27 settembre 2019 – ore 18.30
Presentazione del libro di
VITTORIA LONGONI
“C’era in Atene una bella donna” Etere, concubine e donne libere nella Grecia antica.
Letture a cura di Roberta Secchi
Incursioni al pianoforte di Roberto Agosti
Coordinamento a cura di Vincenza Pezzuto
ingresso libero
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Una decostruzione che illumina una presenza femminile per nulla marginale nella Grecia antica, modello di una democrazia che esclude le donne e spesso esprime una potente misoginia.
Ma cercando fra le fonti e i racconti ecco emergere alcune figure singolari: Laide, Neera, Frine, Clitennestra e Cassandra, etere, sorelle, concubine, donne libere che non vivono nel solco del destino moglie/madre e trovano una via di fama e fortuna persino nelle fonti scritte.
È importante e utile quindi discriminare nel vasto mondo femminile, qualche volta tangente alla prostituzione: “La prostituzione ateniese, e greca in generale, si poteva svolgere in vari modi, più o meno retribuiti e degradanti. Le schiave venivano dalle guerre, dalle razzie e dagli appositi mercati; in alcuni casi finivano nella prostituzione più misera, fatta nelle strade o nei bordelli. Tuttavia anche donne di condizione libera, o straniere, potevano cadere in disgrazia per varie ragioni (vedovanza, ripudio, adulterio ecc) e finire in queste situazioni: doversi offrire a chiunque per un basso compenso, che finiva in gran parte nelle tasche di lenoni, “protettori”, tenutarie di case di tolleranza.”
Ma questa è solo una parte della storia femminile. Il desiderio e il tentativo di scegliere il proprio destino è molto più presente e praticato di quanto non si creda.
“Ci troviamo nell’epoca di un patriarcato trionfante, coordinato in pieno con lo schiavismo; ma incontriamo indirettamente anche donne che ci parlano di percorsi faticosi verso una qualche forma di autonomia. Interrogare le etere, le concubine e le donne “diverse”, sia che si tratti di figure storiche che di personaggi costruiti in forma teatrale o letteraria, significa aprire qualche spiraglio e avere la possibilità di esaminare vicende e simboli che si parlano di altre modalità del femminile, anche nell’antico mondo greco, oltre gli stereotipi consolidati. La lettura di questo libro nella sua interezza riserverà qualche gradita sorpresa a chi
finora ha conosciuto l’antico mondo ellenico solo per stereotipi, o attraverso una certa tradizione scolastica che ha rincarato la dose della misoginia greca (già notevole di suo!) mediante tagli, censure moralistiche e distorsioni.”
L’ AU T R I C E
Vittoria Longoni da Bergamo si è trasferita da molti decenni a Milano, sua città di adozione, dove ha incontrato il ’68, le varie forme del femminismo e uno sguardo nuovo e fresco sulla cultura. Si è sempre impegnata nei vari movimenti sociali e politici della nuova sinistra e, dal ‘76, nelle esperienze del femminismo, dall’autocoscienza all’impegno sociale e sindacale, e alla cultura rivisitata nel segno della storia delle donne. Si è laureata alla Statale di Milano in Filosofia e poi in Letteratura greca, passione che coltivava fin dall’adolescenza. Ha insegnato per 40 anni in varie scuole, tra cui il Parini di Milano. Ha pubblicato la traduzione del dialogo di Plutarco Sull’amore, Adelphi 1986, e numerosi testi per i licei e commenti di romanzi, presso le editrici La Nuova Italia e RCS. Ora insegna Lingue e letterature classiche agli adulti, presso Unitre e Humaniter. Ha collaborato con varie associazioni femministe e con la Casa delle Artiste, conduce da molti anni dei corsi sulla letteratura a firma femminile per conto della Libera Università delle Donne. Scrive sulla rivista Leggendaria. Ha collaborato a lungo alle attività culturali della Casa delle Donne di Milano e ora è componente del relativo Direttivo. Esce ora il suo ultimo libro, C’era in Atene una bella donna- Etère, concubine e donne libere nell’antica Grecia, enciclopediadelledonne.it, maggio 2019.