Nell’ambito del Festival AlienAzioni
19 ottobre 2018 – ore 20.30 (Teatro Gorizia)
LA POETESSA DEGLI ULTIMI: OMAGGIO AD ALDA MERINI
con Giovanni Nuti e il suo gruppo
con la partecipazione di Ave Comin – Casa delle Arti Spazio Alda Merini
19 ottobre 2018 – ore 18.00
Maria Rosa Del Buono in dialogo con l’autrice; intermezzi musicali di Giordano Dall’Armellina.
Ingresso libero. Seguirà aperitivo.
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Milano, ottobre 1962. Rientrando da scuola, Laura – una bimba di dieci anni – trova la madre in lacrime davanti al televisore. La donna, preoccupata per quanto sta accadendo a Cuba dopo l’invasione della Baia dei Porci, teme lo scoppio di un nuovo conflitto a pochi anni dalla fine della seconda guerra mondiale che lei e la sua famiglia – come molti altri – hanno vissuto tra mille difficoltà e sofferenze.
Prendendo il via dai ricordi della madre, gli eventi narrati s’intrecciano in una sorta di passaggio del testimone con quelli vissuti in prima persona dalla
protagonista.
Sullo sfondo la Milano della seconda metà del secolo scorso, con delle aperture alla realtà tedesca e in particolare a quella di Berlino, dove la protagonista si trasferisce per un periodo di studio. La storia culmina con la partecipazione casuale di Laura, ormai adulta e insegnante di tedesco in un liceo di Milano, alle grandi dimostrazioni di Lipsia e Berlino che portarono alla caduta del muro e alla fine di un’epoca.
Ispirato in parte a eventi e personaggi realmente esistiti, in un intreccio tra realtà storica e realtà narrativa, nel romanzo rivive soprattutto un’epoca caratterizzata da grandi cambiamenti sociali e di costume, nei quali la protagonista si inserisce con crescente consapevolezza attraversando momenti di profonda sofferenza personale e altri di indimenticabile passionalità.
poetessa di 31 anni, recente vittima di femminicidio.
“Ma se davvero m’ami, non raccogliermi”
dai versi di Angela ai nostri. Voci e versi contro ogni violenza. Perché la poesia non può morire.
Con Agnese Coppola.
Ingresso libero.
IL MATTINO 15 settembre 2018
https://www.ilmattino.it/primopiano/cronaca/angela_ferrara_scrittrice_uccisa_cersosimo_15_settembre_2018-3975308.html
Angela Ferrara, scrittrice di 31 anni uccisa dal marito: «Gli occhi dei bimbi ciò di più bello al mondo»
Angela Ferrara è stata uccisa a Cersosimo, Potenza, dal marito a 31 anni. L’uomo, una guardia giurata, si è suicidato dopo l’omicidio. Angela Ferrara, dallo sguardo glaciale grazie ai suoi bellissimi occhi azzurri, era una giovane scrittrice e una poetessa. Amava moltissimo i bambini tanto da definire i loro occhi «la cosa più bella che abbia mai visto». Scrisse un libro per bambini intitolato «L’alfabeto degli animali». Un modo diverso per insegnare ai bimbi a scoprire le lettere che li avrebbero accompagnati per la vita. Lei lo definì con queste parole: «Un libro ideato per i bambini – commentò su Facebook la foto della copertina – Un metodo divertente e originale per l’apprendimento delle lettere dell’alfabeto. Ogni lettera diventa un gioco, precisamente diventa un personaggio: un animale che porta con sè una storia, un racconto appassionante e coinvolgente che fa sognare il bambino e allo stesso tempo gli fa conoscere delle caratteristiche reali di quell’animale. Ad ogni animale, dunque, corrisponde una lettera e ad ogni lettera corrisponde anche uno specifico colore: ciò invita il bambino ad aprirsi fiducioso al primo incontro con la scuola e al mondo della cultura; il testo colorato, infatti, viene a sostituirsi al “nero su bianco” a cui siamo tutti abituati, nel rispetto dell’universo ancora incontaminato che vive nella mente dei bambini». v
domenica 14 ottobre 2018 – ore 19.00 – 20.00 – 21.00
Presso la EX FORNACE (Alzaia Naviglio Pavese, 16, Milano), tre repliche dello spettacolo di danza
che racconta la donna e la sua condizione femminile nelle varie epoche, attraverso un confronto tra la natura delle donne e quella dei felini.
In collaborazione con Fondazione Elio Quercioli e con patrocinio del Comune di Milano.
Ingresso libero.
13 ottobre 2018 – ore 21.00
Enzo Iacchetti parla dei suoi primi esordi, le sue prime esperienze televisive, il successo al Maurizio Costanzo Show, per arrivare al bancone di Striscia la Notizia; tutti pretesti narrativi per stimolare racconti, aneddoti ,difficoltà’ che sveleranno anche segreti professionali di un personaggio famoso.
Iacchetti sarà accompagnato dalla sua chitarra ed il pubblico potrà intervenire con domande a tema, insomma: uno spettacolo di un’ora di vero cabaret.
Un personaggio che non necessita di presentazioni in quanto noto al grande pubblico come volto storico del “telegiornale satirico” Striscia la Notizia, oltre a numerose interpretazioni cinematografiche, teatrali, televisive e canore. Una serata in compagnia di un grande artista che si intervisterà, con la consueta simpatia e comicità. IMPERDIBILE!
Contributo all’ingresso euro 10,00 con calice augurale. Prenotazioni a info@lacasadelleartiste.it. Ingresso fino a esaurimento posti.
13 ottobre 2018 – ore 18.30
Con Rita Iacomino.
Ingresso libero.
“La forza di una donna nasce da tante piccole cose, dalla curiosità al mettersi in gioco, talvolta anche al di sopra di ciò che pensava o sperava”. La storia di Anne è un percorso di vita, di una donna che si è costruita da sola, credendo sempre fino in fondo nelle sue passioni, nei suoi ideali e lottando sempre per il suo sogno di realizzazione professionale e di rivincita personale sulla sua vita, sulle promesse della stessa, sui suoi tradimenti, gli affetti mancati e sottratti, e gli ideali infranti. È la storia di un’avventura a tratti affascinante, che attraversa un momento storico ben preciso: quello della nuova presidenza degli Stati Uniti d’America e quello del referendum costituzionale italiano. La vita di Anne è intrisa così tanto di amore e dedizione per la sua professione, da farne l’espressione del suo modo di vivere, sempre alla ricerca di verità e relazioni. Ed ecco che a New York troverà quelle risposte a quei perché, e vivrà una esperienza unica, i cui confini sono dettati solo dall’amore e dalla sua etica morale.
Antonella Gramigna è opinionista di varie testate ed esperta in comunicazione e promozione della salute. Social media content e manager, è anche blogger Food & Wine, oltre che scrittrice.
venerdì 12 ottobre 2018 – ore 19.00
Canto di Popoli nel Mediterraneo.
Francesco Mazza voce, chitarre, mandola
Agostino Marino contrabbasso
Socrates Verona violino, mandola, bouzouki
In collaborazione con Fondazione Elio Quercioli e con il patrocinio del Comune di Milano.
Segue aperitivo h. 20.00 – Ingresso libero.
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Un concerto tratto da Arberìa e Moti Shkon due CD cantautorali in lingua arbëreshe prodotti da Argómm Teatro di Milano.
Affianca inoltre canti della tradizione arbëreshe e alcuni canti della tradizione rom (in lingua romanì) e dei profughi greci in Turchia (in lingua grecanico e in greco).
Naturalmente affiancato dal repertorio della tradizione del Sud Italia dove risiede l’Arberia diffusa.
Il progetto riscopre l’arbëreshe, seconda minoranza linguistica dopo il tedesco, la lingua ancestrale delle prime comunità albanesi in Calabria, un idioma rimasto nascosto, quasi sussurrato, emblema di uno sradicamento culturale, di una fuga iniziata cinque secoli fa e che ha visto interi paesi di cultura arbëreshe emigrare per cercare sopravvivenza. Un flusso mai concluso. Una diaspora sempre viva, oggi come allora, qui proposta in musica.
L’Albania nel 1450 era in piena resistenza al più potente esercito dell’epoca. In seguito alla morte dell’eroe nazionale albanese Giorgio Castriota Scanderbeg e alla progressiva conquista dell’Albania e di tutto l’Impero Bizantino da parte dei turchi ottomani, gli Albanesi dovettero abbandonare la propria terra e si rifugiarono nel meridione d’Italia, fondarono cosi circa cinquanta comunità. Molte di queste hanno conservato la lingua, il rito bizantino e le tradizioni.
Arberia è una sorta di Macondo mitico e reale, un luogo simbolico e geografico dove si sono rifugiati gli antichi profughi albanesi dopo la diaspora, per fuggire dalla dominazione turca. Arberia testimonia una resistenza linguistica e culturale durata ben cinque secoli, una tradizione di una minoranza etnica incarnata in rapsodie, filastrocche, ninna nanne e naturalmente canti d’amore
E’ un progetto che, partendo dalla cultura dei profughi balcanici del 1450, ci chiama all’ascolto di nuove e antiche migrazioni: gommoni, nostalgie, disperazione, speranza e rabbia, raccontati con canti della tradizione e con nuove canzoni, diventano così un omaggio alla cultura profuga, quella che pervade la nostra attuale realtà sociale e di fronte alla quale occorrerebbe mettersi in ascolto.
10 ottobre 2018 – ore 18.30
Con Guido Oldani, Luigi Cannillo, Eleonora Rimolo e Adalberto Borioli al flauto.
Ingresso libero.
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Gabriela Fantato, poetessa, critica, saggista. Ha vinto diversi premi poetici, tra cui: Gozzano (2003 e 2009, inedito); Montale Europa (2004, inedito), Città di Tortona (edito, 2008); Lorenzo Montano (inedito, 2009). Raccolte poetiche: “A distanze minime”, in Nuovi poeti italiani 6 (Einaudi 2012)
silloge che è pubblicata anche in “Almanacco de Lo Specchio” (Mondadori, 2009); The form of life, trad. E. Di Pasquale (Chelsea Edition, New York, 2011), Codice terrestre (La Vita Felice, 2008); il tempo dovuto, poesie 1996-2005 (editoria&spettacolo, 2005); Northern Geography, trad. E. Di Pasquale (Gradiva Publications, New York, 2002); Moltitudine, in Settimo Quaderno di Poesia Italiana, a cura di F. Buffoni (Marcos y Marcos, 2001); Enigma (DIALOGOlibri, 2000) e Fugando (Book editore, 1996).
E’ presente in varie antologie, tra cui: Bona Vox, la poesia torna in scena, a cura di R. Mussapi (Jaca Book, 2010) e Meglio qui che in ufficio, aforismi – epigrafi, a cura di A. Schatz e M. Vaglieri (Rizzoli, 2009). Ha curato con L. Cannillo La Biblioteca delle voci. Interviste a 25 poeti italiani (Joker, 2006). Ha diretto la rivista di poesia, arte e filosofia: “La Mosca di Milano”. Per il teatro ha scritto numerosi libretti in versi.
Risvegli
a Claudio e Viola
Era il centro dei giorni quell’anno grande.
I mesi non hanno più nome
se non quello semplice dei figli cresciuti
dentro il lettino come il grano alto
nel calore della prima estate.
Il giorno può continuare
il suo girotondo, le mattine invece
sono solo il loro risveglio.
Piccoli gridi in saluto verso
qualcosa lassù, sul soffitto, qualcosa che
solo i bambini vedono.
Forse l’ombra, la parte più grande
del mondo
o un angelo impigliato nel tempo.
La casa accoglie il rito, diventa
ritmo di sonno e veglia dentro
gli angoli aperti alla meraviglia
dove il muro incontra la sua forma.
Cantilena antica di perdite
e resistenza celebrata tra le lenzuola,
scoperta come un miracolo.
Le pieghe nelle stanze si aprono al corpo,
dicono l’abbraccio, dicono le cellule
venute dal buio, diventate sorrisi e
labbra, occhi che inventano, sudore che disegna
piccoli uccelli nel prato
e quei bambini che saranno e
saremo noi, ancora…
9 ottobre 2018 – ore 18.00
Inaugurazione della mostra collettiva dell’Ass.ne Artistico Culturale Gruppo Sirio
(attiva fino al 21/10).
Ingresso libero.
Con l’importanza sempre crescente della comunicazione nella nostra società, riuscire ad esprimersi in modo corretto, dominare i propri mezzi vocali, diventa determinante per ogni professione, in modo particolare per i poeti che, attraverso la recitazione dei propri testi, intendano infondere maggior vigore ed efficacia alla scrittura.
Si propone
Ideato e condotto da Nadia Bruno (*)
Argomenti trattati:
Vocalità (dizione, respirazione, educazione della voce)
Gestualità (espressione corporea – rilassamento – concentrazione)
Creatività (improvvisazione).
Recitazione (colori, ritmo, tecniche di lettura espressiva e interpretazione di un testo)
Analisi del testo, punteggiatura.
Quando: a partire dal 15 ottobre 2017
Orario: 19,00-21,00
Dove: Casa delle Arti – Spazio Alda Merini – Milano – via Magolfa 32
Frequenza: settimanale – lunedì – 8 lezioni da 2 ore ciascuna
Partecipanti: min 5 persone; max 10 persone
Costo: 240,00 euro a persona + tessera associativa annuale € 20,00 [50% all’inizio del corso e saldo al termine del corso]
Al raggiungimento del numero minimo dei partecipanti sarà inviata una email con la conferma della data di inizio del corso.
Per l’iscrizione, inviare mail a info@lacasadelleartiste.it con oggetto IL POETA SONORO
(*) Nadia Bruno (Milano 1978). Dopo aver completato gli studi alla Scuola di teatro “Centro Studi Coreografici” del Teatro Carcano di Milano, partecipa a numerosi spettacoli portati in scena dal Direttore della scuola del Carcano, Aldo Masella, tra i quali: “Sogno di una Notte di Mezza Estate”, “Varietà”, “Sogno o Son Becco”, “L’Intrusa”, e altri. In più ricoprirà anche la parte della protagonista nella commedia scritta appositamente per lei dallo stesso Masella: “La Borghese Gentildonna”, rivisitazione del famoso “Borghese Gentiluomo” di Molière. È presidente, attrice, regista e docente della scuola di teatro della Compagnia Teatrale Maskere www.compagniateatralemaskere.it
La scuola si propone di indirizzare la propria attività formativa alla preparazione dell’attore teatrale e all’approfondimento delle più importanti metodologie pedagogiche teatrali dell’ultimo secolo: Lecoq, Stanislavskij, Grotowski, coniugate agli elementi accademici dell’arte drammatica e affiancate allo studio del movimento espressivo e della voce.