12 2 2020 Corrado Coccia e nuovo progetto discografico «Santi e disfatti»

mercoledì 12 febbraio 2020 – ore 21.00

Presentazione del nuovo progetto discografico di

Corrado Coccia

«Santi e disfatti»

con

Corrado Coccia  Chansonnier

Patrizia Varnier  Racconti e poesie

Vito Silvestro Sax

Foto di Cosetta Frosi

Contributo all’ingresso € 5,00. Ingresso libero.

 

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Il 2020 si apre con l’uscita del nuovo album di Corrado Coccia, “Santi e disfatti”, un disco dalla struttura ampia e articolata: 14 brani raccolti in due “Atti” di sette brani ciascuno, separati da un intermezzo poetico, e chiusi da una coda finale affidata al pianoforte e alla voce. I primi sette brani, sotto il titolo “Santi”, sono ispirati alle figure di sette santi, in una visione laica; i secondi, “Disfatti”, raccontano altrettante storie negative, come in uno specchio deformato, che riflette figure distorte; disfatti, appunto. Con le parole di Corrado: “Ho pensato di scrivere brani che potessero specchiarsi l’uno con l’altro divisi in due atti. Uno specchio che riflette immagini in antitesi. Il bianco e il nero, il diavolo e l’acqua santa, il sacro e il profano. Si potrebbe ascoltare un brano dell’atto primo, e dopo uno del secondo in modo sequenziale”.

Acquistabile su tutte le piattaforme digitali, e su www.pachamama.it.

 

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27 1 20 Giornata della Memoria – L’esule o de Il Colore del Melograno

In occasione della Giornata della Memoria

27 gennaio 2020 – ore 19.00

L’ESULE

o de Il Colore del Melograno

In Memoriam : Musica e Poesia d’ispirazione ebraica e armena

 

con

SABINA MACCULI – soprano

KLEVA METOLLI – pianoforte

ingresso libero

programma di sala concerto Macculi e Metolli x Memoria 2020

Tra musica e poesia la voce ebraica e armena s’eleva  attraverso  gli autori che nella loro terra (Vardapet Komitas) o esuli ( A. Katchaturian, K. Weill ) o sedotti (O. Respighi, M. Ravel) o discendenza (L. Bernstein ) l’hanno fatta risuonare nel tempo.

La musica è lo strumento universale, il linguaggio onnicomprensivo, che meglio descrive la rinascita, la coesione e la resilienza del popolo ebraico ed armeno e della loro millenaria civiltà.

Dalle origini fino ai giorni nostri, alcuni brani poetici ebraici (Yehudah Ha-Levi ) e armeni (Sayath Novatra, Peruyr Sevak) tra i più significativi, sia dal punto di vista storico-letterario che artistico, intercaleranno i brani musicali.

 

Sabina Macculi (soprano)

Nata ad Offenbach/m da genitori Salentini, soprano Belcantista, è cantante versatile che spazia dall’opera, all’operetta dalla musica Antica alla musica contemporanea, affermandosi anche come raffinata Liederista. Si è diplomata in Canto Lirico presso il Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila e laureata in Musica Vocale da Camera presso il Conservatorio G.Verdi di Milano con il massimo dei voti, la lode e la menzione di merito. Si è perfezionata in musica antica, sacra e profana all’Accademia Chigiana di Siena col René Clemencic e in seguito con Jordi Savall per il repertorio antico francese, in musica da camera tedesca coi maestri Helmut Deutsch e Karl Peter Kammerlander e in musica da camera francese con Dalton Baldwin. Insignita del premio “Beniamino Gigli“è vincitrice di diversi concorsi tra cui quello Internazionale del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, debuttando come Amina nella Sonnambula di Vincenzo Bellini. Molti sono i palcoscenici che l’hanno applaudita come protagonista. Tra essi: Accademia S. Cecilia Parco della Musica, Filarmonico della Scala, Auditorium Verdi di Milano, Auditorium Paganini di Parma, Dal Verme di Milano, Piccolo Teatro Studio di Milano, Regio di Torino, Opera di Roma, Sala Nervi di Roma, Bellini di Catania, Comunale de L’Aquila, Comunale di Salerno, Comunale di Firenze, Comunale di Bologna, Sferisterio di Macerata, Verdi di Trieste, Petruzzelli di Bari, Festival di Bellagio e Como, Festival Nuova Consonanza ; Festival di Villa Massimo Roma, Musica Verticale, Barattelli de L’Aquila, Mittelfest di Udine, Festival SpazioMusica, Festival Traiettorie Sonore, Festival Nuova Musica di Macerata, Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, Cantiere di Montepulciano, Società del Quartetto, Società dei Concerti di Milano. Lima, Quito, Tbilisi, Kyoto, Abu Dhabi, Friburgo, Parigi, Monaco di Baviera, Sofia, Ha inciso e registrato per la DECCA, DENON, RAI-ERI, STRADIVARIUS, RCA, ARTS, MELOGRANO, SPLASC(H) records, ZYX records (Usa), RADIO VATICANA, RAI 3, RAI Radio1, RAI Radio3, BAYERISCHE RUNDFUNK, IRCAM di Parigi. Ha registrato trasmissioni per RAI 3, RAI Radio1, RAI Radio3, Piazza Verdi Radio 3 RAI INTERNATIONAL, BAYERISCHE RUNDFUNK di Monaco di Baviera, IRCAM CENTRE POMPIDOU di Parigi. E’ Docente di Dizione per Canto in lingua Tedesca presso in Conservatorio G. Verdi di MIlano.

Kleva Metolli (pianista)

Nata a Elbasan, Albania.Inizia gli studi di pianoforte con Violeta Kapxhiu all’età di sei anni presso la scuola musicale artistica”Onufri” di Elbasan. All’età di diciassette anni consegue la maturità artistica e il diploma di pianoforte a pieni voti. Continua lo studio all’Accademia delle Belle Arti di Tirana con Mira Kruja per due anni e trasferitasi in Italia, consegue con successo un ulteriore diploma di pianoforte nella classe di Maestro Leonardo Leonardi presso il Conservatorio”Giuseppe Verdi” di Milano. Sì è diplomata a pieni voti e la lode in Musica Vocale da Camera, nella classe della Prof. Daniela Uccello e ha continuato il perfezionamento sul repertorio Liederistico presso la HochSchule di Monaco in Germania nella classe del maestro Helmut Deutsch. Ha conseguito il Biennio (Laurea di secondo livello) di Perfezione come pianista collaboratrice dei teatri laureandosi con: 110 con il Maestro U.Finazzi. Ha seguito come allieva effettiva i corsi di masterclass di A. Lonquich, B. Canino, L. Stix, G. Salvetti, L. Castellani, P. Badura-Skoda, E. Battaglia,H. Deutch,M .Cavazza, G. Neuhold, Th. Steinhofel, Karl-Peter Kammerlander. Ha partecipato in numerosi concorsi nazionali e internazionali e ha vinto il Primo premio al Concorso Nazionale di Camaiore, il Primo premio come Duo Liederistico al Concorso Rotary di Milano, il Secondo premio al Concorso Internazionale di Tortona, il Secondo premio al Concorso Pianistico “G. Rospigliosi” di Pistoia, il Secondo premio come gruppo da camera al concorso Rotary di Milano. E’ stata per diversi anni consecutivi la pianista ufficiale dell’Orchestra Filarmonica G. Verdi di Milano è ha suonato sotto la direzione dei grandi direttori quali: G. Kuhn, G. Rath, T. Ceccherini, V. Parisi, D. Rustioni, A. Ceccato. Ha collaborato per diverse produzioni con l’orchestra ”Haydn” di Bolzano e Trento in qualità di pianista dell’orchestra, collaborazione questa che continua in modo frequente e soddisfacente tuttora essendo chiamata come pianista accompagnatore nella maggior parte dei concorsi svolti presso questa prestigiosa orchestra.  Ha collaborato con la Fondazione Orchestra Sinfonica di Milano”Giuseppe Verdi”. Ha ottenuto per nove anni consecutivi la borsa di studio come “pianista collaboratore” delle classi di strumento ad arco e fiato del Conservatorio Giuseppe Verdi, Milano. Dall’anno accademico 2007 è stata selezionata come Pianista Collaboratore Ufficiale delle classi di strumento del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e tuttora lavora come Pianista Collaboratore per le classi di canto dello stesso Conservatorio . Nell’anno 2002 ha partecipato al Festival Internazionale di Kyoto in Giappone rappresentando L’Italia con grande successo e soddisfazione dal pubblico. E’ stata pianista ufficiale del Concorso Internazionale di Canto “Renata Tebaldi” a San Marino collaborando nelle prime quattro le edizioni (2005) (2007) (2009) (2011) svolte. E’ stata pianista ufficiale delle prime due edizioni del Concorso Internazionale di Canto “Maria Malibran” a Milano. Nella sua vasta carriera solistica e cameristica ha tenuto concerti in vari paesi come: Italia, Albania, Repubblica di San Marino, Svizzera, Germania, Francia e Giappone.

 

PROGRAMMA:

HATIKVAH (La speranza), canto ebraico tradizionale

testo di Naftali Herz Imber (1856-1909)

melodia di Samuel Cohen (1870-1940)

arrangiamento per pianoforte di Mehmet Okonşar (1961)

MAURICE RAVEL (1875-1937)

Chansons hébraïque (all’interno del ciclo degli Chants populaires)

Deux mélodies hébraïques: “Kaddish” (preghiera per i defunti) in lingua armena,

“L’énigme éternelle” in lingua Yddish

ARAM KHACHATURIAN (1903-1978)

Walzer da Masquerade (pf solo)

GIUSEPPE VERDI (1813 – 1901)

Dalle Arie da Camera “L’Esule”

OTTORINO RESPIGHI (1879-1936)

Da 4 Liriche su parole di poeti armeni

“La mamma è come il pane caldo” (antica poesia armena di Constant Zarian)   

 “Io sono la Madre” (poesia di Costant Zarian )

VARDAPET KOMITAS(1869-1935)

Dsirani dser (L’albicocco) (pf solo)

Schushiki (L’albero di Natale) (Pf solo)

KURT WEILL (1900-1950)

Und was bekam des Soldaten  Weib

Youkali                  

GEORGE GERSCHWIN (1898-1937)

Estratti da “Un Americano a Parigi” (pf sol)

LEONARD BERNSTEIN(1918-1990)

Spring will come again da The skin of our Teeth

Somewhere da West Side Story

 

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15 1 2020 Promenade des Dames, concerto per arpa di Alessandra Ziveri

15 gennaio 2020 – ore 20.00

LA PROMENADE DES DAMES

Concerto per arpa di

ALESSANDRA ZIVERI

ingresso libero

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L’arpista italiana Alessandra Ziveri, già protagonista di interessanti progetti tesi a riscoprire il repertorio per arpa solista del Novecento (vedi il suo recente lavoro incentrato su musiche di
Casella e Perrachio), ci conduce qui in territorio francese, eseguendo pagine di tre compositrici transalpine attive nel XX secolo. Tanto la tradizione musicale francese, quanto la sensibilità femminile, ben si sposano con le sonorità delicate, ammalianti e sognanti dell’arpa, come questi lavori, in modo diverso, testimoniano. La Rhapsodie di Louise Charpentier, autrice che ha scritto diversi brani per lo strumento, si dipana attraverso passaggi di notevole virtuosismo di ascendenza neo-romantica, sebbene l’andamento sia piuttosto personale e, a tratti, apparentemente improvvisativo. Come la Charpentier, anche Germaine Tailleferre, certamente la più famosa delle tre compositrici qui proposte, vanta un repertorio assai consistente per l’arpa. Lo spirito ironico, l’ascendenza neoclassica, la chiarezza e concisione di scrittura, la schiettezza emotiva (che mai trapassa nel sentimentale) – caratteristiche condivise con i membri del famoso Gruppo dei Sei, di cui ella era l’unica donna a far parte – le si ritrovano magistralmente esemplificate tanto negli incantevoli 18 Studi dedicati alla sua insegnante di arpa, Madame Tardieu, quanto nella famosa Sonata (in tre movimenti) e in Sonata alla Scarlatti. A chiudere questo bellissimo CD, in cui Alessandra Ziveri si conferma interprete sensibile e avventurosa esploratrice musicale, le Variations di Renée Hansen-Jamet (moglie del grande arpista Pierre Jamet), caratterizzate da un incedere meditabondo, misterioso, rarefatto ed evocativo.

 

ALESSANDRA ZIVERI: Nata a Parma Alessandra Ziveri si è diplomata presso il Conservatorio di Musica G. Nicolini di Piacenza sotto la guida della Prof.ssa Annamaria Restani, nello stesso anno ha ottenuto il Diploma di Merito come miglior arpista e il Diploma di Merito come miglior allieva del corso di Storia ed Estetica Musicale. Ha conseguito con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Parma sia la Laurea di Secondo Livello di Arpa che di Musica da Camera. Ha partecipato a numerosi Concorsi di Interpretazione Musicale Nazionali ed Internazionali riportando sempre ottimi risultati e Primi Premi Assoluti. Ha inciso Il Cd solistico “Musica per arpa” dedicato alle composizioni originali di Alfredo Casella e Luigi Perrachio (Ed. Tactus, Bologna, 2016), con il Duo di Arpe Alchimia il CD “Parafrasi Verdiane” (Ed. Tactus, Bologna, 2013) il CD “Grovigli” con musiche di F.Petrini, M.Tournier, G.Gershwin, B.Andres ed altri autori sempre in duo di arpe; nel 2007 il CD intitolato “Tra cieli d’Irlanda e Nuvole di Scozia” interamente incentrato sul repertorio celtico, irlandese e scozzese in duo arpa e flauto. Ha preso parte nelle giurie del “Quinto Concorso Internazionale d’Arpa” svoltosi a Saluzzo, alla nona edizione del concorso “E Lucevan le Stelle” organizzato da Parma Lirica e al “Concorso Nazionale Musicale Città di Guastalla”. La sua attività si concentra su concerti solistici sia con arpa classica che celtica e in diverse formazioni cameristiche ed orchestrali Recentemente ha eseguito concerti incentrati sulla musica originale italiana per arpa del primo novecento tra cui: rassegna ‘Suono Italiano’ organizzata dal CIDIM presso la sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul, per il Museo del Novecento (Milano), Museo Vincenzo Vela (Svizzera) Auditorum Vivaldi (Torino), Villa Tesoriera (Torino). E’ insegnante di arpa presso il Liceo Musicale Attilio Bertolucci di Parma e in Scuole di Musica di Parma e Reggio Emilia.

 

Contacts:
mobile +39. 339.2878853 arpista.alessandraziveri@gmail.com
www.alessandraziveri.com

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8 11 19 POETI vs CANTAUTORI? Anche no.

8 novembre 2019 – ore 19.00

POETI vs CANTAUTORI? Anche no.

Silvio Raffo e Paolo Bonfiglio

in dialogo con il pubblico sul rapporto fra poesia e canzone.

Esecuzioni musicali di Riccardo Lanfranchi e Gianni Andreozzi.

Voce: Teodora Madonna.

ingresso libero – aperitivo solidale

Per l’occasione sarà disponibile l’ultimo numero de “Il Segnale” che accoglie un articolo di Paolo Bonfiglio sul tema.

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Paolo Bonfiglio biografia

Silvio Raffo biografia

Riccardo Lanfranchi biografia

Gianni Andreozzi biografia

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13 9 19 MUSICA con le note di Corrado Coccia & POESIA con i versi di Gianfranco Carpine

13 settembre 2019 – ore 19.00

MUSICA con le note di Corrado Caccia & POESIA con i versi di Gianfranco Carpine

ingresso libero

CORRADO COCCIA Si definisce “un cantautore surreale”, frequentando anche i circhi e collaborando con una famiglia circense che ha conosciuto anni fa. Corrado Coccia, pianista e cantautore milanese, classe 1971, in una intervista a Radio Monte Carlo ha raccontato le sue passioni e la sua vita da artista: “Ho scritto alcune canzoni a diretto contatto con la famiglia circense, all’inizio dello spettacolo metto in scena una piccola gag eseguendo un brano mentre il clown principale si trucca, una scena felliniana che mi piace molto. Mi esibisco con il Circo Sterza di Liliano e Alessandro Sterza, sono molto attivi nella zona di Brescia, Val Trompia. Ma le mie prime esperienze le ho vissute sul palcoscenico del Teatro Nazionale di Milano in occasione di un concorso dialettale, dove ho presentato un brano di mia composizione “Arriverà al banda”, arrivando terzo. E poi i concorsi, le serate in locali, pub e tutta la trafila che fanno gli artisti a Milano. Nel 2009 ho vinto anche Castrocaro nella sezione brani inediti che allora non esisteva ancora ma la commissione formata da Lucio Dalla, Demo Morselli e altri grandi big della musica la inserì con successo. Lì ho partecipato con il brano Geronimo Mastrillo, a cui seguirono un live presso gli studi RAI di Saxa Rubra e la convocazione nella Nazionale cantanti. Fu comunque una bella esperienza.

Poi è arrivato il primo disco prodotto da me, in casa, “Il Circo di Mastrillo”, mentre nel secondo lavoro, intitolato semplicemente Corrado Coccia, del 2013, ho avuto la fortuna di essere co-prodotto da Danilo Minotti, il chitarrista di Claudio Baglioni, e l’ho registrato con l’orchestra sinfonica di Roma al Forum Music Village di Roma. Sempre nel 2013, in occasione del S. Natale, è uscito un singolo dal titolo L’attesa, anch’esso co-prodotto dal Danilo Minotti, e con la partecipazione della pianista Sonia Vettorato e del clarinettista Marcello Noia.

Poi è uscito per Pachamama il terzo disco, Chiaroscuro. Mi sono anche avventurato nella scrittura letteraria, pubblicando un piccolo racconto natalizio, intitolato Con gli occhi di un bambino, che si può scaricare on line sul suo sito web.

Ora sto preparando il mio quarto disco, avrà una doppia faccia sia a livello di argomenti di testi, sia di arrangiamenti. Da una parte ci sarà una sezione d’archi, dall’altra più elettronica. E’ una piccola svolta che mi sono imposto di dare perché volevo dare una scossa al mio modus operandi.

Corrado Coccia ama anche fare solidarietà: ha scritto il brano “Per non perdersi nel tempo”, prodotto da Pachamama, dedicandolo a Luca Bassi, un giovane psicologo pavese scomparso nel 2011 a seguito di un linfoma, con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare alla ricerca contro linfomi e mielomi (PAVIAIL, sezione pavese dell’Ail che aiuta l’associazione). “Ho conosciuto i genitori di Luca, Piera e Lorenzo, e mi hanno colpito molto le loro parole, il loro coraggio con il quale hanno affrontato di petto e trasformato questa loro tragedia, ma soprattutto il loro racconto di Luca, che ha avuto la capacità di sorridere alle lacrime…e in tanti dovrebbero prendere esempio dalla sua vita. Ecco, vorrei che questo brano potesse diventare una sorta di faro, Luca era una persona che nonostante tutti i problemi sorrideva alla vita. E’ un invito che faccio anche a me stesso in certe situazioni. Un pomeriggio a Como durante un concerto fui definito un cantautore malinconico, spesso mostro questa malinconia latente, mia madre mi diceva sempre che non ho mezze misure, o bianco o nero. O parlo di cose meravigliose, o sono un narratore delle mie malinconie”.

Il singolo è disponibile su tutte le piattaforme digitali o andando sul sito www.pachamama.it.
Il sito dell’associazione in ricordo di Luca Bassi è invece www.lucapernonperdersineltempo.it

 

GIANFRANCO CARPINE nasce nel marzo del 1944 a Castel d’Ario (MN). Trasferitosi a Milano nel dopoguerra con i genitori, rimane orfano in età giovanile e deve abbandonare gli studi di farmacia per trovare un lavoro. Lasciato un primo impiego nel servizio sanitario del Comune di Milano, inizia la carriera di informatore farmaceutico, che svolgerà fino al 2007. Da sempre accanito lettore, si cimenta come autore nel 2008, pubblicando per Wondermark Books il suo primo romanzo: Ucciderò a Settembre. Seguiranno Un incontro diabolico (BookSprint Edizioni), che riceve una menzione d’onore al concorso A.U.P.I. Milano 2013, e La misura dell’odio (OTMA Edizioni), che completano la trilogia del suo personaggio femminile: Marta.

Come poeta, nel 2013 viene premiato al concorso Villa Bernocchi del Comune di Premeno (VB) con La notte, mentre la poesia La dormiente viene inserita nell’Agenda dei Poeti. Nello stesso anno tiene una conferenza nella sala Consiliare del Comune di Milano sul tema dello scrivere e dell’importanza dei dettagli, e interviene ad un convegno in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua 2014. Con le sue poesie, l’autore continua a concorrere a eventi nazionali e internazionali e continuano i riconoscimenti (clicca qui).  È membro del Direttivo de La Casa delle Artiste – Casa Museo Alda Merini di Milano.

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6 6 19 Le grandi musiche dei grandi film con Monica Mariani (soprano)

6 giugno 2019 – ore 20.30

Le grandi musiche dei grandi film

con

Monica Mariani (soprano) e il maestro Claudio Tarantola al pianoforte.

Contributo all’ingresso € 8,00. Gratuito per i soci.

 

Monica Mariani, soprano lirico leggero, comincia a studiare canto a 18 anni, specializzandosi nell’interpretazione del repertorio mozartiano.Partecipa con successo a numerosi concorsi: nel 1990 vince il “Progetto Mozart” nell’ambito delle settimane musicali di Franciacorta, nel 2001 e nel 2002 si aggiudica prima il terzo e poi il secondo posto al Concorso Internazionale di Operetta “Luigia Stramesi”, nel 2004 si aggiudica il secondo posto al Concorso Musicale Internazionale “Giovanni Pavese”. L’Orchestra Luigi Cremona, formata da 30 esecutori, nasce nel 1973 e prende il nome dal maestro fondatore Luigi Cremona, grande appassionato di musica. L’attività dell’ensemble è molto intensa (ha all’attivo più di 200 concerti) ed ottiene numerosi riconoscimenti, tra i quali ricordiamo: la partecipazione alla rassegna nazionale di Sorrento, al Festival Italiano di Varazze e nel 1987 viene selezionata per rappresentare l’Italia al Festival internazionale europeo di Remiremont in Francia. Nel 2006 inizia la registrazione del primo CD “Aprilemillenovecentosettantatre”, data della fondazione dell’orchestra. E’ direttore artistico presso BelCanto a Milano – vle Coni Zugna 44.

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19 5 19 PianoCity 19 – “Una musica per l’anima” Concerto di NATALIA TYURKINA

19 maggio 2019 – ore 18.00

UNA MUSICA PER L’ANIMA  

“La musica cura. Porta la pace allo spirito, gioia al cuore, conforto al corpo”  (Martin Berkofsky, pianista)

NATALIA TYURKINA  (pianoforte)

 

  1. A. MOZART (1756-1791)

Fantasia n.3 in Re minore – K397

Una composizione per solo pianoforte risalente al 1782 che, nonostante sia rimasta incompleta, viene annoverata tra la più famose e importanti del grande compositore austriaco. Il brano è libero da ogni schema sia metrico che ritmico. Il tempo varia continuamente ed il passo si sussegue con ritmiche disomogenee.
La Fantasia n. 3 viene considerata come un’anticipazione dello stile romantico del 1800, in quanto manca di quell’impronta leggera e gioiosa delle altre composizioni di Mozart.

 

  1. V. BEETHOVEN (1770-1827)

Sonata N.14 in Do Diesis Minore, Op. 27, n.2, Mov.1

Quest’opera, comunemente nota come “Sonata al chiaro di luna”, fu composta dal maestro nel 1801 e dedicata alla sua alunna prediletta, la diciannovenne Contessa Giulietta Guicciardi, di cui era innamorato. Sebbene Beethoven non la considerasse una delle sue migliori sonate, è diventata una delle più famose composizioni pianistiche di ogni tempo.

La sonata si apre con un adagio, fatto inusuale per l’epoca, ed è probabilmente questo il motivo per cui Beethoven la denominò “Quasi una Fantasia”, per indicare il suo carattere libero e originale, tipico del periodo romantico.

Per Elisa in La Minore, Op. WoO 59

Questo breve componimento usualmente classificato come “bagatella”, per la struttura formale molto semplice e il carattere leggero, fu composto nel 1810, ma scoperto e pubblicato nel 1867, a quarant’anni dalla morte del pianista. Si pensa che il brano sia stato dedicato alla donna amata del momento, Therese Malfatti Von Rohrenbach Zu Dessa.

 

  1. I. ČAJKOVSKIJ (1840-1893)

Da “Le Stagioni”, Ottobre, Canzone d’Autunno Op. 37, n.10

La produzione pianistica di questo compositore è piuttosto vasta ma pochi brani hanno raggiunto la fama. Tra questi va ricordata la raccolta di 12 pezzi, “Le Stagioni”, uno per ogni mese dell’anno, che il musicista scrisse tra il  1875 e il 1876, su incarico della rivista musicale Nouvelliste.

Il brano che descrive il mese di ottobre è, a detta degli intenditori, il più bello, il più intenso e ispirato: la tristezza dell’autunno, di un ciclo vitale che volge al termine, è qui reso con assoluta maestria pur nella brevità della composizione.

 

  1. K. OGIŃSKI (1765-1833)

Polonaise N. 13, in A minore,  Farewell to My Homeland

La biografia di questo autore polacco è alquanto inusuale e movimentata: giovanissimo intraprende la carriera diplomatica e politica e subito dopo inizia a dedicarsi anche a quella musicale (sono famose le sue canzoni e marce militari, tra cui una mazurca che diventerà l’inno nazionale polacco).

In seguito alla repressione militare russa dell’insurrezione polacca per l’indipendenza,  nel 1794 abbandona la politica e viaggia nell’Europa Occidentale e dal 1815 si fermerà a Firenze, dove – alla sua morte- verrà sepolto nella Basilica di S. Croce, accanto ai grandi geni italiani, Dante, Michelangelo, Macchiavelli, Rossini.

Ogiński ha composto numerosi pezzi per pianoforte, ma il più famoso è “Farewell to My Homeland”, scritto in occasione dell’insurrezione polacca. Questo brano, contraddistinto da melodie melanconiche e passaggi di fantasia, può essere considerato uno dei primi esempi di musica romantica.

                                                                                                                                                                                                             ./.

  1. LISZT (1811-1886)

Consolazione N.3, in Re Bemolle Maggiore

Risale al 1849 la versione definitiva delle “Consolations, six pensées poétiques”,  brevi brani dal tono languidamente sentimentale che traggono ispirazione dall’omonima raccolta poetica di Charles-Augustin de Sainte-Beuve del 1830, uno degli autori più amati dal giovane Liszt.

La terza composizione (Lento placido, in re bemolle maggiore), celeberrima, è una sorta di calmo e languoroso “sogno d’amore”.

 

  1. CHOPIN (1810-1849)

Waltz N. 7 in Do Diesis minore, Op. 64, n.2

I valzer di Chopin sono da considerarsi tra le sue composizioni più affascinanti, ed è grazie a lui che questo genere musicale ha acquisito una dimensione più raffinata, sublime, riflessiva, da apprezzare anche solo per il suo valore puramente musicale e non perché associato al ballo.

Questo pezzo, scritto nel 1847, si rifà ai tratti tipici del rondò. L’inizio è molto melanconico e struggente ma poi fluisce in un ritmo leggermente più affrettato e concitato e infine si sviluppa un cantabile “Più lento” molto espressivo. 

 

  1. KHACHATURIAN (1903-1978)

Waltz from Masquerade Suite

La musica di questo compositore russo di origini armene, appassionata, spontanea, ottimistica, spesso illustrativa, esprime appieno la poetica del realismo socialista dell’epoca.

Nel 1941 scrisse le musiche di scena per l’opera teatrale Masquerade, di Lermontov,  e il valzer rappresenta uno dei brani più famosi di questa suite. Il successo di questo pezzo è dato dalla sua innovatività in campo musicale, pur ispirandosi alla tradizione storica dei valzer, e dalla capacità di coniugare gioia e dolore (come richiedevano le parole della protagonista dell’opera, Nina),

 

Natalia Tyurkina è nata a Mosca, dove si è diplomata a pieni voti in violino e pianoforte a 14 anni, e fino al 2007 si è esibita in numerosi concerti nella sua città d’origine.
Nel 2008 si è trasferita a Milano e da allora prosegue con successo nella sua carriera concertistica. Nel 2015 ha fondato il gruppo “Musicisti Russi”, con l’obiettivo di far conoscere al pubblico giovani talenti residenti a Milano, cresciuti nella tradizione russa della musica e perfezionatisi nella tradizione italiana del belcanto.
Ad oggi fanno parte del gruppo più di 40 giovani tra musicisti e cantanti lirici, con un’età media di 25 anni. Questi giovani provengono ormai da tutto il mondo e molti hanno già collezionato non pochi riconoscimenti nazionali e internazionali.
Dal 2017 è responsabile della Scuola di musica del gruppo e organizza corsi di pianoforte e coro per bambini, in collaborazione con il Municipio 5 di Milano e il centro Culturale Conca Fallata.
Attualmente è anche Direttrice artistica della rassegna milanese “Una Musica per l’Anima“, che vanta più di 70 concerti di musica sacra e classica a Milano e dintorni.
I concerti sono stati organizzati in collaborazione con i Municipi di Milano, Conservatorio di Milano, Touring Club, Circolo della Stampa Milano, e sono stati patrocinati da Città Metropolitana, Comune di Milano, Consolato Generale di Giappone, Consolato Generale di Bolivia, Camera di Commercio Italia-Russia.
Altre informazioni sono reperibili sulla sua pagina FB e sul sito www.musicistirussi.it

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12 5 19 LORR (Concerto) Laura Salvi e musicisti del Conservatorio Verdi di Milano

12 maggio 2019 – ore 18.30

LORR – concerto

LoRR (Laura Salvi) canta e scrive pezzi di ispirazione Modern Blues e R&B dove racconta i suoi pensieri ed emozioni più profondi.

Per questo concerto sarà accompagnata dalla sua band, gli amici e compagni di classe al conservatorio Verdi di Milano.

Eseguiranno brani inediti e Cover di artisti come Selah Sue, Paolo Nutini e Jorja Smith.

 

Tastiere: Emanuele Grotto Maffiotti

Chitarra: Tommaso Caccia

Basso: Nicole Saviozzi

Batteria: Valter Boscarino

 

ingresso libero

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11 5 19 Patrizia Cirulli concert: donne musica e poesia

 

11 maggio 2019 – ore 20.30

PATRIZIA CIRULLI

in

Donne, musica e poesia

con la partecipazione di Massimo Germini alla chitarra.

 

contributo all’ingresso € 10,00 – sconto 20% per i soci

Prenotazioni a info@lacasadelleartiste.it

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Biografia Patrizia Cirulli

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13 4 19 Moirarmoniche – Folk al femminile (concerto) ANNULLATO

L’evento del 13.4.19 è annullato per questioni tecniche. Sicuramente sarà rirpoposto in data da definire.

 

13 aprile 2019 – ore 19.00

Moirarmoniche – Folk al femminile

(concerto: ballate, canzoni popolari, villanelle, pizziche, valzer, tarantelle, e tammurriate)

Valeria Lista, voce e chitarre
Daniela Nannavecchia, voce e tamburi a cornice
Marta Mazzocchi, fisarmonica e organetto; chitarra, basso e plettri; percussioni e voce

 

Prenotazioni a info@lacasadelleartiste.it. Contributo all’ingresso € 8,00 comprensivo di calice.

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Formazione musicale femminile nata nel 2011 dall’intreccio di voci, suoni e amicizie della musica tradizionale del Sud Italia a Milano, ha un repertorio basato su figure e tematiche femminili della musica tradizionale.

Nei concerti delle Moirarmoniche risuonano il lavoro, le lotte e l’emigrazione come sono vissuti dalle donne, attraverso le storie popolari dei canti regionali italiani.

E’ narrato l’amore e il corteggiamento, l’erotismo e la sofferenza, sia attraverso brani d’ascolto (ballate, canzoni popolari, villanelle) che pezzi a ballo con i veloci ritmi del Sud (pizziche pizziche, valzer, tarantelle, e tammurriate).

Le cure materne di dolci filastrocche e ninnenanne sono inframezzate dai racconti in musica di streghe e poetesse del Messico e dell’America Latina, altro Sud e terra promessa per tanti italiani nei secoli scorsi.

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Prenotazioni a info@lacasadelleartiste.it. Contributo all’ingresso € 8,00 comprensivo di calice.

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