.

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Alessandra Scurati (Monza 1978).
Vive nel Varesotto dove insegna Lettere al Liceo Artistico e Italiano agli stranieri.
La porta accanto è la sua opera di esordio.

 

sadri

20 6 21 Besate: Agnese Coppola con «La sete della sera» alla Cascina Caremma

Evento promosso in collaborazione con La Vita Felice e La casa delle Artiste

Besate – Cascina Caremma – via Cascina Caremma 2

20 giugno 2021 – ore 18.30

Presentazione della raccolta poetica di

AGNESE COPPOLA

«La sete della sera» (La Vita Felice, 2021)

con la partecipazione di Roberto Comelli e Diana Battaggia

interventi musicali di Gioachino Lanotte

 

su prenotazione, aperitivo a € 15,00 – tel 02 9050020

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11 6 21 Milano – Poesia al Bistrot: Emanuela Botti con «Immor(t)ale»

 

11 giugno 2021 – ore 18.30

Bistrot Après-coup ,  Via Privata della Braida, 5 – Porta Romana , Milano

evento promosso da La Casa delle Artiste con La Vita Felice

Presentazione del nuovo libro di poesie di Emanuela Botti «IMMOR(T)ALE»

Con la partecipazione di Piero Marelli e Sabatino de Sanctis

Esecuzioni musicali sax e piano: Gianluca Zanello e Giovanni Agosti

Coordina la serata Diana Battaggia

Consumazione obbligatoria € 6,00; prenotazione obbligatoria entro 9 giugno a 02.38243105  info@apres-coup.it

 

Possibilità di proseguimento serata con cena, sempre con prenotazione.

sadri

11 10 2020 Sonia Benassi con «Io Medium – autobiografia di una vita predestinata»

 

28.9.20 AVVISO: tutto esaurito. La presentazione verrà ripetuta domenica 29 novembre 2020 alle ore 18.00

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti con prenotazione obbligatoria a info@lacasadelleartiste.it

domenica 11 ottobre 2020 – ore 18.00

Presentazione del libro di

SONIA BENASSI

“Io Medium” – Autobiografia di una vita predestinata

(Trigono edizioni)

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti con prenotazione obbligatoria a info@lacasadelleartiste.it

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Le incredibili esperienze di una medium rivelano importanti informazioni sull’Aldilà e sulle anime di coloro che sono passati da questa all’altra dimensione!

“Io Medium” è l’autobiografia di Sonia Benassi, una donna con doti straordinarie che fin dall’infanzia si è accorta di possedere capacità del tutto fuori dal comune.

In questo libro, attraverso incredibili racconti di eventi realmente accaduti, l’autrice rivela importanti informazioni sull’Aldilà e sulle anime dei nostri cari defunti, svelandoci come Loro non siano in realtà poi così lontani dall’Aldiquà.

Come emerge dai racconti del libro, fin da piccola Sonia si è accorta di possedere doti molto particolari: vere e proprie doti medianiche che le hanno consentito di mettersi al servizio degli altri, come se quello fosse proprio il suo destino.

Dalle prime sorprendenti esperienze di contatto con l’Aldilà, ai dialoghi con le anime dei defunti che si presentano durante le sessioni, Sonia disvela un orizzonte a noi sconosciuto e affascinante, facendoci capire che, con la morte, non tutto è perduto.

Per Sonia il contatto con le anime dei defunti è diventato non solo un lavoro, ma una missione, una vera e propria ragione di vita. Per coloro che a lei si rivolgono è la possibilità di un conforto, un segnale, una speranza.

Ma, affinché le due dimensioni – la nostra e la Loro – possano dialogare, bisogna mettere da parte ogni scetticismo e lasciare aperta la porta del cuore.

Non perderti questo libro se sei appassionato di tematiche legate ad esoterismo, spiritualità e paranormale.

Perfetto anche se ti approcci a questi temi per la prima volta: il linguaggio è semplice e scorrevole, ma saprà catturarti.

Questo libro è scritto da una persona speciale che ha scelto di trasformare la sua vita in una missione: fare da ponte tra la terra, in questa dimensione, e l’altra dimensione. Si definisce una sorta di antenna ricettiva e quando e come ha sviluppato questa sua ricettività è raccontato proprio nel libro.

Dalla quarta di copertina:

«Mamma, perché quel signore fa finta di niente mentre quella donna continua ad abbracciarlo?»
domandai indicando l’anziano alla sua destra, incuriosita da un simile strano atteggiamento.

La mamma si girò guardando prima me e poi il signore che stavo indicando.
«Sonia ma cosa stai dicendo! Quell’uomo è lì da solo, non c’è nessuna donna che lo sta abbracciando!»
La donna elegante si voltò e mi guardò. Sorrise anche a me.
«Ma cosa mi sta succedendo?» mi domandai, cercando la mano di mia madre.
Mi voltai nuovamente a cercare la foto della nonna, quasi a voler confermare a me stessa che non ero impazzita.

Anche lei continuava a sorridermi.
Adesso erano in due.

Con la Prefazione dello scrittore e giornalista Andrea Biavardi.

Un estratto dal volume:

https://www.ilgiardinodeilibri.it/speciali/la-prima-esperienza-da-medium.php

 

Sonia Benassi (Parma,1970) dall’età di sette anni possiede capacità riconosciute di connessione ultraterrena. È laureata al conservatorio. Vive a Parma.

sadri

29 2 202 ANNULLATO Davide Carella con «Correnti di risacca» [poesia]

sabato 29 febbraio 2020 – Ore 18.30

Presentazione del libro di poesie

Correnti di risacca

di Davide Carella

(Edizioni Amande, Casier (TV) 2019)

in dialogo con l’autore: Chiara Olivero (scrittrice) e Daniela D’Angelo (cantante).

 

Ingresso libero.

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La guerra è il tema cardine di questa raccolta e due sono i punti di vista che si alternano ma a volte si confondono e coincidono: quello di Ulisse che lascia tutto in nome di un ideale, e quello di Penelope, che attende il suo ritorno.
20 poesie corredate da 20 fotografie in cui il poeta-fotografo mantiene il suo sguardo dall’alto, super partes, per poi zoomare planando su alcuni dettagli, mettendo in risalto spunti di umanità.
È evidente il “senso di insensatezza” della guerra che trasuda dalle parole ma anche dalle fotografie che spesso completano, attraverso altre chiavi di lettura, ciò che la parola lascia intendere […]

È unico il colore che ci unisce, nessuna divisa, nessuna bandiera… anche se siamo pezzi diversi e spesso non combacianti di un puzzle, seppur vicini, incapaci di coesistere, scie luminose, ma con molta ombra da estirpare.
Siamo tutti uguali nelle nostre differenze, accomunati dalla stessa sorte: ma se la fine è la stessa per tutti, il fine per cui viviamo la nostra vita, sembra dire il poeta, ci salverà.

dalla prefazione di Chiara Olivero

 

Davide Carella nasce il 22 Maggio 1984, a Milano. Qui, i genitori Armando e Luigia, entrambi di origine pugliese, si erano trasferiti nel 1980 in cerca di lavoro. L’autore, insieme ai fratelli maggiori
Ferdinando e Gianfranco, trascorre l’infanzia e l’adolescenza nella rinomata zona dei Navigli, in un complesso residenziale affacciato sulla Darsena. Vi rimane fino all’età di 8 anni, dopo di che, nel 1992, si trasferisce con la famiglia a Trezzano Sul Naviglio, una piccola provincia a circa 5 km a sud-ovest, con l’aggiunta della sorella minore Cinzia, di appena un anno. A Trezzano S/N completa le scuole elementari e le scuole medie. Gli studi superiori, tuttavia, li svolge nella città di origine, diplomandosi in elettrotecnica nel Giugno 2004. A Novembre dello stesso anno trova impiego a Milano nella locale azienda dei servizi ambientali, dove ancora oggi svolge il lavoro di operatore ecologico. Nel Settembre 2006 acquista casa a Milano, nel periferico quartiere di Baggio, e si trasferisce in un piccolo monolocale. Nel Settembre 2010, la morte del padre, dovuta ad una grave malattia polmonare, lascia un segno indelebile nella vita dell’autore. Difficoltà familiari e problemi economici accompagnano la quotidianità. Ciò nonostante Davide si impegna costantemente nel proprio lavoro, trovando consolazione nel trascrivere le proprie riflessioni e in questo
modo matura in lui l’idea di comporre poesie. Nel 2017 pubblica con la casa editrice Edizioni Amande la sua prima silloge, Le Luci dell’aurora, una raccolta di componimenti che traggono ispirazioni dai momenti di vita da lui vissuti.

sadri

22 2 2020 MANGO: tutte le poesie

 

sabato 22 febbraio 2020 – ore 18.15

MANGO: tutte le poesie

Un incontro per parlare del cantautore lucano, delle sue canzoni, della sua vocalità e della sua opera poetica.

Con Laura Valente (moglie di Mango e musicista), Annarita Briganti (scrittrice e giornalista), Federica Rapini (edizioni Pendragon), Lucio Nardi (magistrato).

 

Ingresso libero

 

Questo volume contiene, oltre alle due raccolte di poesie che Mango ha pubblicato con le Edizioni Pendragon nel 2004 (Nel malamente mondo non ti trovo) e nel 2007 (Di quanto stupore), anche una terza raccolta inedita, “I gelsi ignoranti”, che l’artista aveva appena ultimato e stava per consegnare alle stampe. Riunire in un unico libro le tre raccolte nasce dall’esigenza di rendere nuovamente disponibili ai lettori i primi due testi, oggi andati esauriti, e nel contempo rispettare la volontà dell’autore (prematuramente scomparso nel 2014), facendo uscire il suo terzo libro, da lui redatto e ultimato in via definitiva. Questa trilogia, curata dalla moglie e dai figli, offre quindi ai lettori l’intera produzione poetica di un poliedrico artista che sa far vibrare le corde più nascoste dell’anima, non solo con la sua voce e la sua musica, ma anche con la scrittura, che, usata con sapienza, rispetto e profonda lucidità intellettuale, diventa riflessione sul senso della vita, pietra da scagliare, carezza d’amore.

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21 2 2020 Margherita Di Marco con “Dove nasconde gli occhi il cielo?” [poesia]

21 febbraio 2020 – Ore 18.30

Presentazione del libroopera prima poesia

Dove nasconde gli occhi il cielo?

di Margherita Di Marco.

Fotografie di Pasquale Tarquini.

(Arsenio Edizioni, Martinsicuro (TE) 2019)

Con l’autrice: Valeria Di Felice e Marina Montuori.

Ingresso libero.

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Margherita è una persona solare, ironica, empatica, culturalmente e civilmente impegnata che riceve in sorte di affrontare una prova esistenziale dura e difficile: la scomparsa, dopo lunga malattia, del suo compagno, il fotografo Pasquale Tarquini, con il quale ha condiviso anche un lungo sodalizio artistico e la stessa fondazione della sua compagnia teatrale a Gulianova.

Di qui l’urgenza di sciogliere quel nodo esistenziale e di tradurlo in qualcosa di condivisibile, come a teatro, del resto, per tentare una catarsi personale che può farsi collettiva. Attraverso la parola il dolore si distanzia, la tenerezza può tradursi in stupore, l’io riconosce ed apprezza i doni dell’amore ricevuto e li enuncia, nominando i ricordi e le emozioni, in quel febbrile intreccio di tenerezza e rimpianto che sempre si accompagna alla perdita di una persona amata.

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Margherita Di Marco nasce a Giulianova (TE). Attrice e docente teatrale. Attiva in diversi progetti nel sociale e di impegno civile attraverso il teatro. Scrive le drammaturgie dei suoi spettacoli e quelli della Compagnia dei Merli Bianchi di cui è co-fondatrice (2009). Ne è un esempio lo spettacolo Rosetta Malaspina, rappresentato in varie città, tra cui Palermo, Cinisi (PA), Reggio Calabria, Caulonia (RC), Marsciano, Araxa (Brasile) e Vienna.

Pasquale Tarquini nasce a Montesilvano (PE). Co-fondatore della Compagnia dei Merli Bianchi (2009).  Nei suoi scatti predilige il bianco e nero per il teatro e colori accesi per i riflessi d’acqua che ha inseguito e immortalato in Italia e all’estero. Mostre fotografiche: What’s art inside? (2011), Riflessi di Luce (2012), Corteccia (2017).

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16 2 2020 TAM TAM BUM BUM numero speciale dedicato al popolo curdo

domenica 16 febbraio 2020 – ore 17.30

Presentazione della librorivista internazionale di Poesia

«TAM TAM BUM BUM»

numero speciale dedicato al popolo curdo, in particolare alle popolazioni della Siria del Nord del Rojava.

a cura del collettivo composto da Antje Stehn Bruno Rullo  Elisa Longo Enrico Ratti Barbara Bonazzi Mauro Toffetti Agnese Coppola

a seguire Reading e open mic autori.

Ingresso libero

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15 2 2020 Annibale Gagliani con «Romanzo caporale»

15 febbraio 2020 – Ore 18.00

“Romanzo caporale”

di Annibale Gagliani

(IQdB Edizioni)

sbarca alla Casa delle Arti Spazio Alda Merini di Milano in via Magolfa, 32. La presentazione-dibattito è organizzata in collaborazione con l’associazione onlus “ALA Milano”, che si occupa di tutela della salute, inclusione sociale, lotta alle discriminazioni e cooperazione sia sul territorio nazionale che internazionale. Dialogheranno con l’autore Vincenzo Cristiano, presidente di ALA Milano, e Chiara Evangelista, poetessa e critica letteraria del blog di poesia del Corriere della Sera. Attese a partecipare al dibattito le autorità locali, l’evento è gratuito e aperto a tutti.

 

Comunicato stampa

ROMANZO CAPORALE

DI ANNIBALE GAGLIANI

(I QUADERNI DEL BARDO DI STEFANO DONNO)

 

CON LA PREFAZIONE DI FABRIZIO PERONACI

CAPOSERVIZIO DELLA REDAZIONE ROMANA DEL «CORRIERE DELLA SERA»

 

CON LA POSTFAZIONE DI RAFFAELE GORGONI

STORICA FIRMA DELLA RAI

 

FOTO COPERTINA CURATA DA MASSIMO BIETTI

FOTOGRAFO INTERNAZIONALE PREMIATO DAL NATIONAL GEOGRAPHIC

 

FOTO CONTROCOPERTINA CURATA DA ANDREA STOMEO

VIDEO REPORTER DI TELERAMA

 

La fine dell’uomo nel caos italiano. Sulla terra vermiglia della Cava di Bauxite, a Otranto, il suicidio narra, attraverso il flusso di coscienza, la vita da cacciatore di lucciole del protagonista, che ricorda l’Alì dagli occhi azzurri di Pier Paolo Pasolini. Un condottiero possibile del Kenya, animato da due modelli filosofici: don Donato Panna e Thomas Sankara. La corruzione politica del suo Paese lo costringe a fuggire in Italia col sogno di costruire un avvenire di pace per la sua famiglia. La disumana navigazione sul Mediterraneo lo conduce in una terra intollerante, avvolta da buio impenetrabile. Ma lui, come Sisifo, porta il masso sopra la montagna. Diventa schiavo del caporalato, ma non s’arrende: sfida il Fattore C sedimentato tra le sinapsi della gente comune. La tragedia, dalla sequenza circolare, ha due insegnanti autorevoli: la storia e il dolore. Il giovane antieroe è l’effige più lucida dello stoicismo di Lucio Anneo Seneca.

Dalla prefazione di Fabrizio Peronaci: «In un tempo in cui le semplificazioni e il corrivo andare incontro agli umori malmostosi della piazza hanno un triste ma indiscusso sopravvento, guardare le cose attraverso gli occhi azzurri e i sensi in fibrillazione di un giovane sognatore africano può diventare operazione poetica e rivoluzionaria allo stesso tempo. Per la sua valenza conoscitiva, per l’umano calore che promana e per qualcosa di cui le classi governanti (italiane, europee, planetarie) dovrebbero farsi artefici veri, al di fuori e a prescindere dal mainstream: una cultura autentica dello scambio, del confronto e del comune sentirsi sotto lo stesso cielo, che azzeri distanze e diffidenze tra popoli e con esse tentazioni al comando e automatismi belligeranti. Il protagonista di “Romanzo caporale” – alter ego in versione nero ebano dell’autore e dei tanti perplessi e orgogliosi di essere minoranza, sulla questione migranti, all’ombra dello zeitgeist – ha un grande merito: modificare il punto di vista, sforzarsi di assumere una prospettiva africocentrica, ferma restando la consapevolezza che non è il luogo natio a dirimere ma il cuore e la passione, il sentimento della condivisione, lo stesso che orgogliosamente conduce nei paesi più poveri e disarmati quei paladini della dignità e della giustizia che sono i missionari, laici o con i voti poco importa. Come il sacerdote pugliese amico del ragazzo kenyota che si propone come leader di un movimento di liberazione politica e delle coscienze, ma finisce nel mirino della polizia locale ed è costretto alla fuga… La trama accende una luce dove prevale il buio dell’egoismo e della diffidenza. Dall’Africa all’Italia, dove “le cose erano cambiate drasticamente” ma la passione tra un uomo e una donna ha sempre lo stesso sapore, e “i baci profumano di ciliegia”, il viaggio di Annibale Gagliani racconta la violenza ottusa degli sfruttatori e l’indomabile istinto di fratellanza dei calpestati, la stolta ferocia della crescente intolleranza e la fiera dignità di chi accoglie e include, nel nome di una cristiana solidarietà e di un illuministico progresso della stirpe».

Dalla postfazione di Raffaele Gorgoni: «È il Cuore di tenebra della porta accanto […] le pagine di Annibale seguono, passo dopo passo, il doppio itinerario fisico e mentale di un migrante, con la precisione straziante di chi sa, in un mondo che si accanisce nel fingere di non sapere. Se l’abiezione del neocolonialismo è del tutto dispiegata nella sua macabra efficacia, la non sorpresa è che l’Europa si sta, in questo scorcio di millennio, ricongiungendo alla sua identità più degradata. Tutto quello che si riteneva sepolto per sempre sotto le macerie della Seconda Guerra Mondiale è più vivo che mai. […] L’Europa, l’altra Europa, quella che dopo gli orrori del nazismo, del fascismo, del franchismo e del salazarismo e di Vichy, scandì le retoriche del mai più, oggi balbetta la sua indignazione e incespica in ovvietà buonsensaie. Ma il migrante raccontato da Annibale Gagliani sa. Sa che non saranno i solidarismi pietistici e ancor meno il charity business a strappare l’Africa e il suo popolo in fuga alla miscela letale di neocolonialismo e insorgente razzismo che l’Occidente inietta nelle sue stesse vene. […] Gagliani racconta con cruda nettezza che l’ultimo domicilio conosciuto del migrante sono le estreme periferie degradate della metropoli o i tuguri e le bidonvilles dei lavoranti in agricoltura … meglio dire le vite nelle mani della criminalità organizzata in un caso o dei caporali nell’altro. Il caporalato è essenza dell’essenza di questa narrazione».

Dalla premessa del romanzo: «Il protagonista di questo libro – che ricorda somaticamente Alì dagli occhi azzurri, migrante dall’Africa all’Italia della poetica profezia di Pier Paolo Pasolini e che nella copertina donatami da Massimo Bietti acquista, seppur con tratti più innocenti, un’esattezza iconica – sfida il male, il suo concetto, la sua azione, i suoi servi. Cresciuto nelle viscere del Terzo Mondo, in Kenya, è orfano di madre ed educato all’arte, al rispetto e al sacrificio da un prete realmente esistito: il sandonacese Don Donato Panna. Il missionario pugliese, un’insegnante londinese, un medico proveniente da Lampedusa e il primo amore del protagonista, una volontaria di origine irlandese che idealmente riaccende i perché sulla scomparsa di Livia Romano, gli trasmetteranno una passione viscerale per la letteratura, per il cinema, per la musica e per la politica, che lo trasformerà in un leader possibile della sua nazione. Un destino avverso lo porterà verso l’Italia, patria della quale l’antieroe innominato (sarai tu lettore a dargli un nome) conosce la cultura, l’idioma e la generosità. Sarà inghiottito dal caos di un Paese piombato in un’ignoranza impenetrabile, ma riuscirà a stabilire un contatto valoroso con i buoni, che si concretizzerà in uno scambio di tradizioni, parabole e iperbole dell’Africa, dell’Occidente e del Salento».

 

Annibale Gagliani nasce il 4 ottobre 1992 a Mesagne (BR), originario di San Donaci (BR). Professore di lettere nella scuola superiore, giornalista iscritto all’elenco dei pubblicisti della Puglia, saggista e scrittore associato Siae, ricercatore membro della Canadian Association for Italian Studies. Laureato con lode in Lettere Moderne all’Università del Salento di Lecce, è tra i vincitori del II Master in giornalismo 3.0 di Nuovevoci Network, a Napoli. Specializzato in insegnamento della lingua e della cultura italiana agli stranieri all’Università Tor Vergata di Roma, ha collaborato con il Co.Re.Com, la Regione Puglia e l’Unisalento per un progetto di ricerca sulle minoranze linguistiche in Puglia. Ha collaborato con blog, siti ed innumerevoli testate, tra le quali «Lecce Cronaca», «Il Nuovo Quotidiano di Puglia» e «L’Intellettuale Dissidente». Tra i suoi racconti d’impegno civile, si ricorda La vita è un viaggio favoloso, vincitore del premio della critica nella III edizione del concorso letterario nazionale Fuori dal cassetto. Tra i suoi articoli scientifici immersi in volumi o riviste si ricordano: La trattativa Mattei-Rockefeller, pubblicato in un volume curato dalla Fondazione Mattei insieme all’Università di Catania e alla rivista «Il Mediterraneo»; Struttura e linguaggi del primo romanzo musicale d’Italia, Storia di un impiegato per «I Quaderni di Italianistica» dell’Università di Toronto. Nel 2018 ha pubblicato il saggio Impegno e disincanto in Pasolini, De André, Gaber e R. Gaetano e l’e-book Ground zero con IQdB Edizioni. Romanzo caporale è il suo terzo lavoro editoriale. I suoi modelli intellettuali sono Pier Paolo Pasolini, Albert Camus, Leonardo Sciascia ed Eugenio Montale.

 

Info link – http://www.iquadernidelbardoedizioni.it/

iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 – 73107 Sannicola (LE)

Mail – iquadernidelbardoed@libero.it  /  Info Link – http://www.iquadernidelbardoedizioni.it/

 

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